Dati importanti per l’Europa in uscita oggi

11/10/2024 06:00
Dati importanti per l’Europa in uscita oggi

Inflazione della Germania MoM di settembre in uscita oggi alle 8:00 (stima zero contro -0,1% di luglio), che dovrebbe portare il tendenziale annuo al +1,6% (da +1,9% di luglio). Se i dati fossero confermati, indicherebbero che l’inflazione in Germania (ma in realtà anche in tutta l’Europa) può ormai dirsi domata. Certo, occorrerà poi fasare attentamente i tassi nel momento in cui arriverà la ripresa economica, in modo da consentire una crescita ordinata.

A cura di Antonio Tognoli, Responsabile Macro Analisi e Comunicazione presso Corporate Family Office SIM

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Prezzi alla produzione USA MoM di settembre alle 14:30 (stima +0,1% da +0,2% di agosto) e fiducia dei consumatori dell’Università del Michigan di ottobre (stima 70,2 punti da 70,1 di settembre).

Inflazione USA MoM di settembre in crescita dello 0,2% (+0,1% le stime e +0,2% in agosto) che porta il tendenziale annuo al 2,4%, leggermente superiore alle attese (2,3%), ma comunque in calo rispetto al 2,5% di agosto. Escludendo cibo ed energia, la crescita è stata del 3,3% maggiore del 3,2% previsto. Più alti sia delle stime i sussidi settimanali alla disoccupazione, pari a 258k (231k le stime), sia rispetto a quelli della scorsa settimana (225k). Subito dopo i dati, secondo il FedWatch Tool i trader che si aspettano un calo dei tassi di 25 bps nel prossimo meeting del 7 novembre sono aumentati al 92% (dall’87% di ieri), mentre l’8% si aspetta tassi fermi (dal 13%).

Produzione industriale dell’Italia MoM di agosto inferiore alle attese (+0,1% contro +0,3% atteso), ma in crescita rispetto a luglio (-1%), che migliora solo leggermente il tendenziale annuo che rimane tuttavia negativo: -3,2% da -3,3% di luglio.

Con l'aumento dei tagli ai tassi da parte della Fed e l'avvicinarsi del prossimo anno, è probabile che la crescita economica riprenda slancio. Il contesto di crescita moderata e inflazione moderata che ci aspettiamo è stato solitamente positivo per le azioni.

Gli Stati Uniti sono ora in una sorta di bivio economico in cui l'inflazione e la crescita economica stanno rallentando e la Fed ha appena iniziato quella che ci aspettiamo essere una serie di tagli dei tassi che dureranno fino al prossimo anno. È probabile che i prossimi due trimestri mostrino una crescita del più lenta rispetto a quanto accaduto finora quest'anno.

Dato ciò, cediamo che l'economia sia in fase avanzata del ciclo piuttosto che nelle fasi iniziali di un'espansione come hanno suggerito alcuni altri analisti di mercato. Il ciclo avanzato, a nostro avviso, si traduce solitamente in mercati in fermento, con range-bound che mostrano un buon grado di volatilità. Proprio come abbiamo visto nel mercato obbligazionario, dove i prezzi sembravano eccessivamente ottimistici (i rendimenti erano troppo bassi) poche settimane fa, vediamo il mercato azionario come riccamente quotato per questo momento ma con maggiori rischi di ribassi, piuttosto che di rialzi.

Durante le fasi avanzate di un ciclo economico, è solitamente una buona idea attenersi ad azioni e obbligazioni di qualità superiore. Questo è un motivo fondamentale per cui favoriamo le azioni statunitensi a grande capitalizzazione rispetto alle azioni internazionali e alle medie e piccole capitalizzazioni.

L’obiettivo strategico di quest’anno era, come abbiamo più volte messo in luce, quello di esercitare la pazienza e utilizzare i pullback per aumentare le posizioni azionarie in settori favoriti, come Energia, Industriali, Materiali, Servizi di comunicazione e Finanza. Le correzioni delle azioni tuttavia sono state poche e distanti tra loro nel 2024. Il breve ribasso dell'S&P 500 che si è verificato all'inizio di agosto sulla scia del debole rapporto sul lavoro di luglio, ha comunque offerto agli investitori l'opportunità di adeguare la guidance del portafoglio.

La nostra analisi suggerisce che, man mano che vediamo più tagli ai tassi della Fed e ci muoviamo nei primi mesi del prossimo anno, è probabile che la crescita economica riprenda. Pensiamo che ci sia anche qualche possibilità che le economie internazionali sviluppate possano vedere una performance leggermente migliore nella seconda metà del prossimo anno. Crescita che potrebbe spingere i tassi di interesse e l'inflazione a salire leggermente entro la fine dell'anno. Un ambiente di crescita moderata e inflazione moderata è stato solitamente positivo per le azioni.

Secondo diversi analisti, il target range midpoint di fine anno per l'SPX è fissato a 6.000. Questo significa che, se l'incertezza sul ritmo dei tagli dei tassi della Fed o altre tensioni geopolitiche dovessero causare una volatilità al ribasso delle azioni nei prossimi mesi, vogliamo considerare questa un'opportunità per aumentare ulteriormente l'esposizione alle azioni in previsione di una migliore performance nel corso del 2025.

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