Eni, possibile scorporo delle attività in Africa occidentale e Medio Oriente in nuove jv


Il gruppo sta valutando la possibilità di scorporare le attività in Africa e Medio Oriente in nuove joint ventures per ridurre il livello di debito e facilitare la transizione energetica. La mossa ricalcherebbe quella del 2019 in Norvegia con Var Energi. Per gli analisti la notizia è positiva per il titolo.


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Eni valuta ipotesi di spin-off nel upstream

Eni avrebbe al vaglio lo spin-off delle attività upstream in Africa e Medio Oriente in nuove joint venture per ridurre il livello di debito e facilitare la transizione energetica. Lo riporta un’indiscrezione di Reuters. La compagnia energetica sarebbe in trattativa con alcuni player dell’Oil&gas per combinare parte delle loro operazioni in aree geografiche chiave. Circolano a questo proposito i nomi di Total e BP.

La creazione di joint venture separate, specifica l’agenzia, consentirebbe al Cane a sei zampe di rimuovere dal bilancio consolidato parte del debito (nel 2020 pari a 26,7 miliardi di euro). Già a febbraio, il Cfo Francesco Gattei, nel corso della presentazione del nuovo piano industriale, aveva anticipato la possibilità di aggregazioni aziendali come Var Energi per rimuovere il debito dal bilancio consolidato. Il riferimento è a quanto fatto nel 2019 con gli asset norvegesi (oggi Eni detiene il 70% di Var Energi) dove lo scorporo era avvenuto nel 2019, con HitecVision (private equity).

Titolo ben intonato a Piazza Affari

Alle 12 il titolo Eni si muove sopra la parità a 0,08% a quota 10,08 euro per 36,32 miliardi di capitalizzazione, mentre il Ftse Mib è in flessione dello 0,26%.

«Riteniamo che uno spin-off di dimensioni rilevanti e l’accelerazione del processo di transizione energetica possa costituire un catalyst positivo per il titolo», sottolineano gli analisti di Equita Sim confermando rating buy con Target Price 11,8 euro. Anche gli esperti ricordano come l’opzione fosse stata ipotizzata nella call dei risultati 2020 «ma all’epoca assumevamo che l’operazione potesse essere condotta per un portafoglio di asset relativamente più concentrato, per cui con effetti relativamente limitati sulla Pfn».Il consenso raccolto da Bloomberg è migliorato negli ultimi mesi ed ora registra 13 Buy, 14 Neutral, 4 Sell. Target price medio 11,20 euro. 

Deutsche Bank avvia la copertura con buy

Questa mattina anche Deutsche Bank ha avviato la copertura sull’italiana Eni con rating Buy. Eni rientra nella rosa dei titoli Oil coperti da oggi dalla big teutonica insieme al gigante energetico Royal Dutch Shell, alla francese Total entrambe con Buy, e la britannica BP con hold.

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