ETF, boom di flussi verso gli Stati Uniti nel terzo trimestre

13/10/2025 09:15
ETF, boom di flussi verso gli Stati Uniti nel terzo trimestre

Nel terzo trimestre gli ETF azionari statunitensi hanno registrato la performance più forte a livello globale, con afflussi netti per 20,3 miliardi di euro, superando tutte le altre regioni. A settembre si è accelerata la riallocazione verso gli Stati Uniti, segnale di una rinnovata fiducia degli investitori nelle azioni. Le obbligazioni high yield hanno attirato circa un quarto dei flussi complessivi verso il reddito fisso.

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Flussi degli ETF domiciliati in Europa

Gli investitori nel mercato degli ETF domiciliati in Europa hanno ceduto al timore di perdere il rialzo del mercato azionario statunitense e di conseguenza hanno allocato ingenti risorse in questa regione. Lo si legge nell'analisi dei flussi del mercato ETF a cura di Amundi ETF, secondo cui le azioni statunitensi hanno guidato la raccolta nel terzo trimestre, registrando nel periodo net new asset (NNA) per 20,3 miliardi di euro. A settembre gli investitori hanno allocato 9,5 miliardi di euro nelle azioni statunitensi.

Come spiega Amundi, la riallocazione verso gli Stati Uniti a settembre si inserisce in una tendenza più ampia di crescente propensione al rischio da parte degli investitori, con una raccolta azionaria che ha superato i 31,4 miliardi di euro rispetto ai 4,1 miliardi di euro destinati al reddito fisso.

Nel reddito fisso, si legge nel report, a settembre gli investitori hanno destinato 1,1 miliardi di euro alle obbligazioni high yield (HY). Nel terzo trimestre, il debito societario investment grade (IG) ha guidato la classifica con afflussi pari a 6,3 miliardi di euro. Gli investitori hanno inoltre allocato nel mese 1,1 miliardi di euro nelle obbligaizoni governative, portando il totale trimestrale a 2,6 miliardi di euro, pari a un terzo degli afflussi nel debito societario IG.

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Azionario, Wall Street in testa

Le azioni statunitensi, spiega Amundi, hanno ripreso vigore a settembre, con gli investitori che hanno privilegiato indici di mercato ampi come l'S&P 500. Gli indici mondiali hanno rappresentato la seconda strategia più popolare, con una raccolta di 7 miliardi di euro nell'ultimo mese e di 18,8 miliardi di euro nel trimestre.

Tuttavia, osserva Amundi, in termini di afflussi da inizio anno, le azioni europee rimangono in testa con 53,4 miliardi di euro di NNA, davanti alle strategie World (47,7 miliardi di euro), All Country (32,3 miliardi di euro) e Usa (29,5 miliardi di euro).

Negli ultimi mesi è cresciuto anche l'interesse per le allocazioni azionarie nei mercati emergenti (EM). La raccolta azionaria EM si è attestata a 4,9 miliardi di euro il mese scorso e a 9,2 miliardi di euro nel trimestre.

Secondo Amundi, questo rinnovato interesse per i mercati emergenti è alimentato dall'indebolimento del dollaro statunitense e dai piani della Federal Reserve di proseguire con i tagli dei tassi di riferimento. Ciò consente alle banche centrali EM di abbassare i tassi, mentre molte economie emergenti beneficiano anche di un solido sostegno fiscale.

Negli indici tematici, si legge nel report, le strategie relative alla difesa hanno mantenuto il loro momentum, raccogliendo ulteriori 474 milioni di euro il mese scorso, portando il totale del trimestre a 1,5 miliardi di euro e i NNA dall'inizio dell'anno a 8,9 miliardi di euro. Gli afflussi sono in gran parte guidati dall'impegno dell'Europa ad aumentare la spesa per la difesa e le allocazioni riguardano principalmente questa regione.

A livello settoriale, quello finanziario ha raccolto a settembre 3 miliardi di euro, portando il totale del trimestre a 3,9 miliardi di euro, con una prevalenza di esposizioni ai finanziari globali ed europei.

Per quanto riguarda le strategie smart beta, sottolinea Amundi, gli investitori hanno privilegiato il reddito, destinandovi 964 milioni di euro a settembre e portando il totale trimestrale a 2,3 miliardi di euro. Si tratta di una strategia di diversificazione, con gli investitori che cercano di bilanciare la loro esposizione alle azioni growth nell’allocazione azionaria statunitense. I flussi verso gli indici equal weighted sono rimasti invariati a settembre, ma nel trimestre hanno registrato deflussi per 1,6 miliardi di euro.

Si è registrato un rinnovato interesse per gli ETF azionari ESG, che hanno raccolto 6,5 miliardi di euro a settembre, portando il totale trimestrale a 12,7 miliardi di euro. Tuttavia, questa cifra rappresenta una percentuale modesta dell'allocazione azionaria totale.

Reddito fisso, attirano high yield ed emergenti

La domanda degli investitori per le obbligazioni HY ha riguardato sia il debito denominato in euro che quello denominato in dollari Usa. In particolare, si legge nel report di Amundi, questa domanda è stata trainata dall'atteggiamento indulgente del presidente degli Stati Uniti Donald Trump nei confronti del settore petrolifero, che rappresenta la maggior parte delle emissioni di questa asset class.

A settembre gli investitori hanno inoltre investito 1,1 miliardi di euro nelle obbligazioni governative, con allocazioni pari a 457 milioni di euro nelle obbligazioni denominate in euro e 446 miliardi di euro in quelle denominate in dollari. Nel corso del trimestre, tuttavia, gli investitori hanno fortemente privilegiato il debito statunitense, allocando 2,8 miliardi di euro in questa asset class.

Gli investitori hanno privilegiato il segmento a breve e medio termine della curva, disinvestendo 473 milioni di euro dalle scadenze superiori a dieci anni. Quest'anno è stato destinato al segmento a breve termine della curva circa il 30% degli afflussi nel debito societario denominato in euro, rispetto al 16% circa dello scorso anno. Questa preferenza per il segmento a breve termine della curva, spiega Amundi, è legata alle prospettive dei tassi di interesse sia negli Stati Uniti che in Europa, con la probabilità che entrambe le regioni riducano i tassi di interesse.

Come per le azioni, il debito dei mercati emergenti ha attirato l'attenzione degli investitori a causa dell'indebolimento del dollaro statunitense. Il debito EM ha raccolto 515 milioni di euro a settembre, portando il totale del trimestre a 1 miliardo di euro.

A settembre si sono registrati deflussi dal debito societario ESG investment grade. Tuttavia, conclude Amundi, gli investitori hanno allocato 357 milioni di euro nelle strategie obbligazionarie governative ESG.

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