Enel, risultato netto in calo ma previsioni 2025 aumentate

Il gruppo italiano ha comunicato un aumento dei ricavi rispetto ai nove mesi dello scorso anno ma l’Ebitda ordinario è risultato in calo a causa della cessione delle attività in Perù.
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I conti di Enel
Alza la guidance per l’anno in corso Enel dopo aver diffuso ieri sera a mercato chiuso i conti relativi ai primi nove mesi del 2025.
Nel dettaglio, il gruppo ha realizzato ricavi per 59,702 miliardi di euro, segnando un incremento del 3,6% rispetto ai nove mesi del 2024 (57,634 miliardi), aumento dovuto prevalentemente alle maggiori vendite delle commodity sul mercato wholesale, in un contesto di prezzi medi crescenti.
Il risultato netto del gruppo è sceso leggermente (-0,29%), passando dai 5,2514 miliardi del 2024 agli attuali 5,236 milioni.
In calo anche il margine operativo lordo ordinario (Ebitda ordinario), in riduzione di 187 milioni rispetto all'analogo periodo del 2024 ma, al netto degli effetti delle variazioni di perimetro, riconducibili prevalentemente alla cessione di attività di distribuzione e generazione di energia elettrica in Perù, l’Ebitda ordinario risulta in aumento di 153 milioni (+0,9%), per effetto dei positivi risultati in Spagna e Colombia che hanno più che compensato la riduzione dei margini in Italia. In generale, in America Latina la positiva performance operativa ha compensato l'effetto negativo dei cambi, complessivamente pari a 332 milioni.
Stesso andamento per il risultato operativo (Ebit) del periodo gennaio-settembre, fermatosi a 10,924 milioni (-14,2%), 1,8 miliardi in meno rispetto al 2024 a causa dell’andamento dei risultati derivanti dalla gestione operativa, ai maggiori ammortamenti delle attività materiali e immateriali connessi agli impianti entrati in esercizio e ai maggiori adeguamenti di valore principalmente connessi ad alcuni impianti rinnovabili negli Stati Uniti e in Cile, che hanno più che compensato le minori svalutazioni di crediti.
Nel mese di febbraio 2026 verrà presentato alla comunità finanziaria il nuovo Piano Strategico del gruppo.
Dividendo e previsioni 2025
Deliberato un acconto sul dividendo 2025 pari a 0,23 euro per azione (+7% rispetto all'acconto sul dividendo 2024), in pagamento dal 21 gennaio, evidenzia la nota ricordando che la politica dei dividendi, coerente con il Piano Strategico 2025-2027, prevede per l'esercizio 2025 un dividendo per azione fisso minimo pari a 0,46 euro, e un potenziale incremento fino a un pay-out del 70% sull'utile netto ordinario del gruppo.
Per l'esercizio 2025 si prevede un Ebitda ordinario compreso nel range di guidance compreso tra 22,9 e 23,1 miliardi e un utile netto ordinario lievemente superiore alla parte alta del range di guidance (compreso tra 6,7 e 6,9 miliardi).
Sector pick chiave per Barclays
Dopo la diffusione dei conti arrivata ieri sera a mercato chiuso, le azioni Enel aprono la seduta odierna ai suoi massimi storici, superando quota 9 euro, con una crescita dell’1,30%.
Barclays conferma la raccomandazione overweight e il prezzo obiettivo a 9 euro su Enel. I conti del terzo trimestre “sono stati superiori alle attese e la guidance è stata alzata”, sottolineano glianalisti, mantenendo ancora il titolo sector pick chiave degli esperti.
Di “risultati solidi” parlano gli analisti di WebSim Intermonte, “ancora una volta supportati principalmente dal crescente contributo delle Reti”.
“Continuiamo ad apprezzare il crescente peso delle attività regolamentate nel mix di business, nonché la concentrazione geografica in Italia e Spagna”, proseguono dalla sim.
“Questo, insieme alla forte contrazione registrata dallo spread BTP-BUND negli ultimi dodici mesi, ha consentito il re-rating del titolo, con il P/E a 1 anno di ENEL in aumento da 10,0x all'attuale 12,9x”, concludono da WebSim mantenendo un target price a 9,5 euro, con raccomandazione neutral.
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