Delusione da Deutsche Bank che rinvia il buyback

Niente acquisto di azioni proprie nonostante gli ottimi risultati del 2022, i migliori degli ultimi 15 anni. Allarme per i conti deboli dell’investment banking.

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Negativa la prima reazione in Borsa: l’azione scende del 4,8%

Risultati migliori delle attese, ma un orizzonte con ancora troppe incertezze. Il mercato stamattina (giovedì 2 febbraio) non premia i buoni numeri del 2022 annunciati da Christian Sewing, il Ceo di Deutsche Bank. A metà seduta il titolo della prima banca tedesca perde il 4,8% a 12,02 euro.

Il quarto trimestre 2022 si è chiuso con un utile di 1,8 miliardi di euro, portando il risultato dell’intero anno a 5 miliardi, un dato in crescita del 159% sull’anno precedente. Le stime degli analisti sono state stracciate: il consensus degli esperti puntava su profitti di 910 milioni per gli ultimi tre mesi dell’anno e di 4,29 miliardi per il 2022.

A turbare il mercato e ad innescare la reazione negativa del titolo sono i risultati deboli della divisione investment bank e la decisione del management di non procedere con un buyback, come molti investitori si aspettavano, soprattutto dopo la scelta di due giorni fa di Unicredit di lanciare un programma di acquisto di azioni proprie da 5,25 miliardi.

Investment banking, scendono i profitti

I ricavi totali della divisione investment bank sono scesi del 12% nel quarto trimestre. Il contributo della divisione all’utile lordo della banca è stato solo del 6% (3,5 miliardi di euro).  Il forte aumento dei profitti è stato realizzato grazie al determinante incremento dei tassi di mercato che ha permesso a Deutsche Bank, come a tutto il sistema bancario europeo, di aumentare il margine di interesse.

Nell’incontro con gli analisti il Ceo Sewing ha ovviamente enfatizzato i risultati, frutto di un duro lavoro di ristrutturazione e riorganizzazione della banca iniziato nel 2019 e che è costato in questi anni la fuoriuscita di 18.000 dipendenti. “I risultati che abbiamo appena annunciato sono i migliori degli ultimi 15 anni”, ha detto il manager.

Il dividendo cresce del 50%

Per quanto riguarda il 2023 Sewing ha scritto in un documento di aspettarsi un ulteriore aumento dei ricavi mentre le perdite sui crediti dovrebbero restare allo stesso livello dell’anno scorso. Deutsche Bank ha deciso di aumentare il dividendo del 50% portandolo da 20 a 30 centesimi, ma questa mossa non è servita a lenire la delusione per il mancato buyback.

Nel 2022 l’istituto ha speso 300 milioni di euro per riacquistare le proprie azioni nell'ambito dell'impegno a restituire agli investitori 8 miliardi di euro di capitale entro il 2025. "Al momento, alla luce del contesto macro e normativo, riteniamo prematuro fare qualsiasi dichiarazione sul volume e sulla tempistica dei riacquisti nel 2023", ha detto Sewing stamattina ai giornalisti, aggiungendo di essere "ottimista" sul fatto che la banca possa riprendere i riacquisti di azioni nel corso dell'anno.

Dall’inizio dell’anno l’azione Deutsche Bank è salita del 9%. Su 20 analisti che coprono il titolo, la metà consiglia di comprare le azioni e la metà suggerisce un atteggiamento neutrale. La media dei target price è 13 euro.

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