Oggi il certificate di BnP Paribas con Isin XS2428622281 (dopo lo stacco della maxicedola di 20 euro) tratta ampiamente sotto la pari, complice il forte calo di Plug Power che ha perso il 53% dal livello iniziale.
Di seguito i livelli di riferimento del prodotto, aggiornati al 20 dicembre 2022.
Gli altri due sottostanti, tutti molto esposti nel settore delle energie pulite, Iberdrola e Verbund, continuano a quotare con un buon margine dalla barriera. Questo quadro ha, di fatto, trasformato il certificate in una scommessa a forte leva su Plug Power.
Da un lato, abbiamo premi trimestrali di 6 euro che, sui 55 euro di acquisto di oggi, significherebbero un rendimento del 10,9% annuo. Il condizionale è d’obbligo, perché nonostante l’effetto memoria, ad oggi non ci sono le condizioni per lo stacco dei premi. Dall’altro lo stacco e il rimborso a 100 euro (+81%) del certificate lo avremo solo in caso di recupero del 7,4% di Plug Power, quanto basta per riportarsi sopra il livello barriera.
Dunque, a fronte di un guadagno di Plug Power del 7,4% ( e nessun altro titolo che si porta sotto barriera) il certificate, a scadenza, verrebbe ritirato a 100 euro ovvero l’81% in più a cui si aggiungerebbe un flusso cedolare annuo del 10,9% che per tre anni significa il 32,7%.
Al contrario, con Plug Power sotto barriera a scadenza, ad esempio ai prezzi di oggi, il certificate verrebbe rimborsato a 46,6 euro dai 55 di oggi.
I più sofisticati potrebbero giocarsi uno short o l'acquisto di una put su Plug Power per coprire eventuali ribassi e gestire poi la posizione in caso di rialzo di Plug Power (ovviamente supponendo che gli altri due sottostanti si terranno sopra barriera).
Ad oggi il consensus Bloomberg continua a rimanere ottimista sulla società con un target price medio a 29,27 dollari sui 12,91 del mercato, con 23 raccomandazioni Buy (acquistare il titolo) 8 hold (tenerlo in portafoglio e nessun consiglio di venderlo.
A sostenere la visione ottimistica è il piano da oltre 330 miliardi di dollari dell’amministrazione Biden a favore della transizione energetica in Usa.
Nel suo ultimo studio, dell' 8 novembre 2022, Jp Morgan che ha un target di 28 dollari sul titolo, vede 5 buoni motivi per acquistarlo. In particolare, il quarto trimestre dovrebbe vedere un fatturato quasi doppio rispetto al terzo trimestre, la società inoltre avrebbe ottime possibilità di tagliare i costi, ampliare i margini e proseguire su un terreno di forte crescita dei ricavi. Vedremo ma, se dovesse avere Jp Morgan, dopo la delusione dei conti del terso trimestre, vedere ricavi in forte crescita nel quarto potrebbe aiutare le quotazioni del titolo.