Completato l’accordo Intesa Sanpaolo – Prelios su 10 miliardi di UTP

04/12/2019 16:00
Completato l’accordo Intesa Sanpaolo – Prelios su 10 miliardi di UTP

L’accordo permetterà a Intesa Sanpaolo di anticipare di un anno i propri obiettivi sui crediti deteriorati

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Intesa Sanpaolo e Prelios: chiusura dell’accordo

Intesa Sanpaolo e Prelios hanno annunciato la chiusura dell’accordo che porterà ad una partnership strategica sui crediti Unlikely To Pay (Utp), col fine di massimizzare i rientri in bonis e la cessione e cartolarizzazione di un portafoglio complessivo di 10 miliardi di euro.

L’accordo era già stato comunicato al mercato lo scorso 31 luglio ed è stato perfezionato a seguito dell’acquisizione di tutte le necessarie autorizzazioni dalle autorità competenti.

Un accordo in due parti

La partnership prevede due operazioni. Un contratto decennale per il servicing di crediti Utp di Intesa Sanpaolo relative al segmento Corporate e Sme (piccole imprese) da parte di Prelios, con un portafoglio iniziale pari a circa 6,7 miliardi di euro al lordo delle rettifiche di valore.

La seconda prevede la cessione e cartolarizzazione di un portafoglio di crediti UTP del segmento Corporate e Sme pari a circa 3 miliardi di euro al lordo delle rettifiche di valore, pari a 2 miliardi, in linea con il valore di carico.

Anticipati gli obiettivi del piano sui crediti deteriorati

L’accordo permetterà a Intesa Sanpaolo di anticipare di un anno gli obiettivi sui crediti deteriorati previsti nel piano 2018-2021, riducendo lo stock al 7,7% dal precedente 8,4% lordo e al 3,6% al 4,1% netto.

Secondo quanto scrive la banca in una nota, infatti, Intesa Sanpaolo “nei primi diciotto mesi del Piano d’Impresa 2018-2021, raggiunge circa l’80% dell’obiettivo di riduzione dei crediti deteriorati previsto alla fine dei quattro anni”.

Una alleanza che “migliora la qualità del credito”

Una partnership, dunque, di “grande impatto” sul gruppo, in quanto definita dal Ceo Carlo Messina la “più grande operazione di questo tipo sul mercato italiano e un benchmark su come gestire questa asset class con un operatore specializzato”.

“L’andamento del primo semestre con lo stock dei crediti deteriorati sceso al livello più basso dal 2009 senza oneri straordinari per gli azionisti”, conclude Messina, porterà ad una “migliore qualità del credito” offerto da Intesa Sanpaolo.

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