Conti sopra le attese, titoli sexy in caso di M&A e recensioni positive dagli analisti. Banco Bpm e Mps sono i due sottostanti del certificate con Isin DE000VC2HGU6 di Vontobel.
Punti di forza di questo prodotto sono gli elevati premi, fino al 14,48% annui, il fatto di avere solo due sottostanti per diminuire il rischio a fronte invece dei classici tre o addirittura quattro. Infine, entrambi i titoli sono appartenenti allo stesso settore (si sfrutta la correlazione limitando la possibilità di trovarsi uno sottostante che vada in una direzione e l’altro in quella opposta).
Dal due luglio, il Tesoro italiano è libero di vendere la sua quota del 26,7% in Mps e il mercato già scommette su quale sarà lo sposo della banca più antica del mondo. Unicredit sembra essere più interessato a Banco Bpm, mentre Siena potrebbe attrarre qualche nome estero, in cambio, forse, di un’operazione cross border per qualche big italiana. Nelle retrovie rimane la soluzione interna con l’ipotesi di un terzo polo in grado di contrastare Unicredit e Intesa. La forza del nuovo polo sarebbe quella di creare forti sinergie, ma sono molti, forse troppi, i vincoli di equilibri di potere richiesti dai futuri azionisti.
Il quadro è interessante perché sembra attribuire maggior valore ai due titoli, possibili prede e in grado di offrire importanti sinergie.
Sul fronte conti gli analisti sono ottimisti, il consensus Bloomberg attribuisce a Banco Bpm un target price a 7,09 euro e quasi il doppio del livello di barriera. Per Mps il target price di Bloomberg è fissato a 6,4 euro contro i 3,13 di barriera.