Credit Suisse affonda dopo il peggior anno dal 2008


La banca svizzera ha registrato la sua più grande perdita annuale dalla crisi finanziaria del 2008, mettendo a nudo le difficoltà della sfida che sta affrontando per risollevare le proprie sorti.


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Rosso su Credit Suisse

Titolo Credit Suisse colpito dalle vendite alla borsa di Zurigo dopo i deludenti conti diffusi dalla banca.

Le azioni dell’istituto cedono oltre il 6% dopo circa due ore di contrattazioni, scendendo ad un minimo di 3,03 franchi, ai minimi da fine gennaio.

Dopo il recupero delle scorse settimane, nel corso delle quali era scesa anche a 2,65 franchi, le azioni CS mantengono una performance positiva nel 2023 (+5%), rispetto ai 2,90 franchi di inizio gennaio.

L’esercizio 2022 e la trimestrale

L’anno scorso Credit Suisse ha registrato una perdita netta di 7,3 miliardi di franchi, con 1,4 miliardi di rosso solo nel quarto trimestre, in linea con le stime del consensus degli analisti pubblicato dallo stesso istituto.

Si tratta della perdita peggiore dal 2008, l’anno della crisi finanziaria, quando la banca registrò un ‘buco’ di 8,2 miliardi di franchi.

Già nel 2021 l’istituto aveva registrato una perdita annuale di 1,6 miliardi di franchi svizzeri a seguito del fallimento dell’hedge fund Archegos e alla liquidazione dei fondi Greensill.

Per quanto riguarda il Cet1 della banca, questo è salito al 14,1% a fine dicembre dal 12,6% di fine settembre, mentre gli analisti si aspettavano un aumento del 13,8%.

Il piano di ristrutturazione

La crisi dell’istituto svizzero ha portato i clienti a ritirare 111 miliardi di franchi svizzeri nei soli tre ultimi mesi dell’anno, di cui 2/3 dei deflussi nel mese di ottobre, dopo le voci diffuse sui social media circa il suo stato di salute finanziaria.

Credit Suisse aveva avviato una ristrutturazione radicale nel tentativo di porre fine a una serie di crisi e di tornare agli utili, mettendo in atto un piano comprendente il licenziamento di 9 mila dipendenti su 52 mila, lo scorporo della banca d'investimento in un’operazione che riporterà in vita anche il nome First Boston e il rafforzamento dell'attività di gestione patrimoniale.

Già la settimana scorsa la banca aveva previsto un’altra “perdita sostanziale” per il 2023, a causa dell’assorbimento dei costi di ristrutturazione.

“Il management di Credit Suisse sta affrontando un processo di ristrutturazione molto difficile e complesso”, ha dichiarato Kian Abouhossein, analista di JPMorgan, e “la franchigia si sta deteriorando più velocemente del previsto".

“Questo è l’anno in cui si sostiene un grosso peso delle spese di ristrutturazione previste dal nostro piano strategico”, ha dichiarato Dixit Joshi, direttore finanziario di Credit Suisse, aggiungendo che 1,6 miliardi di franchi svizzeri di costi saranno sostenuti nel 2023, mentre un altro miliardo di franchi svizzeri è previsto per il 2024.

Altre operazioni

Oltre ai risultati trimestrali, la banca ha annunciato di aver completato l’acquisizione di M Klein & Company, la boutique di consulenza di Michael Klein, l’ex direttore che dirigerà la banca d’investimento scorporata del Credit Suisse.

L’operazione presenta un costo per Credit Suisse di 175 milioni di e Klein è stato nominato amministratore delegato del settore bancario e responsabile delle Americhe, entrando anche a far parte del comitato esecutivo, e riferirà al CEO del gruppo Ulrich Körner.

L’acquisizione segna “un’altra pietra miliare nel percorso di trasformazione di CS First Boston in un'azienda indipendente leader nei mercati dei capitali e nella consulenza”, spiegava Körner, aggiungendo che “la transazione dovrebbe rafforzare ulteriormente le capacità di consulenza e di mercato dei capitali di CS First Boston”.

Inoltre, è stato annunciato il completamento della prima fase dell’operazione di vendita della sua attività di prodotti cartolarizzati ad Apollo: la nuova impresa si chiamerà Atlas SP Partners.

Le previsioni della banca parlano di un guadagno ante imposte di 800 milioni di dollari dalla vendita e il completamento dell’operazione è previsto per la prima metà di quest'anno.

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