E’ il carburante delle stelle, l’elemento più leggero e abbondante dell’universo, con il massimo di contenuto di energia. Per molti esperti l’idrogeno è già l’elemento insostituibile per l’energia del futuro.
Le sole batterie a litio, non bastano: pesano, costano e richiedono tempo per essere caricate, questo le rende poco efficienti per i grandi energivori come aerei, navi, furgoni, camion e autobus.
L' idrogeno sarebbe la soluzione perché in grado di risolvere i problemi di trasportabilità, ricarica e peso, oltre che quello dello smaltimento con zero emissioni inquinanti. Risultato? Oltre ad essere efficiente nei trasporti “pesanti”, potrebbe aiutare diverse industrie ad affrancarsi dal gas. La corsa è già iniziata.
L’obiettivo è sviluppare l’idrogeno verde ovvero ottenuto utilizzando energia prodotta soprattutto dall’eolico e dal solare. Comunità europea, Stati Uniti e Cina hanno già varato piani miliardari per puntare sull’idrogeno. Gli Usa offrono incentivi fino a 3 dollari per ogni kg di idrogeno verde, con il fine di colmare il gap di costo con quello grigio (ottenuto dal carbone). La Cina è prima al mondo nella produzione di idrogeno ma ora punta a trasformarlo in “verde” insieme alle sue aziende di Stato con progetti mastodontici nel solare e nel settore idrico. L’Europa ha un piano in tre fase con investimenti tra i 150 e i 470 miliardi.
Il certificate studiato da Barclays offre la possibilità di esporsi a questo settore con una forte protezione e un buon rendimento. Il cash collect punta su tre big del comparto: l’americana Plug Power, la tedesca Linde e l’italiana Snam, stacca premi trimestrali con memoria del 3,33% (13,32% annuo) se nessun titolo sottostante, alle date di valutazione, avrà perso il 40% dal livello iniziale. Cedole con Effetto memoria, autocall a livelli discendenti e durata fino 5 anni. A scadenza, la barriera protegge il capitale fino a cali del 40% del peggior sottostante dal livello iniziale.
Ad oggi il certificate quota ampiamente sotto la pari a 93 dollari, complice il calo dell’8% di Plug Power dal livello iniziale, al contrario Linde (+1,2%) e Snam (+2,7%) hanno guadagnato terreno dal fixing iniziale. Un ritiro a 100 euro dai 93 di acquisto, dunque, aggiunge un capital gain di oltre il 7% al già ricco flusso cedolare. Se, ad esempio, il 6 aprile del prossimo anno tutti e tre i sottostanti si troveranno sopra il livello iniziale l’investitore vedrà il proprio certificate ritirato in anticipo a 100 euro, dunque, oltre a 13,32 euro di cedole, incasserà 7 euro di plusvalenza, con un rendimento totale del 21,8% in un anno.
Il sistema di autocall a livelli discendenti del 5% ogni aumenta le possibilità di rimborso. Il certificate, inoltre, offre una forte protezione perché la barriera è profonda ma allo stesso tempo il rendimento è interessante e in caso di forte rialzo dei sottostanti, grazie al ritiro anticipato permette di uscire con un buon guadagno per riposizionarsi sul settore.
I sottostanti
Plug Power è stata selezionata dallo Stato di New York per realizzare il più grande impianto ad idrogeno negli Stati Uniti, ha stretto accordi con Renault per sviluppare in Francia propulsori ad idrogeno, lavora con la coreana Sk che è diventata socio del gruppo, per produrre sistemi a celle combustibile a idrogeno in Asia e, con l’egiziana Orascom, collabora per costruire l’impianto più grande al mondo per produrre idrogeno green, ammoniaca green e fertilizzanti azotati. Il consensus Bloomberg ha un target price a 41 dollari dai 26 di oggi, ma è vero anche che il titolo è molto volatile e dai 20 dollari del 2020 è volato a 70 per poi ritracciare e il certificate ha fissato il prezzo iniziale dopo una decisa correzione dell’azione.
Snam rete gas, il cui obiettivo è quella di creare una rete di distribuzione del gas paneuropea, da tempo investe per poter utilizzare la propria rete nel trasporto dell’ idrogeno, tecnologia usata anche negli Stati Uniti. Snam è un titolo meno volatile con un target price medio (consensus Bloomberg) a 5,16 euro dai 5,42 di oggi
Infine Linde è un colosso tedesco che vende diversi tipi di gas, da ossigeno ad azoto, gas refrigeranti, elio, argon e da anni sta investendo moltissimo sull’idrogeno. Il titolo quota a 291 euro e il consensus Bloomberg indica un target price a 322 euro.