Enel perfeziona l’Opa su Enel Americas e arriva all’82,3% del capitale


L’offerta sulle azioni ordinarie e sulle Ads della controllata cilena si è chiusa il 13 aprile. A seguito dell’acquisto e del perfezionamento della fusione, Enel possiede circa l’82,3% del capitale sociale di Enel Americas. Per Equita indicazioni positive dai risultati dell’Opa. Intanto Meloni, leader di FdI, ha scritto al premier Draghi chiedendo lo stop alla cessione del 50% di Enel in OpenFiber agli australiani di Macquarie.


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Si chiude l’Opa di Enel su Enel Americas

Questa mattina Enel ha annunciato i risultati dell’offerta pubblica di acquisto (Opa) volontaria parziale sulle azioni ordinarie e sulle American Depositary Shares (Ads) della controllata cilena Enel Americas. L’offerta, partita il 15 marzo, si è chiusa il 13 aprile e ha riguardato il 10% del capitale della controllata americana quotata sulla Borsa cilena, corrispettivo a un massimo di 1,2 miliardi di euro.

L’operazione rientra nell’ambito della riorganizzazione societaria del Gruppo volta a integrare le attività di energie rinnovabili non convenzionali in Centro e Sud America (escluso il Cile) nella controllata quotata cilena Enel Americas Sa. A seguito dell’acquisto delle Azioni e delle Ads, e del perfezionamento della fusione, Enel possiede circa l’82,3% del capitale sociale di Enel Americas.

Titolo in rialzo dello 0,41% in Borsa

Alle 12 le azioni della società elettrica viaggiano in rialzo dello 0,41% scambiate a 8,61 euro. Equita Sim ha confermato la raccomandazione buy e il prezzo obiettivo a 9,3 euro. Arrivano «indicazioni positive dai risultati dell’Opa», scrivono gli analisti. «L’operazione è in linea con quanto annunciato ai mercati nei mesi scorsi con l’obiettivo di salire nel controllo della società sudamericana e nell’ambito dell’operazione di fusione delle attività di Green Power nel veicolo. Superata la soglia di controllo del 65% Enel ha ora la possibilità di implementare ulteriori operazioni di riorganizzazione della controllata, che includono, a nostro avviso anche la possibilità di cedere alcuni asset non core (in linea con le indicazioni di piano). Confermiamo la visione positiva sul titolo».

Meloni: stop alla cessione della quota in OF a Macquarie

Intanto questa mattina Enel è stata oggetto di attenzioni “politiche” sul fronte del dossier Open Fiber. La leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni ha inviato una lettera al presidente del Consiglio Mario Draghi chiedendo lo stop alla cessione della quota del 50% in Open Fiber al fondo australiano Macquarie Group.

In particolare, Meloni chiede anche di dissuadere Cdp (proprietaria dell’altro 50%) dal dare pareri favorevoli alla cessione e un ritorno dell’intera questione in Parlamento. «L’uscita di Enel da Open Fiber priverebbe l’Italia di una presenza pubblica importante nel settore infrastrutturale delle comunicazioni elettroniche, con modalità e risultati del tutto estranei a quasi tutti gli altri Paesi europei», ha scritto la deputata.

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