Di nuovo i tech, Alphabet investe e guadagna

A Wall Street sono tornati gli scenari del 2023, ma anche della prima parte del 2024: salgono i grandi nomi del tech e non si muove, o scende, quasi tutto il resto.

Ieri il Nasdaq Composite ha guadagnato lo 0,8%, ventottesimo massimo storico da inizio anno: da inizio anno il rialzo è del 25%. Il Dow Jones ha perso lo 0,3%. S&P500 +0,2% in una giornata di dati macro economici contrastanti. Sono crollati, ai minimi degli ultimi tre anni e mezzo, i posti di lavoro vacanti alla fine di settembre, ma l’indice dei consumatori di Conference Board è salito molto più delle attese, tornando sui livelli di inizio anno.

Il mercato ha reagito di più alle ultime indicazioni sulla traiettoria dei consumi e i trader hanno ridimensionato le aspettative sull'entità del taglio dei tassi d'interesse da parte della Federal Reserve, ora concentrata sul mantenimento dell’espansione dell’economia piuttosto che sulla riduzione dell'inflazione. Secondo i dati del CME Group, è in aumento la possibilità che la Fed mantenga invariato il suo tasso di interesse principale durante la riunione della prossima settimana. Il Treasury Note a dieci anni, al 4,24%, si avvia a chiudere il peggior mese degli ultimi due anni.

A mercato chiuso la holding di controllo di Google ha pubblicato la trimestrale: utili e ricavi in solida crescita, meglio delle attese. Per effetto degli investimenti nell'intelligenza artificiale e in altre tecnologie del futuro, la spesa in conto capitale ha superato i 13 miliardi di dollari, rispetto agli 8 miliardi dello stesso periodo dell'anno precedente e al di sopra delle stime di consenso. Il titolo è salito di oltre il 4% nelle contrattazioni after-hours di questa sera, dopo aver guadagnato l'1,8% nella sessione regolare.

Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in lieve ribasso, future del Dax di Francoforte -0,3%. Alle 10 esce il Pil della Germania, alle 14 viene pubblicata l’inflazione tedesca armonizzata UE di ottobre.

Si profila una guerra commerciale dopo la decisione dell'Ue di imporre altri dazi sulle auto elettriche in arrivo dalla Cina. Il provvedimento varato ieri ha effetti diversi: il 7,8% per le Tesla prodotte a Shanghai, il 17% per Byd, il 18,8% per Geely e il 35,3% per Saic. Per gli altri gruppi che hanno collaborato all'indagine antitrust la mano di Bruxelles sarà più clemente, con un 20,7% di sovrattasse rispetto al 35,3% valido per tutte le aziende invece reticenti. Complessivamente, sommando il 10% già in vigore, le tariffe raggiungeranno quota 45%.

Pechino "non è d'accordo o non accetta" i nuovi dazi Ue sulle e-car made in China a chiusura delle indagini antisovvenzioni che hanno rimarcato criticità a carico delle case automobilistiche europee. "La Cina non è d'accordo o non accetta la decisione e ha presentato un reclamo ai sensi del meccanismo di risoluzione delle controversie del Wto", ha detto un portavoce del ministero del Commercio.

Scendono le borse della Cina: Hang Seng di Hong Kong -1,6%, CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen -1,3%. TAIEX di Taipei -0,5%. La relativa debolezza dello yen sostiene l’azionario di Tokyo, il Nikkei è alla terza seduta consecutiva di rialzo, +1%. La Banca del Giappone ha iniziato il meeting di due giorni di politica monetaria. Tutte giù le principali borse dell’area, S&P/ASX 200 di Sidney -0,7%, settima seduta consecutiva di ribasso.

Il Bitcoin, alla quarta seduta consecutiva di rialzo, è arrivato stanotte a 72.500 dollari, in prossimità dei massimi della storia.

L’oro, a 2.780 dollari, ha toccato ieri un altro prezzo record.

