Eni gas e luce si trasforma in Plenitude: quotazione entro l’anno


Ufficiale la trasformazione di Eni luce e gas in Plenitude, società pronta allo sbarco a Piazza Affari anche se “compatibilmente con le condizioni di mercato” vista la situazione in Ucraina.


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Nasce Plenitude

Esordio ufficiale per Plenitude, annunciata oggi da Eni in un comunicato ufficiale pubblicato sul sito della società.

Plenitude nasce dalla trasformazione di Eni gas e luce in un modello di business unico che integra la produzione di rinnovabili, la vendita di gas e luce, i servizi energetici e un’ampia rete di punti di ricarica per veicoli elettrici.

La quotazione in borsa

Definita come ‘l’avamposto green di Eni’, Plenitude dovrebbe sbarcare a Piazza Affari a fine anno con un collocamento del 30% del suo capitale e una valutazione che dovrebbe aggirarsi sui 10 miliardi di euro.

“La quotazione di Plenitude, che integra rinnovabili, clienti e e‐mobility, ci consentirà di raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni scope 3 dei nostri clienti domestici”, affermava Claudio Descalzi, Amministratore delegato di ENI, nel commentare i risultati trimestrali e dell’intero 2021.

L’arrivo a Piazza Affari, però, potrebbe essere condizionato anche dall’attuale situazione in Ucraina, escludendo tempi più brevi rispetto a quanto annunciato oggi.

Da Eni, infatti, hanno annunciato la quotazione “compatibilmente con le condizioni di mercato”, ma nel frattempo sono stati reclutati come bookrunner Deutsche Bank e Unicredit, probabilmente affiancati da Barclays, Bank of America, Bnp Paribas ed Equita Group, mentre a svolgere il ruolo di advisor potrebbero essere Goldman Sachs, Mediobanca e Credit Suisse.

L’attività di Plenitude

La nuova entità fornisce energia a circa 10 milioni di clienti europei nel mercato retail, con un portafoglio di circa 1,1 GW di capacità rinnovabile in esercizio, mentre punta a superare i 6 GW installati nel 2025 e oltre 15GW nel 2030.

Plenitude è presente nella mobilità elettrica attraverso la controllata Be Charge, con oltre 6.500 punti di ricarica da ampliare in Italia e in Europa con oltre 27 mila punti entro il 2025, fino ad arrivare a 31 mila entro il 2030.

Inoltre, Plenitude è tra i maggiori operatori nella generazione distribuita da impianti fotovoltaici di piccola taglia grazie a Evolvere, società acquisita nel 2020.

Obiettivo principale della ‘Società Benefit’, così definita da Eni, è quello di portare un “impatto positivo sulle persone, le comunità e l’ambiente”, all’interno di un più ampio impegno del gruppo volto a creare valore attraverso la transizione energetica ed azzerare le emissioni nette di CO2 Scope 3 entro il 2040 tramite una proposta integrata e diversificata per fornire il 100% di energia decarbonizzata a tutti i clienti.

La valutazione dell'impatto generato dalle finalità di beneficio comune, verrà effettuato sulla base dello standard di valutazione esterno internazionale Bia (B Impact Assessment).

Lo sbarco in Grecia

Plenitude aveva acquistato nelle settimane scorse Solar Konzept Greece (SKGR), società con una piattaforma di sviluppo di impianti fotovoltaici e una pipeline di circa 800 MW di progetti solari in varie fasi di sviluppo in Grecia.

La transazione permette l’ingresso nel mercato greco della generazione di energia rinnovabile, dove Plenitude opera già come rivenditore di energia con 500.000 clienti.

L’acquisizione dei progetti di SKGR costituirà la base per un ulteriore sviluppo nel mercato greco delle rinnovabili e rientra nell’ambito del piano di crescita e della relativa integrazione con il business retail.

La view degli analisti su Eni

L’acquisizione aveva spinto gli analisti di Equita a mantenere la view bullish su Eni, con una raccomandazione ‘buy’ a 15 euro di target price.

Dalla sim milanese ritengono che l’acquisizione aggiunge maggiore visibilità ai target di sviluppo di capacità rinnovabile di Plenitude.

Gli analisti di Jp Morgan ribadiscono il rating ‘overweight’ su Eni e il target price a 19 euro, valore nettamente più alto dei 13 euro di oggi.

Nell'ambito di un report dedicato al settore oil, gli analisti della banca americana hanno rivisto le stime di eps e nel caso particolare di Eni le hanno aumentate del 3,9% per quest'anno e del 20,6% per il prossimo.

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