Come guadagnare il 10,08% su Nvidia anche in caso di calo del titolo

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Il treno dell’Ai non è perso. Dopo una lunga corsa, +76% da inizio anno e +478% da gennaio 2023, c’è ancora modo di estrarre valore da Nvidia anche in caso di calo del titolo. Il certificato studiato da Vontobel con Isin DE000VD1MR90 stacca cedole del 2,52% trimestrali, fino al 10,08% annuo, se il numero uno dell’intelligenza artificiale non crollerà del 40%, ovvero riportandosi a 533,71 dollari dagli 889 di oggi. Premi con memoria, scadenza a marzo 2027 e possibilità di rimborso anticipato da marzo del prossimo anno.


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Non sempre per guadagnare in Borsa un titolo deve salire. Ecco un certificate che rende senza dover scommettere su un nuovo record di Nvidia. Il titolo è fra i più in voga del momento. I suoi chip sono il cuore dell’intelligenza artificiale e vanno letteralmente a ruba tra tutti i big mondiali, da Microsoft, Meta a Google, Amazon, passando dal settore auto ai pharma, gaming fino ai big della finanza. Nessun vuole rimanere indietro. Il mercato lo ha capito e il titolo è volato del 76% da inizio anno, +478% da gennaio 2023.

Ora rimane da chiedersi se abbiamo perso il treno Nvidia o se c’è un modo per continuare a guadagnare da quella che oggi Jamie Dimon, numero uno di Jp Morgan, ha detto potrebbe avere l’impatto della stampa o dell’elettricità: la rivoluzione dell’intelligenza artificiale.

Come dicevamo, per guadagnare in Borsa non bisogna che un titolo debba per forza salire. Vontobel ha studiato un certificate che rende se Nvidia non crolla del 40%.

Rendimento potenziale fino al 10,08% annuo

Il nuovo certificate di Vontobel con Isin DE000VD1MR90 emesso a inizio marzo 2024 quota a 999 euro, appena sotto al valore nominale (1.000 euro) con Nvidia che arretra dell’1,9% dal livello iniziale.

La caratteristica più interessante di questo certificate è quella di avere un solo sottostante (NVIDIA) rispetto ai tre generalmente presenti nel paniere della gran parte di questi prodotti, quindi, può scommettere su un solo titolo azionario ma, a differenza dell’acquisto diretto, l’investitore ha a disposizione una difesa importante in caso di decise correzioni delle quotazioni del sottostante.

A questo si affianca la possibilità di ricevere cedole trimestrali consistenti, il 2,520% (10,08% annuo) se il sottostante non sarà crollato alle date di valutazione del 40% dal livello iniziale. Le cedole prevedono l’Effetto memoria, permettendo così di recuperare eventuali premi trimestrali non staccati.

Di seguito una tabella che ne mostra i livelli di riferimento:

Nel dettaglio, il sottostante NVIDIA quota poco sotto il livello iniziale -1,99%. Per ricevere la prima cedola in programma per il prossimo 11 giugno 2024 è sufficiente che le azioni della società non crollino del 38,8% del suo valore attuale, quindi la barriera rimane profonda. Vista la forza dimostrata dalla ‘regina’ dell’Intelligenza Artificiale e le prospettive di crescita futura evidenziate dagli analisti si può essere ottimisti che la barriera tenga.

Inoltre, esiste la possibilità di realizzare un gain con la vendita del certificate sopra la pari, sempre possibile a mercato aperto, nel caso in cui il suo valore dovesse aumentare rispetto a quello a cui lo si è acquistato, oggi 999 euro.

Il rimborso anticipato

Dopo un anno dall’emissione (11 marzo 2025) si apre la finestra per il rimborso anticipato. In particolare, a partire dal marzo 2025, e ad ogni trimestre successivo, il prodotto verrà ritirato a 1.000 euro (più l’ultima cedola e quelle eventualmente non pagate e accantonate nella memoria del prodotto) nel caso in cui il sottostante quoterà a un livello pari o superiore a quello iniziale.

Se tra un anno, NVIDIA dovesse mantenersi al livello iniziale o sopra, allora scatterà il rimborso anticipato e l’investitore chiuderebbe l’operazione con l’incasso delle 4 cedole per un totale di 100,8 euro, a cui andrà aggiunto 1 euro, perché il certificate si acquista oggi a 999 euro e verrà rimborsato a 1.000. In tutto sono 101,8 euro sui 999 di investimento ovvero il 10,19% in un anno.

Se il rimborso anticipato non scatterà tra un anno perché Nvidia si troverà sotto il livello iniziale, la possibilità di autocall si ripresenterà alla prossima data di valutazione trimestrale e così via fino alla scadenza.

Rischi e scenari alla scadenza

Ma quali sono i rischi alla scadenza del prodotto tra tre anni? Nello scenario positivo, ovvero se il sottostante restasse al 60% del suo valore iniziale o sopra, l’investitore riceverebbe i 1.000 euro di valore nominale e incasserà tutti i premi trimestrali non incassati precedentemente.

Nella peggiore delle ipotesi, ovvero se il sottostante avrà perso oltre il 40% del suo valore iniziale, per l’investitore sarebbe come aver puntato sul titolo senza lo stacco dei dividendi, ma con eventuali premi incassati.

