Eli Lilly spicca il volo: l’accordo con Trump apre un nuovo mercato

Definiti prezzi più bassi per i farmaci contro l’obesità, ma estesi a una platea di pazienti molto più ampia. L’intesa con il governo USA rafforza le prospettive di crescita e alimenta il rally del colosso farmaceutico
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Rialzo del 18% in un mese, azione al massimo storico
La corsa di Eli Lilly sembra non conoscere ostacoli. Lunedì 10 novembre il titolo ha messo a segno un balzo del 4,5%, chiudendo a 966,64 dollari, un nuovo massimo assoluto. Nell’ultimo mese le azioni hanno guadagnato circa il 18%, mentre da inizio anno il progresso supera il 25%. Non solo entusiasmo: dietro il rally c’è una storia industriale che sta riscrivendo le gerarchie del settore farmaceutico.
Come ha raccontato Barron’s, la scintilla dell’ultimo strappo è arrivata dall’accordo che Lilly ha siglato con il governo statunitense per ridurre i prezzi dei suoi due farmaci GLP-1 per obesità e diabete, Zepbound e Mounjaro. Un’intesa che, paradossalmente, all’inizio aveva spaventato Wall Street (il titolo venerdì era sceso dell’1,4%), ma che ora viene reinterpretata come un potente motore per l’adozione su larga scala di questa classe di medicinali.
L’accordo con Washington accelera l’adozione dei farmaci per l’obesità
L’analista David Risinger di Leerink Partners ha rivisto la sua raccomandazione sul titolo da Market Perform a Outperform, alzando il target price da 886 a 1.104 dollari. La ragione? L’accordo con Washington “dovrebbe migliorare in modo significativo le prospettive di adozione dei farmaci per l’obesità e più che compensare la riduzione dei prezzi”.
Eli Lilly infatti offrirà prezzi inferiori per gli assistiti da Medicare e Medicaid a partire dal 2025, e in parallelo venderà i trattamenti scontati tramite una nuova farmacia online promossa dall’amministrazione Trump. Il gruppo stima che il nuovo quadro regolatorio possa aggiungere 40 milioni di potenziali pazienti, contro gli attuali 8,5 milioni che oggi ricevono una terapia anti-obesità con prescrizione. Numeri che spiegano da soli l’entusiasmo degli investitori.
Una pipeline che rafforza la leadership
Lily non corre soltanto grazie a Zepbound e Mounjaro. In pipeline ci sono almeno tre nuovi possibili farmaci che potrebbero ampliare ulteriormente la leadership nel trattamento dell’obesità: orforglipron dal 2027, seguito da eloralintide e retatrutide, entrambi senza data di lancio definitiva. Farmaci con meccanismi d’azione differenti, che permetteranno a Lilly di coprire un ventaglio più ampio di esigenze terapeutiche.
L’analista di Leerink Partners ritiene che questa sequenza di nuovi prodotti consoliderà un “vantaggio di scala difficilmente replicabile”, anche considerando che il gruppo sta combattendo attivamente il fenomeno dei compounders, le farmacie che producono versioni personalizzate (e spesso non autorizzate) dei suoi farmaci GLP-1.
Numeri da growth stock e valutazioni da record
Il mercato premia Lilly anche per un profilo di crescita che ha pochi paragoni nel settore healthcare. Secondo il consensus, nel 2025 il fatturato salirà del 41% a 63,4 miliardi di dollari, per toccare i 75,3 miliardi nel 2026 (+19%). La redditività cresce ancora più rapidamente: gli utili, quest’anno, raddoppieranno a 20,3 miliardi, pari a un terzo dei ricavi, e saliranno a 27,7 miliardi nel 2026 (+36%).
Il rovescio della medaglia è una valutazione estremamente tirata: con una market cap di 866 miliardi di dollari, il titolo scambia a 42 volte gli utili attesi 2025. Per confronto: Pfizer vale 12 volte gli utili, Johnson & Johnson 17, Roche 14,6, Merck 10,9. Non sorprende quindi che lunedì un altro analista, Ilya Zubkov di Freedom Capital, abbia deciso di tagliare la raccomandazione da Buy a Hold, pur alzando il target price da 750 a 950 dollari e riconoscendo che l’azienda ha appena chiuso “una delle migliori trimestrali della sua storia”.
Analisti ottimisti: venti raccomandazioni di acquisto
Malgrado la corsa recente, il sentiment di mercato resta molto positivo. Con il rialzo di lunedì, Lilly ha praticamente raggiunto la media dei target price. Ma su 29 analisti che coprono il titolo, 20 raccomandano di acquistare. La scommessa è chiara: il mercato dell’obesità sarà enorme, e Lilly è posizionata meglio di chiunque altro per dominarlo.
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