Diversificare nell’incertezza

Finito lo shutdown, gli interrogativi degli investitori rimangono tutti, soprattutto per quanto riguarda la salute dei consumatori. Gli investitori continuano ad essere preoccupati per la sostenibilità del trend dei mercati azionari e la crescita dei risultati di Nvidia non li ha placati. Nessuno conosce il futuro, ma ci possiamo preparare con un portafoglio diversificato in diverse classi di attività, focalizzato sul lungo termine e guidato da un piano finanziario concepito per raggiungere i propri obiettivi in condizioni economiche e di mercato in continua evoluzione.
A cura di Antonio Tognoli, Responsabile Macro Analisi e Comunicazione presso Corporate Family Office SIM
Vendite al dettaglio della Germania MoM di ottobre (stima +0,3% contro +0,2% di settembre) e inflazione MoM di novembre (stima -0,2% contro +0,3% do ottobre). Seconda lettura del PIL QoQ del 3Q25 della Francia che dovrebbe essere in linea con il +0,5% (+0,3% nel 2Q25) della lettura flash. Seconda lettura anche del PIL QoQ dell’Italia del 3Q25 attesa in linea con +0,4% (in linea con il 2Q25) della lettura flash e inflazione MoM di novembre (stima -0,1% contro 00,3% di ottobre).
Con il governo federale tornato in attività dopo il più lungo blocco nella storia degli Stati Uniti, i dati economici ufficiali stanno iniziando a riprendere il loro flusso abituale. Tuttavia, i grandi interrogativi degli investitori e che incombevano sull'economia rimangono tutti: quanto è debole il mercato del lavoro e come sarà influenzato dai recenti tagli dei tassi di interesse? In che misura i dazi contribuiscono all'aumento dell'inflazione e ancora l'inflazione finirà per scendere, avvicinandosi all'obiettivo del 2% della Fed? La Fed taglierà i tassi di interesse per la terza volta consecutiva quando i membri del FOMC si riuniranno il mese prossimo e se si, quale impatto avrà la sua decisione su occupazione e inflazione?
Tra tutte queste domande, una questione economica sta diventando sempre più importante: qual è la situazione dei consumatori in un'economia sempre più biforcata lungo le linee di reddito? Nei commenti di alcuni analisti, abbiamo notato che le famiglie con redditi più elevati hanno rappresentato una quota sproporzionata della spesa al consumo. I consumatori più abbienti tendono ad essere meno sensibili agli alti tassi di interesse rispetto ai consumatori con redditi più bassi e hanno beneficiato molto di più dell'effetto ricchezza prodotto dai forti guadagni del mercato azionario. Con la spesa al consumo che rappresenta circa il 70% dell'attività economica statunitense, più concentrata tra le famiglie con redditi più elevati e gran parte della loro spesa sostenuta dai guadagni azionari, qualsiasi flessione del mercato azionario potrebbe avere implicazioni negative per l'economia statunitense.
In un contesto correlato come quello attuale, gli investitori sono diventati sempre più preoccupati per la sostenibilità dell'andamento dei mercati azionari nelle ultime settimane, date le valutazioni storicamente elevate e la forte dipendenza dall'intelligenza artificiale, in particolare dai relativamente pochi titoli del settore che hanno trainato gran parte dei guadagni del mercato azionario negli ultimi due anni. Queste preoccupazioni sono esplose la scorsa settimana, quando Nvidia ha annunciato solidi utili, a dimostrazione del fatto che la domanda di chip essenziali per i progetti di intelligenza artificiale rimane forte. L'annuncio ha causato una breve impennata dei titoli tecnologici globali, ma il rally non è durato a lungo, probabilmente a conferma del fatto che gli investitori giudicano troppo elevati i multipli attesi delle società AI.
Molti osservatori ritenevano che un report positivo sugli utili di Nvidia avrebbe effettivamente inviato agli investitori un segnale di via libera, suggerendo che la continua crescita dell'economia dell'intelligenza artificiale giustificasse la forza dei titoli correlati. Tuttavia, i più ampi interrogativi economici e di mercato rimangono tutti. Crediamo che questo significhi che la volatilità probabilmente persisterà anche nei prossimi mesi, finché le risposte non saranno più chiare.
