Si riapre anche oggi una finestra opportunistica sul certificate Cash collect di Vontobel con Isin DE000VX1F3C6. I due sottostanti Alibaba e Tencent sono sopra al livello iniziale rispettivamente dell’11% e dell’8,48% se si mantengono sopra del 4,75% dal livello iniziale alla data di valutazione tra 8 giorni (il 24 novembre) il certificate verrà rimborsato a 1.000 euro +18,31 euro di cedola con un guadagno per l’investitore che lo compra oggi di 14,31 euro circa l’1,4% (1004-1018,31 diviso 1004 siamo a 1,425%) in pochi giorni. Lo scenario senza rimborso potrebbe anche essere migliore: cedole mensili dell’1,831% annualizzate a circa il 21% annuo, con possibilità di rimborso ogni mese e livelli di autocall discendenti da 104,75 a 99,75% del livello iniziale e barriera a scadenza del 75% sul livello iniziale.

Di seguito una tabellina con i livelli di riferimento ad oggi.

Il rialzo dei sottostanti ha reso ancora più protettivo il certificate con barriere sul capitale distanti il 30%.

Lo scenario negativo è quello che a scadenza vede il peggiore dei due sottostanti sotto barriera (ovvero perdere il 30% circa da oggi con rimborso pari alla performance dal livello iniziale) avremmo comunque un cuscinetto di circa il 5%. Se ad esempio Tencent dovesse perdere poco più del 30,9% il certificate verrebbe ritirato a scadenza, fra due anni, appena sotto750 euro con un calo del 25%, e probabilmente qualche cedola incassata (massimo a circa +40% in due anni) e non a -30%.

Il certificate ha già fissato un livello iniziale interessante sfruttando il calo di Tencent e Alibaba che, come altri tech cinesi, si trovano oggi rispettivamente al 34% (Tencent) e 47% (Alibaba) sotto ai massimi di ottobre. Su Tencent il consensus Bloomberg ha un target price a 661 Hong Kong dollar e 62 Buy, 5 Hold e 2 sell, su Alibaba un target di 239 dollari con 55 Buy, 4 hold e 1 sell.  

Deciso rimbalzo per i tech cinesi oggi con Alibaba (+6,6%), seguita dagli altri colossi del settore: Tencent +2%, Meituan +2,8%, JD.com +2,4%.

Il rally è alimentato dalla speranza che le autorità di Pechino abbiano portato a termine il giro di vite regolatorio sul settore e siano finite le sorprese negative. Piace molto ai mercati la mano tesa di Alibaba verso il governo, con la decisione di riattivare la produzione di chip e andare incontro a una delle maggiori problematiche che sta vivendo il Paese. La mancanza di microprocessori e la forte dipendenza dall’estero getta incertezza sui target di crescita del Paese che vuole affermarsi come nuova superpotenza sull’intelligenza artificiale e il cloud.

Siamo andati a vedere la reazione sui certificate e ci pare interessante il Cash collect Express di Vontobel con Isin DE000VX1F3C6 e sottostanti Alibaba e Tencent. Il certificate quota sulla parità anche se entrambi i sottostanti sono sopra la pari in particolare Alibaba ha guadagnato il 18% dal livello iniziale e Tencent il 10%. Se entrambi si manterranno sopra il 5% dal livello iniziale, il prossimo 24 novembre il certificate verrà ritirato pagando due cedole da 1,8321% (una già questo mese, data di valutazione il 26 ottobre) per un totale del 3,664% (36,64 euro) in poco più di un mese, con un rendimento annualizzato di oltre 33%. Se così non fosse, lo schema rimane quello di cedole mensili condizionate dell’1,8321% l’anno e rimborso anticipato dal secondo mese se entrambi i sottostanti quoteranno sopra il livello di barriera autocall che dal 105% iniziale cala di mese in mese, dello 0,25% per trovarsi, a scadenza, al valore iniziale dei sottostanti.

A scadenza il prodotto offre una protezione sul capitale (ovvero rimborso a 1000 euro) fino a cali dai livelli attuali, del 36% per Alibaba e del 31,8% per Tencent dalle quotazioni attuali. La durata è 24 mesi.

