Possibile premio del 10,20% annuo con il certificate su Chevron, Eni e Total

Comunicazione Pubblicitaria
certificate-Chevron-Eni-Total-IT0006757196



Il certificate di Marex con Isin IT0006757196 su Chevron, Eni e Total stacca premi trimestrali con memoria del 2,55% (10,20% annuo) se nessuno dei sottostanti sarà crollato alle date di valutazione del 40% dal livello iniziale.

Cedole con Effetto memoria per recuperare eventuali premi trimestrali non staccati. Rimborso anticipato dal nono mese, durata 30 mesi. A scadenza protezione del capitale fino a cali del 40% dei sottostanti dal livello iniziale.

Scopri le soluzioni di investimento

Con tutti i certificate di Orafinanza.it


La forza di questo prodotto è un mix tra profondità delle barriere unita a un rendimento interessante 10,2%, su un settore solido.

Andando ad analizzare storicamente quante volte e per quanto tempo i tre sottostanti, negli ultimi 10 anni, si sono posizionati sotto il livello di barriera ci si accorge che è stato solo in casi eccezionali, vedi Covid, e per tempi molto limitati, come mostra il grafico sotto.

Negli ultimi anni il prezzo del greggio è stato stabilizzato dall’Opec che, all’avvicinarsi di un calo della domanda ha sempre tagliato la produzione per consolidare i prezzi e salvare i margini a beneficio delle società del comparto.

Le tre società sono tutte impegnate in forti investimenti anche nel settore delle rinnovabili con programmi che le porteranno, nel medio lungo periodo, a sostituire le entrate dalle vendite del petrolio con quelli di altre fonti di energie.

Secondo il consensus Bloomberg, Eni tratta a un P/E a 12 mesi di 5,47 volte, su 33 analisti intervistati 19 hanno un giudizio Buy (acquistare), 13 Hold (mantenere in portafoglio) e un solo sell (vendere); con un prezzo obiettivo medio di 16,19 euro.

Su TotalEnergies, le stime raccolte da Bloomberg vedono un rapporto prezzo su utili a 12 mesi a 5,97 volte con 19 consigli Buy, 9 Hold e un solo sell con un target price a 66,43 euro.

Come la maggior parte dei titoli Usa, Chevron quota a un P/E a 12 mesi più elevato dei competitor europei a 11,21 volte con 15 giudizi Buy, 15 Hold e un solo Sell, con un target price a 186,22 dollari.

Una barriera, dunque, del 40% su titoli energetici di una certa solidità unita a un rendimento del 10,2% ha l’obiettivo di creare uno strumento con un buon livello cedolare accompagnato da una protezione profonda, per mantenere interessante il rapporto rischio/beneficio.

Altra caratteristica di questo prodotto è quella di avere i sottostanti appartenenti allo stesso settore, sia per aiutare l’investitore a gestire il portafoglio in modo da poterlo diversificare sia per sfruttare la correlazione dei tre titoli che fornisce maggiore stabilità allo strumento.




I punti di forza


Dal 21 agosto 2023, e così ogni trimestre successivo, se tutti i sottostanti, Eni S.p.A, Chevron Corp e TotalEnergies SE, alle date di valutazione, quoteranno a un livello superiore al livello della barriera, allora il certificate staccherà premi trimestrali del 2,55% (€25,50, pari al 10,2% annualizzato).


I premi godono dell’effetto memoria, ovvero se a una data di valutazione trimestrale, un premio non dovesse essere stato distribuito perché i sottostanti quotavano sotto al livello di barriera alla rispettiva data di osservazione, allora l’investitore non avrà perso il suo premio.

Se, infatti, in una delle date di valutazione trimestrali successive, tutti i titoli sottostanti quoteranno ad un livello superiore alla barriera, allora l’investitore, oltre al premio di quel trimestre, recupererà tutti quelli passati non distribuiti.


Il prodotto verrà rimborsato in anticipo a €1.000,00 (più tutti i bonus non staccati precedentemente sommati a quello del trimestre in corso), a partire dal 20 febbraio 2024 e per ogni trimestre successivo, se tutti i titoli sottostanti quoteranno a un livello superiore a quello iniziale.


La barriera a scadenza sul capitale è pari al 60% del livello iniziale e di tipo europeo. Questo significa che, durante l’arco di vita del prodotto, uno o più titoli titoli sottostanti potrebbero portarsi anche a livello della barriera o al di sotto senza però compromettere la struttura del certificate e dei premi. In caso di recupero sopra la barriera, il certificate distribuirà anche tutti i premi trimestrali non staccati in precedenza.


