Enel su più scenari, dal Sudamerica alla banca larga italiana


Enel riorganizza le sue attività in Sudamerica e lancia un’Opa per l’acquisizione delle azioni delle American Depositary Shares di Enel Americas, fino a un massimo del 10%. Intanto il cda della società ha dato il via libera per le procedure finalizzate alla cessione di un minimo del 40% e fino al 50% di Open Fiber a Macquarie.


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Opa sul 10% delle azioni di Ads di Enel Americas

Enel riorganizza le sue attività in Sudamerica mentre, sul fronte italiano, si prepara a cedere la quota in OpenFiber al fondo australiano Macquarie.

Oggi la società guidata da Francesco Starace ha annunciato il lancio di un’offerta pubblica di acquisto per l’acquisizione delle azioni delle American Depositary Shares (Ads) di Enel Americas, fino a un massimo del 10% dell'attuale capitale sociale. L’Opa rientra nell’ambito dell’operazione di riorganizzazione societaria volta a integrare le attività rinnovabili non convenzionali del Gruppo Enel in Centro e Sud America (escluso il Cile) nella controllata quotata cilena Enel Americas.

Il prezzo di Opa, si legge in una nota, sarà di 140 pesos cileni per azione (l’equivalente di circa 0,16 euro) o, nel caso delle Ads, l’equivalente in dollari Usa al momento del settlement. L’avvio dell’operazione avverrà in prossimità della data di efficacia della fusione per incorporazione di Egp Americas in Enel Americas, con conseguente aumento di capitale di quest’ultima.

Modifica allo statuto sociale di Enel Americas

L’operazione richiede anche una modifica allo statuto sociale di Enel Americas, che l’assemblea straordinaria degli azionisti voterà oggi insieme alla fusione per incorporazione, in quanto i limiti attuali non permettono a un unico azionista di possedere oltre il 65% delle azioni con diritto di voto. Perché l’Opa possa procedere, il merger e la modifica allo statuto devono essere approvati entro il 31 dicembre.

L’Opa si stima ammonti fino a un massimo di 1,2 miliardi di euro, e il corrispettivo complessivo sarà finanziato dai flussi di cassa della gestione corrente e dalla capacità di indebitamento esistente.

Gli azionisti di minoranza che intendono ridurre la propria partecipazione in Enel Americas a seguito del completamento della fusione potranno vendere le loro partecipazioni a un prezzo maggiore di quello di 109,8 pesos cileni per azione che Enel Americas offrirà, in conformità alla normativa cilena, agli azionisti dissenzienti che intendono esercitare il diritto di recesso.

Il fronte caldo di Enel, però, continua a essere quello italiano

Ieri il cda della società ha dato il via libera per le procedure finalizzate alla cessione di un minimo del 40% e fino al 50% di Open Fiber a Macquarie Infrastructure & Real Assets, conferendo all'Ad Starace apposito mandato. In base all'offerta finale pervenuta da Macquarie, il corrispettivo per la cessione del 50% del capitale di OF risulta pari a 2,65 miliardi ed è inclusivo del trasferimento a Macquarie del 100% della porzione Enel dello “shareholders' loan” concesso a Open Fiber (per un controvalore stimato di circa 270 milioni al 30 giugno 2021). In caso di cessione del 40% la cifra pattuita è invece pari a 2,12 miliardi (e la porzione Enel del loan si riduce all’80%).

L'offerta finale prevede inoltre un incremento del 9% del tasso annuo del corrispettivo nel caso in cui il closing dell’operazione sia successivo al 30 giugno 2021.

Due earn-out in favore di Enel

L’offerta prevede inoltre il riconoscimento di due diversi earn-out in favore di Enel. Uno legato alla positiva conclusione, con sentenza definitiva, del contenzioso instaurato da OF nei confronti di Tim per condotta anticoncorrenziale posta in essere da quest' ultima. Tale earn-out assicura il riconoscimento a Enel del 75% del risarcimento netto che dovesse essere conseguentemente incassato da OF e si prevede che sia riconosciuto ad Enel in funzione dei dividendi distribuiti da OF ai propri soci a qualsiasi titolo e sarà calcolato in proporzione alla quota ceduta da Enel a Macquarie. L’altro earn out, invece, legato alla creazione di valore derivante dall’eventuale realizzazione della rete unica a banda larga tra OF e Tim. In questo caso sarà riconosciuta a Enel una quota del 20% del valore realizzato da Macquarie eccedente tale soglia, fino a un massimo di 500 milioni in caso di cessione del 50% di OF e di 400 milioni in caso di cessione del 40%. Le notizie non hanno provocato forti scossoni alle azioni Enel. Alle 12 il guadagno è dello 0,49% a 8,213 euro. Intanto il titolo Tim si muove in rialzo a +1,57% scambiato a 0,38 euro, in scia ai progressi sul tema della rete unica. 

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