L’idea di investimento è molto semplice, offrire la possibilità di guadagnare fin oltre il 20% annualizzato, a fronte di un minimo rialzo di due tech cinesi: Tencent e Alibaba, il primo è crollato del 40% da gennaio, il secondo del 52% da fine ottobre.

Per Alibaba il consensus Bloomberg vede un target price di 264 dollari contro i 150 attuali con 36 analisti che consigliano di acquistare il titolo, solo uno di tenerlo in portafoglio e nessuno di venderlo.

Per Tencent, il consensus Bloomberg indica un target price a 641,26 HKD, dollari di Hong Kong, quando il titolo passa di mano a 469,8 HKD. Su 67 analisti 60 hanno una raccomandazione Buy, 6 hold uno solo sell.

Il punto di forza di questo certificate è quello di amplificare molto le performance al rialzo, anche minime (da +5% a invariate), dei sottostanti e allo stesso tempo di offrire una barriera di protezione al 25%, in un arco temporale di 2 anni con possibilità di rimborso anticipato mensile.

Si è scelto un certificate con due sottostanti molto correlati e non uno solo, in modo da sfruttare performance molto vicine per amplificarne il rendimento potenziale. Al contrario un certificate simile ma con singolo sottostante avrebbe offerto una resa molto inferiore.

Il punto di debolezza d questo certificate è che il prezzo può scappare subito al rialzo senza dare il tempo di prendere posizione.

Speculativo è speculativo, ma tutto ha un prezzo e il livello di questo certificate appare davvero interessante. E’ un Athena targato Vontobel sui tech cinesi che sono crollati e, dalla reazione di queste ultime settimane, forse il bottom lo abbiamo trovato. Aiutati sia da trimestrali positive, che dalla fine dei lockdown e da un governo centrale che sembra non volersi più tirare troppo la zappa sui piedi calpestando un settore cruciale, i tech della grande muraglia stanno provando il rimbalzo dai recenti minimi.

Il certificate quota ampiamente sotto la pari a 844 euro e se a scadenza (25 settembre 2023) entrambi i sottostanti si troveranno sopra barriera (come adesso)il certificate verrà ritirato a 1.000 euro, ovvero mettendo a segno un rialzo del 18,4% dai livelli attuali, in poco più di un anno.

Buon capital gain ma esiste anche uno scenario migliore. Se alle date di valutazione entrambi i sottostanti si troveranno sopra il livello della barriera cedolare il certificate stacca premi mensili con memoria di 18,31 euro pari a 219,72 euro annui ovvero il26% annuo. La barriera parte da 105% del livello iniziale (+5%) per scalare, di mese in mese, dello 0,25% e trovarsi, a scadenza, al valore iniziale dei sottostanti.

A parte la prima cedola, già staccata, il certificate ha in pancia 8 cedole dal valore totale di 146,48 euro (18,31 euro * 8 = 146,48 euro su 844 di acquisto, ovvero il 17%) non staccate che, grazie all’effetto memoria, si sommano a quelle che verranno staccate in caso di rimborso anticipato.

Durante tutta la vita del prodotto, ogni mese, il certificate offre la possibilità di rimborso a 1.000 più tutte le cedole cumulate e non staccate.

Facciamo i conti in caso di ritiro a scadenza con i sottostanti sopra il livello iniziale. Se i due sottostanti recupereranno terreno portandosi sopra la barriera cedolare (99,25% del livello iniziale) distante circa +20%, allora il certificate oltre al rimborso a 1.000 euro aggiungerà un flusso cedolare di 421,13 euro. Dunque tra capital gain e cedole l’investitore vedrà il certificate rimborsato a 1421,13 euro ovvero il 68% sui prezzi di adesso in 15 mesi.

Ovviamente rischio e rendimento vanno a braccetto e in caso di calo di anche solo un sottostante sotto il livello di barriera ad esempio con Tencent a -30% dal livello inziale (-13% da oggi) il certificate verrebbe ritirato a 700 euro ovvero con una perdita per l’investitore di 144 euro pari a -17% (144 su 844 di acquisto).