Il certificate è sempre rivendibile sul mercato (quando aperto) perché questi prodotti prevedono la presenza di un market maker che assicura la liquidità sul prodotto.

Il market maker generalmente si trova sia nella posizione di acquirente (Bid) che in quella di venditore (Ask), ma l'unica posizione obbligatoria è quello di acquirente per offrire sempre all'investitore la possibilità di vendere il certificate .


Titoli Sottostanti

Eni S.p.A
Aggiornato: 3/6/2023
Prezzo Valore Iniziale Performance
€13,142 €13,45 -2,29% -€0,3080
Barriera Livello Distanza
Barriera sul capitale 60% €8,07 38,6% €5,072
Grafico
Chevron Corp
Aggiornato: 3/6/2023
Prezzo Valore Iniziale Performance
$156,26 $155,23 0,664% $1,030
Barriera Livello Distanza
Barriera sul capitale 60% $93,138 40,4% $63,12
Grafico
TotalEnergies SE
Aggiornato: 3/6/2023
Prezzo Valore Iniziale Performance
€55,18 €56,12 -1,67% -€0,9400
Barriera Livello Distanza
Barriera sul capitale 60% €33,672 39% €21,51
Grafico

Gli scenari alla Scadenza


Se alla data di valutazione finale, il 19 novembre 2025, il certificate non dovesse essere ancora stato ritirato occorrerà guardare al valore dei sottostanti.

Con tutti i sottostanti ad un valore maggiore al 60% rispetto al valore iniziale:

  1. Il certificate verrà rimborsato a €1.000,00
  2. Verranno incassati tutti i premi trimestrali non incassati precedentemente.

Per quanto riguarda il capitale, il rischio maggiore si ha se, in data 19 novembre 2025, si verificheranno le seguenti condizioni:

  • Il certificate non sarà ancora stato ritirato
  • Uno tra i sottostanti avrà perso un importo pari o superiore al 40% rispetto al valore iniziale

In questo caso per l’investitore sarebbe come aver puntato sul titolo peggiore senza lo stacco dei dividendi, ma con eventuali premi incassati.

Se ad esempio Eni S.p.A dovesse perdere il 55% rispetto al livello iniziale, il certificate verrebbe ritirato a 450 euro, se dovesse perdere il 70%, il certificate verrebbe ritirato a 300 euro e così via.


I rischi


Il rischio maggiore si ha se, in data 19 novembre 2025, si verificheranno le seguenti condizioni:

  • Il certificate non sarà ancora stato ritirato
  • Uno tra i sottostanti avrà perso un importo pari o superiore al 40% rispetto al valore iniziale

In questo caso per l’investitore sarebbe come aver puntato sul titolo peggiore senza lo stacco dei dividendi, ma con eventuali premi incassati.

Se ad esempio Eni S.p.A dovesse perdere il 55% rispetto al livello iniziale, il certificate verrebbe ritirato a 450 euro, se dovesse perdere il 70%, il certificate verrebbe ritirato a 300 euro e così via.


Tutti i certificate sono esposti al rischio credito dell’emittente.

Marex Financial gode di un ottimo sostegno da parte delle agenzie di valutazione del credito:

  • S&P: BBB

In caso di azzeramento dei titoli sottostanti, ovvero con un titolo tra Eni S.p.A, Chevron Corp e TotalEnergies SE pari a zero, varrebbe zero anche il certificate.


Approfondimenti

Data di stacco e data di pagamento delle cedole

Facciamo chiarezza sulle date di riferimento dei certificate, per Marex vale la seguente regola:

  • Il quarto giorno di borsa aperta successivo alla data di valutazione il certificate tratta incorporando il valore del premio (cum cedola). Chiunque lo acquistasse quel giorno detenendolo fino a chiusura avrà diritto alla cedola (e se scatta l'effetto memoria a tutte quelle non distribuite precedentemente).
  • Il quinto giorno di borsa aperta dopo la data di valutazione, il certificate tratta ex cedola. L'investitore lo acquista a sconto della cedola e dunque non ha diritto al pagamento della cedola.

