In Borsa tutto ha un prezzo e la domanda da porsi è se Meta e PayPal, dopo aver perso rispettivamente 43% e il 59% dai massimi di settembre/ottobre valgono davvero la metà. Nessuno ha la bacchetta magica ma gli analisti fanno notare che i titoli trattano ai multipli più bassi della loro storia.
Facebook e PayPal sono due punti di riferimento nella vita di milioni di persone in tutto il mondo. Ognuno con il suo ruolo, ognuno con i suoi numeri: 3,5 miliardi di utilizzatori per i diversi social che fanno capo alla ex Facebook, oggi Meta Platforms (Facebook, WhatsApp, Instagram, Messenger); 420 milioni di utilizzatori per PayPal, la società dei pagamenti digitali che nel 2021 ha processato pagamenti totali per 1.250 miliardi di dollari.
Il consensus Bloomberg ha un target medio su PayPal di 168 dollari sui 125 di livello iniziale del certificate e 81,64 di barriera finale. PayPal oggi passa di mano a 105,11 dollari. Su Meta il target price medio è pari a 319 dollari sui 240 di livello iniziale e 156 di barriera mentre il titolo tratta in Borsa a 319,81 dollari.
Oggi il certificate tratta sotto la pari a 860 euro (PayPal -16,3% dal livello iniziale e Meta a -10%). Il prossimo 5 maggio è in agenda la data di valutazione della cedola pari al 4,239% trimestrale che verrà staccata solo se i due sottostanti si riporteranno sopra al livello iniziale.
Più interessante è la data di valutazione del 5 agosto, giorno da cui scatta la possibilità di rimborso anticipato con i sottostanti sopra al livello iniziale. Oltre dunque a due cedole da 42,39 euro l’una (84,78 euro) l’investitore vedrebbe il certificate acquistato oggi a 860 euro, venir rimborsato a 1.000 euro, ovvero con un capital gain di 140 euro. In tutto l’investitore incasserebbe 224,78 euro (140 di capital gain e 84,78 euro di cedole) su 860 euro di acquisto, con un rendimento del 26,13% in meno di quattro mesi (78% annualizzato). Questo ovviamente in caso di recupero del 20,7 di Paypal e dell’11,2% di Meta.
La possibilità di rimborso anticipato a 1.000 euro si ripresenterà ogni tre mesi, fino alla scadenza del prodotto, momento in cui, se i sottostanti non avranno toccato la barriera al ribasso distante il 27% per Meta e il 22% per PayPal, l’investitore comunque riceverà 1.000 euro, con un capital gain di 140 euro su 860 euro di acquisto ovvero un 16% che su 16 mesi è pari a un buon 12% annuo, anche in caso di calo dei sottostanti (non oltre la barriera).
Alla data di valutazione finale con un rialzo dei sottostanti sopra il livello iniziale, oltre al capital gain, l’investitore riceverà il ricco flusso cedolare del 19,7% annuo (169,5 euro su 860 di acquisto) quindi un rendimento annualizzato dato da capital gain e cedole che supera il 30%.
Lo scenario negativo lo avremo alla scadenza, con un solo sottostante sotto la barriera, in questo caso, la performance seguirà quella del sottostante peggiore rispetto al livello iniziale. La distanza della barriera finale è pari a 21,2% per PayPal e 24,3% per Meta.
Perché il certificate è interessante? Perché oggi quota con un calo del 14% dai 1.000 euro iniziali, riflettendo circa la performance di PayPal.
Dunque, a scadenza, nello scenario peggiore, in caso di calo oltre la barriera, ad esempio di PayPal, il rimborso del certificate porterà a una perdita quasi lineare alla performance del titolo sottostante, se al contrario il calo del sottostante non oltrepassa la barriera oppure abbiamo un rialzo tale da portare i sottostanti poco sopra il livello iniziale, avremo un rendimento del certificate decisamente migliore rispetto all’investimento diretto in azioni.
Il certificate, dunque, offre la possibilità di esporsi su due big del settore tech che arrivano da un pesante calo di Borsa migliorando il profilo rischio rendimento. Gli analisti sono ottimisti sui sottostanti e in caso di cali non eccessivi o di rimbalzo moderato dei sottostanti il certificate permette di migliorare performance e protezione rispetto a investire in azioni.