Eni in scia del rialzo del petrolio

Eni in scia del rialzo del petrolio

Le sanzioni decise da Stati Uniti e Regno Unito nei confronti del greggio russo continuano a sostenere i prezzi del greggio e i titoli del settore energetico restano tra i pochi a scambiare in positivo nella mattinata di oggi.

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Quotazione Eni

Eni resiste alle vendite sui mercati europei di questa mattina grazie alla forza del petrolio dovuta alla decisione degli Stati Uniti e del Regno Unito di imporre sanzioni al greggio rosso.

Le azioni Eni guadagnano circa l’1% nelle prime due ore di contrattazioni e salgono così a 13,926 euro, tra le poche in verde elle blu chip del FTSE MIB di oggi (-0,80%). Resistono intorno alla parità anche le altre società del settore petrolifero, tra cui Saipem e Tenaris.

Le sanzioni USA e UK

Il petrolio resta ai massimi da inizio luglio e il Brent scambia vicino agli 81 dollari (+1%), seguito dal greggio WTI (+1%) che prezza 76,50 dollari al barile. A livello europeo, il sottoindice Stoxx Energia mette a segno la migliore prestazione di giornata con un progresso dello 0,96%.

Le sanzioni statunitensi, subito adottate anche dal Regno Unito, sono le più severe dall'inizio della guerra in Ucraina: nella blacklist Usa sono entrate due tra le maggiori compagnie russe, ovvero Surgutneftegas e Gazprom Neft, che insieme hanno esportato via mare 970mila barili al giorno di greggio nel 2024, oltre a una ventina controllate e a 183 petroliere.

Sotto osservazione del mercato resta l’impatto di queste decisioni sul mercato, con Mosca che ha subito reagito accusando gli USA di essere pronti a rischiare l'instabilità energetica globale. Il Ministero degli Esteri russo ha affermato in una nota che alla vigilia della fine del “tempo inglorioso al potere” del presidente Joe Biden, Washington sta cercando di “causare almeno qualche danno all'economia russa, anche a costo della destabilizzazione dei mercati globali”. Il Ministro rosso ha poi minacciato: “Naturalmente, le azioni ostili di Washington non rimarranno senza risposta”.

Quanto vale Eni

Gli analisti di Ubs hanno ridotto la loro raccomandazione sul titolo Eni da ‘buy’ a ‘neutral’, con prezzo obiettivo che passa da 15,5 a 14 euro. Gli esperti ricordano come il titolo abbia sovraperformato i peer dell'8% dalla metà di giugno e vedono ora "meno spazio per una sorpresa positiva, con upside limitato sulle stime di consenso su utili e buyback nel 2025".

Raccomandazione confermata a ‘outperform’ su Eni da parte di Mediobanca Research dopo che nella settimana conclusasi al 3 gennaio il gruppo ha riacquistato 45 milioni di azioni proprie, nell'ambito del programma di buy back che prevede un riacquisto di azioni per un valore complessivo di 2 miliardi di euro. Secondo gli analisti, Eni annuncerà un nuovo buy back di 1,5 miliardi per il 2025, pari a circa il 3% della sua capitalizzazione di mercato.

Target price a 15,10 euro per Morningstar, con rating a tre stelle assegnato dall’analista Allen Good, anche se il rating di incertezza viene considerato ‘high’.

Dividendo Eni 2024

La terza tranche del dividendo Eni 2024, pari a 0,25 euro, verrà staccato il 24 marzo, con pagamento due giorni dopo. Per l’esercizio 2024, Eni ha annunciato una cedola di un euro per azione, in aumento del 6% rispetto al 2023, divisa in quattro tranche. La prima è stata pagata il 25 settembre, la seconda il 20 novembre. L’ultimo pagamento sarà il 21 maggio, con stacco il 19 maggio.

L’impianto USA di Eni Plenitude

L’impianto USA di Eni Plenitude

Intanto, Plenitude, attraverso la sua controllata Eni New Energy US, ha completato la costruzione dell'impianto di Guajillo, il sistema di stoccaggio a batterie più grande mai realizzato dalla società.

Situato nel sud ovest del Texas nella contea di Webb, a circa 20 chilometri dalla città di Laredo, informa una nota, Guajillo ha una capacità di 200MW ed è equipaggiato con batterie agli ioni di litio LFP (litio ferro fosfato), capaci di immagazzinare in maniera efficiente l'elettricità prodotta dagli impianti di generazione e renderla disponibile quando è maggiore la richiesta del mercato.

Plenitude, società controllata da Eni, è presente in oltre 15 Paesi del mondo con un modello di business che integra la produzione di energia elettrica da 4 GW di fonti rinnovabili, la vendita di energia e di soluzioni energetiche a 10 milioni di clienti ed un'ampia rete capillare di quasi 22.000 punti di ricarica per veicoli elettrici. Entro il 2027, la Società ha l'obiettivo di raggiungere 8 GW di capacità rinnovabile a livello globale.

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Aziende citate nell'Articolo

Codice: ENI.MI
Isin: IT0003132476
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