Gli asset speculativi del mercato hanno registrato forti rialzi per gran parte di quest'anno, grazie all'entusiasmo degli investitori per il boom dell'AI. Sebbene i mercati azionari abbiano generalmente registrato un progresso negli ultimi mesi, questi asset speculativi hanno iniziato a mostrare alcuni segnali di stress. Prendiamo per esempio le criptovalute. I rialzisti del settore hanno offerto una varietà di motivazioni di investimento, tra cui il suo utilizzo come potenziale copertura dall'inflazione o come riserva di valore. Nell'ultimo anno, tuttavia, le criptovalute si sono comportate più come azioni tecnologiche con leva finanziaria. Ad esempio, Bitcoin ed Ethereum, le due principali criptovalute, hanno guadagnato rispettivamente il 62% e il 227% nei mesi successivi all'annuncio dei dazi del 2 aprile, in occasione del "Giorno della Liberazione". Dall'inizio di ottobre, sono invece crollate rispettivamente del 33% e del 43%, a causa delle vendite aggressive dei portafogli crittografici con leva finanziaria.
Anche gli eccessi speculativi in altre parti del mercato hanno subito una correzione di recente. Goldman Sachs monitora un paniere di titoli tecnologici non redditizi come indicatore della propensione al rischio degli investitori. Questo paniere è salito del 129% tra il 2 aprile e il 15 ottobre, per poi iniziare una discesa, che ha accelerato. Venerdì scorsi questo indice era scambiato al 21% al di sotto del picco di metà ottobre. Per dare un'idea, vale la pena notare che questo paniere di titoli tecnologici attualmente non redditizi ha registrato un'impennata durante l'economia post-COVID satura di liquidità. Poi è crollato, e rimane a oltre il 55% dai massimi del 2021, anche dopo la forte crescita del 2025.
Riteniamo che queste flessioni indichino che gli investitori stiano mettendo sempre più in dubbio la tenuta del progresso guidato dall'intelligenza artificiale, in un contesto di crescente dibattito pubblico sulla possibilità di una bolla. La realtà è che nessuno sa con certezza se il mercato si trovi in una bolla, così come nessuno conosce le risposte a breve termine alle attuali questioni economiche.
Ciò che sappiamo è come investire nell'incertezza: possedere un portafoglio diversificato di investimenti in diverse classi di attività, focalizzato sul lungo termine e guidato da un piano finanziario concepito per raggiungere i propri obiettivi in condizioni economiche e di mercato in continua evoluzione. La speculazione e la concentrazione in qualsiasi segmento del mercato possono offrire un ampio potenziale di rialzo, ma introducono anche notevoli rischi di ribasso. Al contrario, la diversificazione è progettata per aiutare gli investitori a destreggiarsi tra tutte le incertezze a breve termine e a rimanere sulla buona strada per il successo a lungo termine. Per un investitore diversificato, le domande sconosciute di oggi diventeranno solo future conversazioni da bar, non eventi che hanno cambiato il suo futuro finanziario.
I primi anni 2000 forniscono un esempio istruttivo di quanto stiamo sostenendo. Come oggi, gli investitori si chiedevano se il mercato rialzista trainato dalla tecnologia fosse sostenibile, con opinioni accese da entrambe le parti. La risposta l'abbiamo appresa solo col senno di poi. Per gli investitori che hanno mantenuto una diversificazione, anziché permettere che i loro portafogli diventassero concentrati e fortemente orientati verso classi di attività speculative, la risposta non aveva poi così tanta importanza. Gli asset diversi dai grandi titoli growth statunitensi, tra cui azioni internazionali e small cap, hanno retto relativamente bene durante i primi anni del XXI secolo.
Gli investitori che hanno regolarmente ribilanciato i propri obiettivi di allocazione patrimoniale diversificata a lungo termine erano meglio posizionati per superare il mercato ribassista e rimanere in linea con i propri obiettivi. Nessuno sa cosa ci riserva il futuro, ma mantenere la diversificazione aiuta gli investitori a prepararsi a qualsiasi scenario.
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