Se ad esempio NVIDIA dovesse perdere il 65% rispetto al livello iniziale, il certificate verrebbe ritirato a 350 euro, se dovesse perdere il 70%, il certificate verrebbe ritirato a 300 euro e così via.

Il nuovo chip di NVIDIA

Come detto, il certificate vede come sottostante NVIDIA, nome certamente protagonista dei mercati in questi mesi grazie al suo ruolo nello sviluppo dell’Intelligenza Artificiale (IA) per le aziende, ma la società sembra non volersi fermare e continua a migliorare il suo business.

Lo scorso 18 marzo, la società ha presentato il nuovo processore Blackwell, i cui 208 miliardi di transistor dovrebbero garantire maggiore velocità di calcolo, fino a 30 volte rispetto agli attuali dispositivi elettronici che alimentano i sistemi di IA, nel quale ha investito una cifra vicina ai 10 miliardi di dollari in costi di ricerca e sviluppo.

“Abbiamo dovuto inventare una nuova tecnologia per renderlo possibile”, ha spiegato il Ceo, Jensen Huang, in quanto si tratta di un inedito per la società ed è basato su tecnologie di ultima generazione.

Come spiega Bloomberg, la tecnologia Blackwell dovrà confrontarsi con l’enorme successo del suo predecessore, l’Hopper, che ha permesso a NVIDIA di capitalizzare l’esplosione dell’interesse per l’IA e registrare enormi profitti. Il contributo dei prodotti serie Hopper è stato fondamentale per permettere alla società di raggiungere una capitalizzazione di mercato di oltre 2.000 miliardi di dollari: un valore paragonabile a quello dei giganti tecnologici come Microsoft e Apple, mai raggiunta da nessun’altra azienda produttrice di chip.

“Ci vorrà tempo per valutare le prestazioni dichiarate da Blackwell, ma la capacità dell'azienda di alzare così tanto l'asticella la pone in una posizione molto forte”, scrivono gli analisti di Morgan Stanley.

Leader indiscusso dell’IA

Ma da dove arriva il successo economico di NVIDA? La sua forza risiede negli ordini provenienti da una ‘manciata’ di società che però sono dei veri e propri giganti: Meta, Google, Microsoft e Amazon. Queste hanno bisogno dei microchip dell’azienda per alimentare i loro centri dati e fornire servizi legati all’IA.

La sfida futura, scrive Bloomberg, sarà allora allargare la lista dei suoi clienti e la strategia di Huang punta a rendere più facile per le aziende l’implementazione dei loro sistemi di IA con i prodotti e i servizi di NVIDIA. La multinazionale farmaceutica Johnson & Johnson sta utilizzando la sua tecnologia per sviluppare il proprio software di IA dedicato alla chirurgia. Non solo: anche la casa automobilistica cinese BYD – la più grande produttrice di veicoli elettrici al mondo – sta passando a NVIDIA per i software delle vetture e per l’alimentazione dei robot negli stabilimenti.

Se questa strategia proseguirà a mietere successi, allora NVIDIA continuerà a essere “leader indiscusso dell’IA”, così come l’hanno definita gli analisti di Deutsche Bank, mentre gli esperti di Oppenheimer (‘outperform’ e prezzo obiettivo a 1.100 dollari) la ritengono “meglio posizionata nel settore dell’IA, beneficiando di soluzioni hardware e software complete”.

Per Goldman Sachs (‘buy’ e prezzo obiettivo a 1.000 dollari) la posizione della società si rafforzerà nel breve e medio termine, in quanto trarrà vantaggio dalla proliferazione dell’IA Generativa tra le imprese che già spendono miliardi di dollari annualmente in calcoli e networking accelerati. Inoltre, vantaggi competitivi arriveranno dall’introduzione di nuovi prodotti che riducono il costo marginale del calcolo, permettendo ai clienti di fare “di più con meno”.

Ottimisti sul futuro di NVIDIA anche gli analisti di Morningstar, i quali hanno alzato la loro stima di fair value da 730 a 910 dollari per azione, in seguito “alla revisione delle ipotesi del nostro modello e siamo più ottimisti sulla spesa in conto capitale per le GPU AI attesa nei prossimi 10 anni, sia da parte dei fornitori di servizi cloud di grandi dimensioni (hyperscaler) che delle imprese”.

Secondo questi esperti, “gli investimenti degli hyperscaler dovrebbero essere significativamente più alti nel 2024, con NVIDIA che beneficerà largamente di tale spesa, e ora prevediamo una spesa in conto capitale ancora più alta in tutto il settore dei data center, dato che sempre più aziende investiranno nell'IA. Ribadiamo il nostro Morningstar Uncertainty Rating molto alto, poiché ammettiamo che i piani di spesa, i carichi di lavoro dell'IA e le dinamiche competitive stanno cambiando molto rapidamente”.

Il consensus Bloomberg su Nvidia vede 60 raccomandazioni Buy, (acquistare il titolo), 7 Neutral e 0 sell (vendere) per un target price medio a 982 dollari. Insomma, in pochi sembrano scommettere che la barriera possa essere infranta.

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Idea di investimento
Possibile premio del 10,08% annuo con il certificate su Nvidia
Sottostanti:
NVIDIA Corporation
Rendimento p.a.
10,08%
Cedole
2,52% - €25,20
Memoria
si
Barriera Cedole
60%
ISIN
DE000VD1MR90
Emittente
Vontobel
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