Record date del bonus:

Borsa italiana regola ogni scambio due giorni dopo che questo è avvenuto, dunque la record date del bonus è due giorni dopo il giorno in cui il titolo tratta cum cedola (molti emittenti scrivono solo la record date del bonus, dunque è utile fare il calcolo inverso, due giorni prima della record date del bonus per capire l'ultimo giorno che il certificate tratta cum bonus). Ovviamente si tratta sempre di giorni in cui la borsa è aperta.

Data di pagamento:

l'investitore che deteneva il certificate il primo giorno di Borsa aperta successivo alla data di valutazione si troverà accreditato sul conto la cedola o le cedole, in caso di effetto memoria.

Le cedole come le plusvalenze sui certificate sono compensabili con eventuali minus in portafoglio. Alcune banche adottano la compensazione immediata, altre solo a scadenza o a cessione del prodotto.

Gestione date: Marex Financial
Data di Osservazione Cum-cedola Ex-cedola Record date Pagamento
t t+4 t+5 t+6 t+7

IT0006757196 - Andamento nel tempo
Attenzione! La redazione NON si assume nessuna responsabilità circa le date sotto riportate. Gli emittenti potrebbero modificare leggermente una data, come ad esempio in caso di Borsa chiusa. Si consiglia di controllare sempre la documentazione sul sito dell'emittente per avere i dati corretti.
24 maggio 2023
Emissione del Certificate

Emissione del certificate con un valore nominale di €1.000,00

Valore iniziale Eni S.p.A: €13,45

Valore iniziale Chevron Corp: $155,23

Valore iniziale TotalEnergies SE: €56,12

21 agosto 2023
false

20 novembre 2023
false

20 febbraio 2024
false

false

20 maggio 2024
false

false

19 agosto 2024
false

false

19 novembre 2024
false

false

19 febbraio 2025
false

false

19 maggio 2025
false

false

19 agosto 2025
false

false

19 novembre 2025
false

false

false

Le risposte alle tue domande

Cos’è un certificate?

Introduzione

Un certificate (in italiano certificato) è uno strumento finanziario emesso dalle banche (chiamate emittenti) con l’obiettivo di migliorare il profilo rendimento/rischio di un investimento.

Esistono due macrocategorie di certificate: i certificate di investimento e i certificate a leva, con profili di rischio/rendimento diametralmente opposti.

I certificate di investimento

I certificate di investimento sono studiati per offrire protezione totale o parziale dai ribassi dei sottostanti (indici, azioni, materie prime, etf, fondi, bond, valute).

Esistono molteplici tipologie di certificate per rispondere alle diverse esigenze dell’investitore: alcuni puntano a offrire un premio finale o una maxicedola, altri puntano un flusso cedolare periodico con l’obiettivo di ottimizzare i rendimenti, ecc..

I certificate a leva

I certificate a leva sono strumenti molto rischiosi perché moltiplicano la performance del sottostante, ma allo stesso tempo ne possono moltiplicare le perdite.

Per esigenze diverse

Non esiste dunque una tipologia di certificate migliore di un’altra ma strutture diverse che si adattano meglio alle esigenze dell’investitore, per questo sono spesso definiti soluzioni di investimento.

Cos'è un certificate a capitale condizionatamente protetto?

certificate a capitale condizionatamente protetto

Un certificate a capitale condizionatamente protetto difende l’investimento e nella maggior parte dei casi offre un guadagno anche a fronte di una calo del sottostante, ma fino a un determinato livello o performance negativa prestabilita. La protezione tiene o è valida fino a un calo predeterminato inizialmente, ovvero con il sottostante che raggiunge una “barriera” di protezione stabilita al momento dell’emissione del contratto.

Come posso comprare un certificate?

Banche e piattaforme di trading

La maggior parte delle banche operanti in Italia offre ai propri clienti un servizio di Home Banking o mette a disposizione delle piattaforme di trading: attraverso queste piattaforme è possibile acquistare in autonomia ogni tipo di certificate, fornendo l’ISIN del prodotto.

E' comunque sempre possibile recarsi in filiale ed operare direttamente allo sportello indicando all'operatore l'ISIN del prodotto sul quale si desidera investire.

Questionario MiFID

In ogni caso, la sua banca provvederà a verificare l'adeguatezza dello strumento finanziario scelto rispetto alla sua conoscenza ed esperienza in materia di investimenti in prodotti finanziari (questionario MiFID), alla sua situazione finanziaria e ai suoi obiettivi di investimento.

Cos'è e come funziona la barriera europea dei certificate?