Il primo sale perché il mercato si aspetta un vittoria di Donald Trump, diventato da qualche mese un sostenitore delle crypto valute, il secondo lo segue perché le elezioni presidenziali sono ritenute un momento delicato per la democrazia degli Stati Uniti.

Arnout van Rijn, Portfolio Manager del team multi asset di Robeco ha scritto a inizio settimana che entrambi hanno beneficiato negli ultimi anni “della perdita di fiducia nei governi e nelle valute tradizionali”, entrambi sono “considerati i beni rifugio per eccellenza in caso di collasso del sistema economico basato sul debito. Secondo Van Rijn, “forse a causa della concorrenza dell’“oro digitale”, l’interesse degli investitori individuali per l’oro fisico è diminuito dopo il picco del 2020.

Tuttavia, negli ultimi due mesi si è assistito a una ripresa della domanda di ETF auriferi. Gli acquisti generano acquisti”. Robeco prosegue affermando che il profilo di rischio/rendimento giustifica un’allocazione nel più importante dei metalli preziosi. “Nonostante la volatilità, l’oro offre un valido strumento di diversificazione, grazie alla bassa correlazione (0,1-0,2) con i Treasury USA e le azioni, e alla correlazione addirittura negativa (-0,2) con le altre materie prime. Il gestore chiude mettendo in evidenza due elementi positivi, “la domanda delle banche centrali e l’aumento della ricchezza in Asia”.

Le famiglie italiane sono le più inclini al risparmio in Europa, secondo un’indagine condotta a N26 in collaborazione con YouGov. L’84% degli intervistati afferma di destinare la parte più significativa alle spese ordinarie, subito dopo ci sono i risparmi, categoria selezionata dal 63% dei rispondenti.

Il dato è superiore al 57% registrato dalla media europea dei paesi coinvolti nella ricerca, questa differenza sottolinea l’esigenza degli italiani di accantonare denaro, soprattutto in un clima di incertezza economica come quello attuale. Non a caso, un italiano su tre ha dichiarato un peggioramento della propria situazione finanziaria nel 2024 rispetto all’anno precedente.

Moncler ha chiuso il terzo trimestre con ricavi in calo del 3% su anno a cambi costanti, leggermente peggiore delle attese, in un contesto di generale incertezza a livello macroeconomico che ha condizionato l'andamento su tutti i mercati di riferimento.

Campari ha archiviato il terzo trimestre con un vendite e margini in calo e si aspetta che il persistente ciclo economico sfavorevole continui a impattare sui risultati dell'intero anno, in attesa di un graduale miglioramento a partire dal 2025.

Leonardo. Arriva a Bruxelles il nuovo report per il futuro della difesa Ue. L'ex presidente finlandese Sauli Niinisto, incaricato a marzo da Ursula von der Leyen di redigere il documento, presenterà le sue proposte sul potenziamento della preparazione e della reattività civile e militare dell'Europa. Al suo fianco, in sala stampa, sarà presente la stessa presidente della Commissione Ue. Tra i punti caldi del report, stando alle indiscrezioni circolate nei giorni scorsi, spicca la creazione di un’agenzia di intelligence che riunisca gli 007 Ue: un'arma strategica, nella visione di Niinisto, per rispondere alle azioni di Vladimir Putin, alle tensioni in Medio Oriente e all’influenza crescente della Cina nell'Europa orientale. Nel suo piano - che andrà ad aggiungersi ai report degli ex premier Enrico Letta e Mario Draghi per indirizzare il nuovo corso della Commissione von der Leyen -, sul fronte dei finanziamenti Niinisto propone di aumentare gli investimenti della Bei dedicati alla difesa, oltre a destinare una fetta del bilancio Ue alla sicurezza e invitare i Paesi membri a contribuire con una quota maggiore del loro Pil alla missione di rendere l'Europa più sicura e pronta ad affrontare le minacce globali.