Chip, non solo Nvidia. Perché vale la pena puntare su Intel

Supportata dai miliardi di aiuti pubblici, Intel sta portando avanti un piano di riposizionamento strategico per diventare il primo costruttore fisico di chip degli Usa. Nel cash flow i primi segni di miglioramento

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In quattro mesi le quotazioni sono scese del 33%

I dati delle opzioni lo mostrano chiaramente: quali che saranno i risultati del primo trimestre che Nvidia annuncerà nella sera di mercoledì 22 maggio, sul mercato azionario si scateneranno potenti onde sismiche con fiammate di volatilità apprezzate dai trader a brevissimo e disturbanti per chi, invece, punta su investimenti di medio periodo.

Senza nulla togliere a Nvidia, che è un’azienda straordinaria con forti prospettive di ulteriore crescita, chi desidera investire nei semiconduttori farebbe bene a prendere in considerazione anche un altro grosso nome dell’industria americana dei chip, Intel. Negli ultimi anni Intel ha subito pesanti difficoltà che hanno inciso drasticamente sulla quotazione delle azioni, passate dai 68 dollari dell’aprile 2021 ai 25 dollari dell’ottobre 2022. Dall’inizio di quest’anno il titolo è sceso del 33% ed è sostanzialmente invariato rispetto a dove si trovava un anno fa.

Il rilancio basato su fonderie e AI

Quello che suggeriamo è un investimento per operatori pazienti, interessati a realizzare importanti guadagni nel lungo periodo. Intel è stata per decenni l’azienda più importante nel mercato dei chip per computer, con oltre l'80% del mercato delle Cpu (unità di elaborazione centrale) e fornitore esclusivo di chip per i Mac di Apple. Lo sviluppo della concorrenza ha fatto scendere la sua quota di Cpu al 64%, mentre Apple è passata a utilizzare processori progettati internamente.

Intel si è trovata costretta a ristrutturarsi e a ripensare al proprio modello. Le linee di indirizzo impostate dal management puntano sullo sviluppo dell’intelligenza artificiale e sulla creazione di fonderie per realizzare fisicamente chip, in linea con il desiderio della Casa Bianca di affrancare l’industria americana dalla dipendenza dei chip realizzati a Taiwan. Supportata da miliardi di dollari di incentivi pubblici, Intel sta realizzando impianti di produzione in tutti gli Stati Uniti.

“Diventeremo la fabbrica dei sistemi AI degli Stati Uniti”

L’investimento principale è in corso a Columbus, nell’Ohio. Pochi giorni fa il Ceo di Intel, Pat Gelsinger, ha detto: “Voglio che il nostro sito di Columbus, Ohio One, sia la fabbrica di sistemi di intelligenza artificiale della nazione”. Solo un mese prima Intel aveva presentato il suo acceleratore Gaudi 3, un chip progettato per competere direttamente con le unità di elaborazione grafica (GPU) AI di Nvidia.

Intel ha ancora una montagna da scalare prima di iniziare a vedere ritorni significativi sui suoi investimenti nell'AI, ma gli ultimi dati indicano che si sta muovendo in una direzione promettente. Dal quarto trimestre del 2023 al primo trimestre del 2024 il free cash flow di Intel è migliorato di 2 miliardi di dollari, passando da un valore negativo di 14 miliardi di dollari a un valore negativo di 12 miliardi di dollari.

Nel frattempo, il primo trimestre del 2024 ha visto il segmento AI e data center di Intel registrare un utile operativo di 184 milioni di dollari, in netto miglioramento rispetto ai 69 milioni di dollari negativi registrati nel trimestre dell'anno precedente.

Il titolo più conveniente fra i produttori di chip

Intel è senza dubbio un investimento a lungo termine, ma al momento è anche il titolo più conveniente fra i grandi produttori mondiali di chip. Al prezzo attuale di 31,70 dollari, la società vale 30 volte gli utili stimati dal consensus per il 2025 (dati di Market Screener), contro le 40 volte di Nvidia e le 47 volte di AMD.

Il consensus prevede che in due anni i ricavi saliranno dai 54,2 miliardi di dollari del 2023 ai 62,7 miliardi del 2025. Nello stesso periodo l’utile dovrebbe correre da 1,68 miliardi a 4,41 miliardi.

La media dei target price degli analisti indica 40 dollari, con uno spazio di rivalutazione del 26% in 12 mesi.

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