Barriera europea

La barriera europea, detta anche barriera a scadenza o discreta, serve a proteggere l'investitore in caso di discesa del sottostante fino al raggiungimento di un limite, la barriera, che se raggiunta (o oltrepassata) al momento della scadenza del certificate comporta la cessione della protezione del capitale investito. Per l’investitore sarà come aver investito direttamente sul sottostante senza aver percepito i dividendi.

La barriera europea è dunque attiva solo alla naturale scadenza del certificate, indicata all’interno del KID. Ad esempio, potrebbe accadere che i prezzi del sottostante scendano sotto il livello di barriera durante la vita del certificate ma che risalgano prima della scadenza, senza causare effetti negativi circa la protezione del capitale.

Questo genere di barriera riduce di molto il rischio di non aver diritto al premio, dato che non bisogna temere se il sottostante si dovesse portare sotto il livello di barriera durante la vita del certificate, perché il premio non verrà intaccato e verrà distribuito in caso di un recupero sopra la barriera..

La barriera viene anche espressa come percentuale del valore iniziale del sottostante.

Barriera americana

La barriera americana è quella più pericolosa, perché è una barriera continua. Essa è valida durante tutta la vita del certificato, a partire dall’emissione fino alla data di scadenza. La barriera americana scatta se il suo livello viene raggiunto o oltrepassato da parte del sottostante anche in intraday, ovvero in ogni giorno di borsa aperta. Se il sottostante tocca una barriera americana il premio svanisce ma il valore del certificate segue il sottostante e in caso di apprezzamento il certificate verrà rimborsato anche sopra la pari fino al cap (totale massimo di rimborso), comportando comunque un guadagno all’investitore.

L'emittente è sempre obbligata a riacquistare i certificate emessi?

Differenza emittente e market maker

Sì sempre al prezzo bid o denaro. Per meglio rispondere alla domanda è innanzitutto importare comprendere la differenza tra emittente e market maker.

L’emittente è l’istituzione finanziaria che emette il certificate e garantisce la liquidazione dell’importo di rimborso alla data di scadenza del certificate. L’emittente ha l’obbligo di rispettare determinati vincoli di solidità patrimoniale e deve assicurare agli strumenti emessi elevata liquidità sul mercato; adempie a quest’obbligo svolgendo, o delegando a un intermediario finanziario, l’attività di market maker. Questi assume l'impegno di esporre in via continuativa i prezzi in acquisto e in vendita sul mercato di quotazione per tutti i certificate durante l’orario di negoziazione.

È quindi il market maker ad avere l’obbligo di riacquistare sempre i certificate emessi.

Come e quando posso vendere i certificate?

Vendere certificate

Puoi sempre vendere un certificate quotato sul mercato (in ogni giorno di mercato aperto), poiché i certificate sono prodotti finanziari che prevedono la presenza di un market maker che assicura la liquidità sul prodotto. Potrai negoziare un certificate tramite il tuo Home banking o tramite un intermediario.

L’investitore dunque non deve attendere la scadenza per liquidare il suo investimento.

Dati del Certificate
Isin:
IT0006757196
Data Emissione:
24 maggio 2023
Data Scadenza:
19 novembre 2025
Mercato:
EuroTlx
Valuta:
EUR
Valore Nominale:
€1.000,00
Livello di rischio 6 su scala da 1 a 7
Leggere il prospetto Informativo

Prima di ogni investimento ricordiamo di leggere il prospetto informativo. Qui di seguito trovare il link alla pagina dell’emittente:


Link alla scheda prodotto
Emittente
Marex Financial
Rating

S&P:
BBB
Attenzione

L'investimento in questi strumenti finanziari comporta tipicamente dei rischi e non è adatto a qualunque tipo di investitore.

Si ritiene, quindi, necessario che gli investitori, prima di assumere qualunque decisione d'investimento, richiedano una consulenza alla banca o all'intermediario finanziario di fiducia, al proprio consulente per gli investimenti.

Tutti gli importi e rendimenti indicati nella presente comunicazione sono da intendersi al lordo delle tasse.

La presente comunicazione non costituisce sollecitazione, offerta, consulenza o raccomandazione all’investimento e, pertanto, qualsiasi decisione di investimento e il relativo rischio rimangono a carico dell'investitore.

I risultati passati non sono indicativi di quelli futuri.

Rimani Aggiornato

Ricevi tutti i giorni i nostri aggiornamenti e le nostre analisi!

Ho letto e accetto l'informativa sulla privacy