Con gli utili in crescita l'S&P arriverà a 5.000 ?


Crescita degli utili dell’S&P 500 tra il 4-6% e obiettivo per fine anno tra 4.800 e 5.000. Per Tognoli tuttavia il percorso nei prossimi trimestri non sarà lineare, ma al contrario probabilmente accidentato e irregolare.

A cura di Antonio Tognoli, Responsabile Macro Analisi e Comunicazione presso Corporate Family Office SIM


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Fiducia dei consumatori di gennaio dell’Europa in uscita oggi alle 16:00 (stima -14 punti contro -15 punti di dicembre). I mercati Europei sono chiaramente concentrati sul meeting della BCE di giovedì 25 prossimo. Non tanto per le decisioni sui tassi (non aumenteranno, ne diminuiranno), quanto per le parole della Lagarde soprattutto dopo la narrazione che la stessa ha fatto a Davos. La Fed si riunirà invece mercoledì 31 gennaio.

Prezzi alla produzione della Germania YoY di dicembre peggiori delle previsioni (-8,6% contro -8% atteso) e di novembre (-7,9%). In crescita la scorsa settimana la fiducia dei consumatori dell’Università del Michigan di gennaio (78,8 punti contro 70 attesa e 69,7 punti di dicembre), a conferma della forte fiducia dei consumatori circa la loro capacità di spesa.

Nonostante i prezzi abbiano rialzato la testa negli USA e in Europa, e le banche centrali abbiano chiaramente detto che prima dell’estate non abbasseranno i tassi, i mercati azionari e obbligazionari sembrano scontare un rapido calo dell’inflazione e una Fed che taglierà i tassi potenzialmente sei volte quest’anno, il tutto seguito da una ripresa economica nella seconda metà dell’anno che consentirà al tasso di crescita degli utili delle società dell’S&P 500 di superare il 10% nel 2024.

Sebbene ciascuna di queste ipotesi abbia qualche possibilità di verificarsi, riteniamo che la visione dei mercati sia eccessivamente ottimista nello scommettere sulla probabilità di un risultato così roseo. In altre parole, riteniamo che sia saggio per gli investitori aspettarsi una certa resa nelle azioni e una certa volatilità nelle obbligazioni, in particolare nella prima metà di quest’anno, prima che cieli economici più luminosi diventino più evidenti nella seconda metà dell’anno e mentre ci avviciniamo al 2025.

Ma come sanno i nostri lettori abituali, a nostro avviso i pullback e la volatilità sono ciò che crea opportunità di portafoglio. La chiave è essere pronti quando si presentano queste opportunità.

L’economia in arrivo quest’anno è stata sostenuta da tassi di interesse più bassi e dall’allentamento delle condizioni di liquidità e credito, insieme ad un mercato del lavoro ancora vivace. Pur continuando a credere che il rallentamento dell'economia sarà molto più evidente nella prima metà dell'anno, prevediamo comunque una ripresa nel corso del 2024. Riteniamo tuttavia che il percorso e la profondità della ripresa si siano appiattiti. Alcuni potrebbero anche definirla una ripresa a forma di “U” più prolungata piuttosto che una ripresa a forma di “V” che inizialmente ci aspettavamo.

Ci aspettiamo che l’economia statunitense cresca complessivamente nel 2024 dell’1,3% grazie al miglioramento della liquidità, un mercato del lavoro resiliente e continui stimoli da parte del governo federale. Una crescita del PIL dell’1,3% dovrebbe tradursi in una buona crescita degli utili delle società dell’S&P500 nel 2024. Crescita che rispetto al 2023 potrebbe collocarsi tra il 4-6% e che proietterebbe l’indice in un range compreso tra 4.800 e 5.000 per la fine dell’anno.

Continuiamo tuttavia a credere che il percorso nei prossimi trimestri non sarà lineare, ma al contrario probabilmente accidentato e irregolare. Considerando che a nostro avviso l’economia è in fase di graduale rallentamento, continuiamo quindi a favorire un approccio di portafoglio sempre cauto.

Approccio cauto, considerato che persistono diversi rischi, soprattutto geopolitici, per una ripresa dell’inflazione: le tensioni crescenti nel Mar Rosso, così come le continue perturbazioni nel Canale di Panama. Il Mar Rosso, come noto, è infatti una rotta fondamentale per il transito di materie prime energetiche (in particolare petrolio e gas naturale liquefatto) e per le merci in generale.

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