Ericsson, 2023 in perdita e nubi ancora viste all’orizzonte


La multinazionale svedese operante nella fornitura di tecnologie e servizi di comunicazione, ha subito una perdita netta di 26,1 miliardi di corone svedesi lo scorso anno e per il 2024 si attende il perdurare delle stesse incertezze di mercato.


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2023 in perdita per Ericsson

Bilancio in perdita nel 2023 e previsioni caute per l’immediato futuro spingono in perdita il titolo Ericsson in apertura di seduta a Stoccolma, dove cede oltre il 3% nei primi minuti di scambi, per poi recuperare.

Dai numeri pubblicati questa mattina emerge una perdita netta di 26,1 miliardi di corone svedesi (2,3 miliardi di euro) nel 2023 per il gruppo, dovuto alla svalutazione (-31,9 miliardi) della controllata americana Vonage, annunciata in autunno, e degli oneri di ristrutturazione (6,5 miliardi). Il 2022 si era chiuso con un utile annuo di 19 miliardi di corone.

I ricavi sono scesi del 3% a 263,3 miliardi, influenzate da una diminuzione del -15% nella divisione Networks, in parte compensata da una crescita dell'11% nell'area Enterprise, risultando anche inferiori alle previsioni degli analisti, mentre a livello di perdite nette il risultato risulta in linea con il consensus.

L'EBITA, escludendo gli oneri di ristrutturazione, è ammontato a 8,2 miliardi, con un margine EBITA dell'11,4% (10,8%), mentre l’EBIT, escludendo gli oneri di ristrutturazione, è stato di 7,4 miliardi, con un margine EBIT del 10,3% (9,4%). Il flusso di cassa libero prima delle attività di fusione e acquisizione è stato di 12,5 miliardi.

Un 2024 di incertezze

Per quanto riguarda l’anno da poco iniziato, la società resta cauta e prevede il perdurare delle incertezze di mercato riscontrate nel 2023, “con ulteriori cali nel mercato delle reti di accesso radio (RAN) al di fuori della Cina, poiché i nostri clienti rimangono cauti e il ritmo degli investimenti si normalizza in India”, scrive nella nota il Presidente e Ceo, Börje Ekholm.

“Sebbene le azioni intraprese per migliorare le prestazioni stiano dando i loro frutti, non siamo soddisfatti della nostra redditività e c'è ancora molto lavoro da fare”, aggiunge il manager, dicendosi “fiducioso che si verificherà un recupero di mercato” considerando un “robusto portafoglio di proprietà intellettuale con oltre 60.000 brevetti ci offre grandi opportunità per far crescere i nostri ricavi di licenza, con un continuo enfasi su assicurare che il valore completo venga riconosciuto in tutti i contratti”.

Possibili licenziamenti

Nel futuro potrebbero esserci ulteriori tagli dei costi nel 2024, compresi licenziamenti, secondo quanto annunciato dal direttore finanziario di Ericsson, Carl Mellander, nel corso di un’intervista rilasciata in queste ore.

La nuova ondata di licenziamenti potrebbe arrivare dopo il taglio di 8.500 dipendenti deciso lo scorso anno all’interno delle sue iniziative di riduzione dei costi per 12 miliardi di corone svedesi.

“Esamineremo tutti i costi e continueremo a dimensionarci in base all'andamento del mercato e della domanda”, spiegava Mellander, aggiungendo che l'azienda non ha ancora identificato un numero specifico di dipendenti o di miliardi da eliminare.

Il manager verrà sostituito da Lars Sandstrom quale nuovo Chief Financial Officer, Senior Vice Presidente e Head of Group Function Finace, così come annunciato nell’aprile 2023.

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Codice: ERIC
Isin: US2948216088
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