Le compagnie aeree arrivano da anni di dieta forzata, prima il Covid, poi il caro carburanti senza contare gli effetti diluitivi degli aumenti di capitale. A deprimere le quotazioni, infatti, hanno pesato anche i piani di rimborso dei prestiti erogati dai governi. Rimborsi che non sono finiti, ma che secondo gli esperti, vedi su AirFrance Klm sono ampiamenti prezzati sulle quotazioni e verrebbero in gran parte neutralizzati dal certificate grazie alla rettifica dei livelli dei sottostanti in caso di operazione straordinaria.
Questa sarà la prima estate senza blocchi ai viaggi e con un prezzo del greggio più contenuto, con una minore volatilità, permettendo dunque alle compagnie di coprirsi dagli sbalzi di prezzo a costi ragionevoli.
Il mercato lo sa e, da inizio anno, ha cambiato view sul settore premiandolo. Una via per continuare a estrarre rendimento da un comparto che promette di riprendere a viaggiare ad alta quota e allo stesso a coprirsi da eventuali vuoti d’aria dei mercati azionari sono i certificati. In questo caso con un rendimento elevato e una protezione profonda.