Cosa significa ESG per gli investitori nel reddito fisso?


L'integrazione dei fattori ESG era un tempo riservata esclusivamente agli investitori azionari. Tuttavia, le caratteristiche ESG possono risultare un ulteriore fattore di rischio indipendente da tenere in considerazione anche per i titoli a reddito fisso.

A cura di Claudio Ferrarese e Tim Foster, Portfolio Managers FF Sustainable Strategic Bond Fund presso Fidelity


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I criteri ESG anche per il reddito fisso

L'integrazione dei fattori ESG era un tempo riservata esclusivamente agli investitori azionari, in quanto è più facile concettualizzare come un comportamento scorretto possa influire sulla performance del prezzo delle azioni e come gli investitori possano favorire il cambiamento attraverso il voto per delega.

Tuttavia, gli analisti di Fidelity ritengono che le caratteristiche ESG possano risultare un ulteriore fattore di rischio indipendente da tenere in considerazione anche per i titoli a reddito fisso. A tal fine, in tutti gli investimenti, Fidelity prende in considerazione le credenziali ESG insieme con le tradizionali metriche d'investimento, come i dati finanziari degli emittenti, la probabilità di default, le misure di liquidità e la performance degli spread. I risultati dimostrano che l'integrazione delle caratteristiche ESG, che vada al di là dei puri dati finanziari, può aggiungere valore in un portafoglio obbligazionario globale, sia migliorando la performance che riducendo la volatilità.

I benefici dell'investimento sostenibile sono emersi con forza negli ultimi anni e la crisi di Covid-19 ha ulteriormente accelerato questo processo, costringendo anche i responsabili politici a sostenere questo trend positivo. All'inizio del 2020 l'Unione Europea, in occasione del lancio del Recovery Fund, ha confermato il suo impegno a favore del Green Deal con una spesa di 1.000 miliardi di euro. 225 miliardi di euro di questo Recovery Fund saranno investiti in obbligazioni green (dati Bank of America). Tale cifra da sola è sufficiente a raddoppiare il mercato delle obbligazioni verdi degli emittenti europei e tra i maggiori acquirenti, secondo quanto affermato nelle ultime settimane dal Presidente, potrebbe esserci la Banca Centrale Europea. In particolare, BofA stima che la Banca Centrale Europea acquisterà 155 miliardi di euro di obbligazioni verdi europee entro la fine del 2021.

Guardiamo alle evidenze

L'integrazione dei fattori ESG in un processo di investimento tradizionale può essere uno strumento molto potente quando si tratta di valutare il merito di credito degli emittenti e di migliorare il rapporto qualità/valore tra gli emittenti. Tradizionalmente, i professionisti fanno riferimento agli indicatori di valutazione quando determinano il prezzo rispetto alla qualità, per identificare i titoli con un prezzo non corretto. Tali indicatori si ottengono di solito guardando alle serie storiche degli spread delle obbligazioni societarie rispetto al settore, al rating e all'anzianità di un emittente per una data scadenza. Le obbligazioni a basso costo dovrebbero presentare uno spread più elevato rispetto ai peer, una volta rettificato per la qualità.

È già dimostrato come l'ESG stia diventando direttamente o indirettamente associato alla qualità degli emittenti. Non sorprende dunque che il costo del capitale sia più direttamente legato alla performance ESG. Fidelity ha recentemente condotto uno studio per esaminare la performance di 1450 emittenti valutati dagli analisti del reddito fisso, utilizzando i rating ESG proprietari. Nel periodo dal 2 gennaio al 30 settembre 2020, è stato riscontrato che le società con rating più alti hanno ottenuto risultati in media migliori rispetto ai loro omologhi con rating più bassi, su una base non rettificata.

I 154 emittenti con rating A, in media, hanno offerto un rendimento del -0,5%, mentre gli emittenti con rating B e C hanno offerto rendimenti pari rispettivamente a -1,5% e -2,9%. È stato anche condotto uno studio adeguando agli spread creditizi, in quanto le aziende con un elevato rating ESG hanno anche uno spread iniziale più basso (option adjusted spread, OAS) e dunque ci si aspetterebbe una migliore performance in un mercato volatile grazie alla loro maggiore qualità creditizia. Al momento del controllo per livello iniziale di spread per ogni emittente, la performance delle aziende in tutto lo spettro di rating ESG è rimasta invariata, con le aziende con un rating più alto che superano le loro controparti con rating più basso.

Nonostante la maggior parte degli investitori desiderino ridurre i loro orizzonti temporali quando la volatilità del mercato aumenta e non tengano conto dei fattori ESG a lungo termine, la ricerca suggerisce ancora una volta come questo si dimostrerebbe un errore. Dai dati sopra riportati possiamo vedere che, in realtà, le forti credenziali ESG per gli emittenti a reddito fisso portano in media a rendimenti più elevati. Ciò conferma l'opinione che un team di gestione che si concentra sui fattori di sostenibilità ha maggiori probabilità di essere di alta qualità e ha maggiori possibilità di costruire un business che sia resistente in un periodo di crisi.

Sostenibilità in crescita

Come già detto, l'impatto dei fattori ESG sulla performance finanziaria è stato ampiamente studiato in ambito azionario e la maggior parte degli studi indica una relazione positiva tra i due. Anche la letteratura in materia di reddito fisso è in aumento, in linea con la disponibilità dei dati, e l'impatto dell'ESG sui portafogli obbligazionari aziendali sta diventando un tema importante tra i professionisti e gli accademici. Gli investitori a reddito fisso sono soggetti a un profilo di rendimento asimmetrico in cui il rischio di coda associato al calo del prezzo delle obbligazioni in caso di sofferenza o di insolvenza è maggiore del rialzo derivante dal reddito generato dalla cedola. Ciò rende ancora più essenziali fattori non finanziari e altri fattori materiali che aiutano ad analizzare il merito di credito degli emittenti.

Ma se l'ESG sta diventando un quadro di riferimento riconosciuto e di attualità, in realtà i gestori di obbligazioni attivi già da lungo tempo prendono in considerazione i fattori di sostenibilità nelle loro decisioni di investimento, anche se prima magari non erano etichettati in questo modo. Gli analisti del credito si sono sempre concentrati su quelli che oggi chiameremmo dati ESG nella valutazione del merito di credito di un'azienda. Ad esempio, i rischi di corruzione, la struttura di governance e il potenziale di questione esterne negative derivanti da cattive politiche ambientali o cattive pratiche sociali, sono al centro della ricerca sul credito già da molti anni. Ciò non dovrebbe sorprendere se si considerano i principi di base dell'investimento a reddito fisso. Concludiamo che l'ESG può essere un complemento fondamentale ai fattori tradizionali utilizzati nel reddito fisso e che includere un'inclinazione ESG può migliorare le misure classiche del rischio di default in un portafoglio e ridurre il rischio di default ex-post.

Guardando al futuro, la pandemia porterà a cambiamenti sociali che sopravviveranno all'attuale volatilità del mercato, e la natura dell'investimento sostenibile cambierà con essa.

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