Dopo Ita, Lufthansa ha fame di altre acquisizioni

Dopo Ita, Lufthansa ha fame di altre acquisizioni

Il Cfo Steenbergen conferma la strategia di crescita mentre la società punta a ridurre il debito e a riguadagnare il giudizio investment grade.  Nel mirino la portoghese Tap e la svedese Sas.  Il calo dei viaggiatori business compensato dalla maggiore domanda di prima classe

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Atteso a giorni l’annuncio dell’accordo per Ita

Ufficialmente la trattativa per l’ingresso di Lufthansa nell’italiana Ita Airways doveva concludersi entro il 12 maggio. Il termine è scaduto, l’annuncio dell’accordo non è arrivato (probabilmente perché il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti era impegnato al G7), ma a Colonia, sede del quartier generale della compagnia, danno l’affare per fatto.

Tanto è vero che nel weekend il Cfo (Chief financial officer) Remco Steenbergen ha concesso un’intervista a Bloomberg per affermare che Lufthansa ha sufficiente forza finanziaria per proseguire la sua strategia di espansione con altre acquisizioni anche dopo che avrà acquistato Ita e sarà impegnata nel rilancio della compagnia italiana. Ita Airways ha chiuso il bilancio 2022 con una perdita di circa 486 milioni di euro su ricavi pari a 1,576 miliardi. L’Ebit è negativo per 550 milioni.

E’ probabile che l’acquisizione di Ita venga annunciata questa settimana. Lufthansa dovrebbe rilevare attraverso un aumento di capitale riservato il 40% di Ita per un esborso tra i 250 e i 300 milioni di euro. Il gigante tedesco avrà anche l'opzione per acquistare successivamente le quote rimanenti in mano al ministero dell’Economia, al momento azionista unico, e salire così al 100%.

In Europa i rivali sono Air France-KLM e IAG

Nell’intervista Steenbergen mette le mani avanti sottolineando che ci vorrà un po’ di tempo per portare Ita all’utile e intanto il gruppo tedesco continuerà a giocare da protagonista sullo scacchiere europeo dove ci sono ancora compagnie regionali che potrebbero essere oggetto di acquisizione. Nel consolidamento del trasporto aereo europeo i protagonisti sono tre: Lufthansa, Air France- KLM e IAG, il gruppo anglo spagnolo che controlla Iberia e British Airways. Al momento compagnie alla ricerca di partner sono la portoghese Tap e la svedese Sas e Lufthansa è interessata a entrambe.

Intanto l’ingresso di Ita nel gruppo darà uno slancio ai ricavi, sostiene il Cfo di Lufthansa. L’Italia, che già rappresenta per la compagnia tedesca il mercato più importante dopo Germania e Stati Uniti, è sempre stata capace di attirare turisti da tutto il mondo, inoltre è anche destinazione di numerosi viaggi d’affari. Agli investitori che temono che l’operazione possa rivelarsi troppo complessa, nei mesi scorsi il management di Lufthansa ha risposto ricordando i successi raggiunti negli anni scorsi con le acquisizioni di Swiss, Edelweiss, Austrian Airlines, Brussels Airlines e Air Dolomiti, operazioni che hanno portato vantaggi sia alla società acquirente, sia a quella acquisita, anche perché “per avere successo a livello globale come compagnia aerea, le dimensioni sono cruciali”.

Previsto nel 2023 il raddoppio dell’utile

Oggi, contando su un totale di 11 compagnie aeree, il gruppo Lufthansa ha il quarto fatturato al mondo dopo i tre principali competitor americani, con ricavi previsti per il 2023 di 37,3 miliardi di euro (+14% sull’anno precedente) e un margine operativo che dovrebbe salire al 6,7% dal 4,6% del 2022. Il consensus degli analisti si aspetta nel 2023 il raddoppio dell’utile a 1,4 miliardi di euro. La società ha indicato l’obiettivo di un margine operativo all’8% nel 2024 e alcuni analisti sono scettici rispetto a questo target, considerando che gli uomini d’affari viaggiano molto meno rispetto a prima della pandemia. I viaggiatori nella classe business, uno dei segmenti di maggiore redditività per Lufthansa, sono attualmente solo il 60% di prima della pandemia. Il Cfo Remco Steenbergen risponde che è in atto un sensibile aumento della domanda di biglietti di prima classe da parte di turisti e viaggiatori generici, e si dice fiducioso che questo aumento andrà a sostituire le entrate mancanti del segmento business.

Oggi Lufthansa vale 7,6 volte l’utile 2023

Steenbergen conferma la scelta strategica di puntare a una rapida riduzione del debito e alla riconquista di un rating investment grade dopo che la società ha fatto lo sforzo di restituire al governo tedesco i 9 miliardi di aiuti di Stato ricevuti per sopravvivere alla pandemia. L’indebitamento netto a fine 2023 dovrebbe scendere a 5,6 miliardi di euro per ridursi nel 2024 a 4,2 miliardi.

Dall’inizio dell’anno l’azione Lufthansa è salita del 16% e in 12 mesi ha guadagnato il 36%. Alla quotazione di oggi (9,18 euro) la società capitalizza 10,9 miliardi di euro, che corrisponde a 7,6 volte l’utile previsto per il 2023. Un multiplo leggermente più caro dei concorrenti: Air France-Klm è scambiata a un P/E 2023 di 4,3 volte, IAG di 7 volte, American Airlines di 6,4 volte.

Su 17 analisti che coprono Lufthansa, nove consigliano di comprare le azioni e sei hanno un giudizio neutrale. La media dei target price è 12,5 euro (+36% sul prezzo attuale).

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Aziende citate nell'Articolo

Codice: LHA.XETRA
Isin: DE0008232125
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