Dubbi sulla resistenza dell’economia USA, petrolio ancora in calo
I dati macro diffondono incertezza sullo stato di salute degli Stati Uniti, trascinando al ribasso i prezzi del petrolio, mentre una serie di dati macro previsti per questa settimana potrebbero dare un’indicazione ulteriore sulla resilienza dell’economia a stelle e strisce.
Incertezza a Wall Street
Wall Street verso un’apertura negativa nella seduta di oggi sull’incertezza diffusa dai dati macro che ieri mostravano un rallentamento delle fabbriche statunitensi maggiore del previsto nel mese di maggio e della riduzione della spesa per le costruzioni.
Ieri “è stata una giornata in cui l'eccellenza economica degli Stati Uniti è stata messa in discussione”, spiega in una nota Chris Weston, responsabile della ricerca di Pepperstone. “Ad un certo punto i dati deboli dovrebbero diventare una cattiva notizia per gli asset rischiosi, ma diremmo che manca qualche settimana o un paio di mesi”, prevede Mohit Kumar, capo stratega per l’Europa presso Jefferies.
Così, oggi i future sul Nasdaq, i contratti sullo S&P500 e quelli sul Dow Jones cedono lo 0,30%, l’oro spot cede l’1% a 2.346 dollari l’oncia e il dollaro resta forte nei confronti dell’euro, spingendo il basso la coppia EUR/USD a 1,0861.
“Rimaniamo ancora long sugli asset rischiosi” in quanto “i dati più deboli potrebbero essere interpretati come positivi per l’appetito al rischio poiché aumentano la probabilità di un taglio della Fed”, aggiungono. Secondo lo strumento FedWatch di CME Group, gli operatori valutano quasi il 62% di possibilità che la Fed tagli i tassi a settembre, rispetto al 53% circa prima della pubblicazione dei dati Ism e al 50% della scorsa settimana.
Petrolio in calo
La debolezza economica spinge al ribasso anche i prezzi del petrolio che estendono le perdite di ieri quando avevano toccato i minimi di quattro mesi sulla preoccupazione per la domanda negli Stati Uniti. Oggi i future sul greggio WTI e quelli sul Brent vengono scambiati rispettivamente a 72,80 (-1,80%) e 77,15 (-1,50%) dollari al barile.
Domenica l’Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio e i suoi alleati (Opec+) avevano deciso domenica di estendere la maggior parte dei tagli alla produzione di petrolio fino al 2025, ma ha aperto alla possibilità per otto membri di rimuovere i tagli volontari a partire da ottobre.L'aumento dell'offerta da parte dell'Opec+ potrebbe confluire in un mercato in cui la domanda ha già mostrato segni di debolezza.
Attenzione ai dati
Questa settimana saranno in agenda ulteriori dati macro che potrebbero fornire un quadro più chiaro dello stato dell'economia degli USA, in particolare del mercato del lavoro. Oggi sono previsti il sondaggio sui nuovi posti di lavoro Jolts (ore 16 italiane) e i dati sugli ordini delle fabbriche, mentre domani quelli sul settore dei servizi, prima dei dati sulle buste paga non agricole di maggio attesi per venerdì. “I dati sul settore manifatturiero ci hanno messo in guardia sul fatto che i vari dati sull'occupazione di questa settimana e i servizi Ism potrebbero essere tutti eventi rischiosi per il mercato, che sarà probabilmente sensibile a qualsiasi sorpresa al ribasso”, prevede Weston di Pepperstone.
Notizie societarie e pre-market USA
Intel (+1%): lancia la prossima generazione di processori per server Xeon nel tentativo di riconquistare quote di mercato nei data center e i suoi chip acceleratori di intelligenza artificiale Gaudi 3 avranno un prezzo molto più basso rispetto ai prodotti dei suoi rivali.
GitLab (-3%): prevede ricavi per il secondo trimestre compreso tra 176 e 177 milioni di dollari, il cui punto medio è inferiore alla stima media degli analisti di 176,7 milioni (dati LSEG).
Annexon (+29%): durante uno studio di fase avanzata il suo farmaco ANX005 ha raggiunto l'obiettivo principale di un miglioramento significativo della funzione motoria dei pazienti affetti dalla sindrome di Guillain-Barré (GBS).
HealthEquity (+5%): ha registrato un EPS del primo trimestre di 80 centesimi superiori alle stime degli analisti di 66 centesimi di dollari.
Raccomandazioni analisti
Apple
JP Morgan: ‘buy’ e prezzo obiettivo invariato a 225 dollari.
Nvidia
Mizuho Securities: ‘buy’ e target price incrementato da 625 USD a 825 dollari.
American Express
Wells Fargo Securities: ‘neutral’ e prezzo obiettivo alzato a 275 USD dai precedenti 265 dollari.
Qualcomm
TD Cowen: ‘neutral’ e target price incrementato da 200 USD a 235 dollari.
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