Elezioni tedesche, quali sono le opportunità di investimento

24/09/2021 12:15
Elezioni tedesche, quali sono le opportunità di investimento

Quali prospettive attendono gli investitori dopo le elezioni in Germania?

A cura di Thomas Kruse, CIO Germany presso Amundi

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Il risiko delle alleanze alle elezioni tedesche

Dopo 16 anni al potere, l'appuntamento elettorale di domenica metterà la parola fine all’era Merkel, cancelliera in carica dal 2005. A contendersi l'eredità politica i socialdemocratici della SPD o il blocco conservatore CDU/CSU. In ogni caso, per ottenere la maggioranza nel Bundestag sarà necessaria una coalizione tripartita. Il risiko delle alleanze potrebbe risolversi rapidamente, ma potrebbero volerci settimane o addirittura mesi, durante i quali il governo Merkel rimarrà in una posizione di custode. I probabili scenari vanno da una alleanza ‘semaforo’ tra SPD-Verdi-FDP e una coalizione "Giamaica" tra CDU/CSU-Verdi-FDP, o anche altre combinazioni.

“In ogni caso, il nuovo governo dovrà fare i conti con sfide economiche di breve periodo (come la gestione delle conseguenze della pandemia), ma anche con una trasformazione economica di lungo periodo, che include la salvaguardia del vantaggio competitivo del Paese, il rinnovo del settore automobilistico, un'economia più verde e l'invecchiamento della popolazione”, sottolinea Thomas Kruse, CIO Germany di Amundi. Temi delicati e strettamente collegati alle discussioni interne all’Unione Europea e alla zona euro, in cui il governo tedesco può svolgere un ruolo fondamentale.

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La locomotiva tedesca dipende dalla Cina

Da quando Merkel è entrata in carica nel 2005, il PIL reale pro capite del Paese è aumentato più velocemente rispetto a Francia, Italia, Regno Unito, Giappone e Usa.

Tuttavia, l'economia tedesca, in gran parte dipendente dal settore manifatturiero orientato all'esportazione, è particolarmente esposta al rallentamento della Cina. Questione che dovrà essere affrontata dal nuovo Cancelliere, assieme al basso tasso di investimenti pubblici, all’ampio divario tra aree urbane e rurali, e alla forte dipendenza energetica dal carbone.

In tale contesto, “non dovrebbero esserci bruschi cambiamenti nelle politiche tedesche in quanto le posizioni dei principali partiti non sono particolarmente distanti e la logica della coalizione implica decisioni basate sul consenso”, spiega l’esperto di Amundi.

Implicazioni per la politica EU

Sul fronte europeo dovremmo aspettarci una continuità, cioè un’apertura – ma molto cauta – verso un’ulteriore integrazione. Secondo Kruse, in futuro potrebbero attenderci nuovi progressi nell’unione dei mercati dei capitali e nel completamento dell’unione bancaria, mentre in materia fiscale è probabile che un governo guidato dall'SPD mostri maggiore tolleranza per i deficit di bilancio dei partner europei e maggior apertura verso una revisione delle norme fiscali europee rispetto a quanto farebbe un governo CDU/CSU (e ancor di più per la FDP).

Mantenere l'equilibrio nella rivalità tra Cina e Usa

Guardando alla politica estera, la Germania come il resto d'Europa deve definire la propria posizione nel contesto della competizione tra Stati Uniti e Cina. Se da una parte c’è il pieno impegno nella NATO e nella cooperazione militare con gli Stati Uniti, dall’altra ci sono i forti legami commerciali con la Cina.

Infine, la composizione del nuovo governo avrà ripercussioni sulle politiche nei confronti della Russia, in un contesto di aumento dei costi energetici. In particolare, i Verdi tendono a favorire una posizione più dura e vogliono demolire Nord Stream 2, il grande gasdotto che collega direttamente la Germania con la Russia, mentre Die Linke mostra un atteggiamento più amichevole.

Opportunità per gli investimenti

Con la CDU/CSU al governo l’esperto di Amundi si aspetta una combinazione più favorevole per le società e l’azionario, poiché il partito mira a ridurre il carico fiscale e favorire gli investimenti privati, principalmente nella transizione ecologica. Un risultato a favore della coalizione "a semaforo" è probabilmente già scontato nei prezzi di mercato, mentre l'emergere di una coalizione "Giamaica" potrebbe favorire il mercato azionario tedesco, ma solo nel breve periodo.

In una prospettiva di lungo termine, “ci aspetteremmo che il differenziale dei tassi di interesse con gli altri paesi dell'UE possa diminuire, poiché l'austerità fiscale è probabilmente finita anche in Germania”. Questo, unito a una maggiore inflazione globale, potrebbe portare a tassi di interesse più elevati. In entrambi gli scenari, non ci aspettiamo che la pressione crescente sulla BCE si riduca al fine di contenere l'inflazione, specialmente nel caso di una coalizione guidata dall'SPD.

Con la CDU/CSU ci potrebbe essere maggiore apertura verso tassi di interesse più elevati, specialmente se Friedrich Merz diventasse ministro delle finanze. Dato che i Verdi entreranno probabilmente a far parte di qualsiasi coalizione, l’esperto di Amundi prevede un'accelerazione sui temi ESG, rendendo più difficile definire uno standard ESG a livello UE, considerata la contrarietà dei Verdi all'energia nucleare.

In conclusione, Kruse ritiene che i titoli tedeschi potrebbero offrire interessanti opportunità di investimento agli investitori globali, principalmente nel mercato azionario, con un focus su quei settori in transizione verso l'obiettivo zero emissioni nette entro il 2045. Settori come l'energia verde e l'automotive potrebbero essere interessanti, data l'attenzione alla transizione verso la mobilità elettrica.

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