Deutsche Bank, patteggiamento con le vittime di abusi sessuali per 75 milioni
La banca tedesca è stata accusata di complicità nel traffico sessuale di un finanziere suo cliente e ora dovrà risarcire le 125 vittime per chiudere la causa pur non ammettendo illeciti.
Deutsche Bank patteggia
Deutsche Bank cerca di chiudere la causa nei suoi confronti aver favorito le molestie sessuali di uno dei suoi clienti e accetta di pagare 75 milioni di dollari alle vittime.
La notizia è stata confermata dagli avvocati accusatori che avevano avviato una class action presso il tribunale federale di Manhattan e a questo punto sarà necessario attendere l’approvazione definitiva dell’accordo da parte del tribunale.
Dagli USA il Wall Street Journal scrive che la banca non ha ammesso illeciti, citando persone che hanno familiarità con la questione.
A questo punto, secondo la CNBC le 125 di donne coinvolte nella causa potrebbero dividersi il risarcimento danni, distribuito in base a importi determinati da un amministratore che valuterà le singole richieste, e potrebbero ricevere fino a 5 milioni di dollari ciascuna.
A Francoforte, intanto, la notizia aveva attirato vendite sul titolo Deutsche Bank, arrivato a cedere circa l’1% nella prima ora nonostante l’avvio positivo del Dax (+1%), per poi recuperare fino a tornare in verde.
Le accuse
Al centro della vicenda c’era il finanziere Jeffrey Epstein, cliente di Deutsche Bank dal 2013 al 2018 e defunto in prigione in attesa del processo per traffico sessuale, in quello che il medico legale di New York City ha definito suicidio.
Una donna rimasta anonima ha accusato Epstein di aver abusato di lei e ha presentato un’azione collettiva contro la banca tedesca nel novembre scorso, dopo che una legge di New York aveva permesso di procedere a denunce per abusi sessuali anche oltre i termini di prescrizione.
Nell’ambito del procedimento, Deutsche Bank è stata accusata dalla donna di aver agevolato i traffici sessuali di giovani donne che facevano capo a Epstein, ignorando i segnali e i movimenti di denaro sospetti del finanziere.
La donna accusava la banca di aver “preferito il profitto al rispetto della legge”, in quanto sapeva che avrebbe “guadagnato milioni di dollari facilitando il traffico sessuale di Epstein”.
I precedenti
Se gli avvocati delle donne hanno definito il patteggiamento come “probabilmente il più grande accordo per traffico sessuale che coinvolga un istituto bancario degli Stati Uniti”, nel 2022 Deutsche Bank aveva già pagato 150 milioni di dollari al Dipartimento dei Servizi Finanziari dello Stato di New York per i rapporti con Epstein e per le carenze interne in materie di conformità.
A questa cifra si aggiungono 26 milioni di dollari pagati agli azionisti di DB che hanno accusato di averli ingannati sul processo di selezione dei clienti.
Coinvolgimento di JP Morgan
Con l’accordo si conclude una delle tre cause che coinvolgono enti e banche con cui Epstein era in qualche relazione.
Le altre due riguardano le Isole Vergini americane, dove il finanziere aveva una casa, e JP Morgan Chase, citata in giudizio da un’altra presunta vittima.
La banca ha intentato una quarta causa contro l’ex dirigente Jes Staley, accusandolo di aver mentito sulla sua relazione con Epstein.
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