Cattolica conferma la guidance e si avvia verso l’aumento di capitale

Questa mattina, a mercati ancora chiusi, Cattolica Assicurazioni ha diffuso i risultati finanziari del primo semestre e ha confermato la guidance per un risultato operativo 2020 in un range compreso tra 350 e 375 milioni di euro.

Il gruppo guidato da Carlo Ferraresi indica un Combined ratio in forte miglioramento a 87,1%, mentre il Solvency II ratio si attesta a 141%, superiore alle attese del 140% di Intesa Sanpaolo, ma comunque inferiore al 147% del I trimestre. A compensare, il margine di solvibilità è in crescita, ed è stimato a 154% a fine agosto.

Il dato è fondamentale nel deal che coinvolge la società e Generali Assicurazioni, in lizza per entrare nel capitale del gruppo con il 24,4%. Il miglioramento del Solvency ratio è alla base della richiesta di aumento di capitale di 500 milioni di euro (di cui 300 milioni, appunto, in capo al Leone di Trieste) avanza da Ivass.

Questa mattina l’ad Ferraresi, nella conference call con gli analisti sui risultati di primo semestre del gruppo ha confermato il proseguimento dell’operazione. «Stiamo per inviare a Consob il prospetto dell’aumento di capitale», ha detto.

Dopo questo passaggio, si attende a ottobre la sottoscrizione della quota da parte di Generali a un prezzo di 5,55 euro per azioni e, a stretto giro, a novembre (dopo la pubblicazione di un secondo prospetto) altri 200 milioni saranno messi sul mercato con Banca Imi, Mediobanca e Goldman Sachs.

Gli altri risultati indicano un utile netto pari a 10 milioni di euro (-83% anno su anno), mentre la raccolta complessiva ammonta a 2,8 miliardi di euro (-13,3%), risultato operativo a 217 milioni (+38,6%) e l’utile netto di gruppo in calo (a causa di 86 milioni di euro di svalutazioni).

Nel business Danni diretto si riscontra una flessione del 3,8% dovuta all’Auto. Il calo della raccolta Vita è pari al 18,2%.

Il titolo, dopo un’apertura in positivo a +1,92%, si attesta a metà mattina a +0,96% scambiata a 5,27 euro.