Euro, elezioni europee come un “fulmine a ciel sereno” secondo analisti

I risultati delle urne nel Vecchio Continente hanno messo in difficoltà i governi di Francia e Germania, con Parigi che ha convocato a breve nuove elezioni parlamentari, dando il via alle vendite sugli asset in euro.

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Euro ai minimi da un mese

Terremoto sui mercati questa mattina a seguito delle elezioni terminate ieri che hanno visto una netta virata a destra del futuro Parlamento europeo e la convocazione delle urne in Francia.

Con i principali indici europei tutti in rosso, l’euro scende ai minimi da un mese nei confronti del dollaro e il cambio EUR/USD calava a 1,0748, livello abbandonato il 9 maggio. Inoltre, la moneta unica cede anche verso la sterlina, scendendo ad un minimo di 21 mesi, a 0,8453.

Tra gli indici azionari del Vecchio Continente la peggiore performance è quella del francese Cac 40, in calo di un punto e mezzo, seguito dal FTSE MIB (-1%), mentre l’eurostoxx 50 scende dell’1%.

In difficoltà anche i Titoli di Stato francesi, con i rendimenti che salgono ai massimi da due settimane, intorno al 3,17%.

Elezioni in Francia

In attesa dei dati definitivi il partito Rassemblement National di Marine Le Pen, guidato da Jordan Bardella, doppia (32%) i voti del partito macroniano Reinassance (15%), spingendo il Presidente Emmanuel Macron ad annunciare lo scioglimento dell’Assemblea nazionale e il voto anticipato per il 30 giugno e il 7 luglio (il sistema elettorale prevede il doppio turno).

Governo in difficoltà anche in Germania, dove il partito del Cancelliere Olaf Scholz ha ottenuto solo il 15% dei voti, risultato peggiore della sua storia in una elezione europea, con la principale forza di opposizione conservatrice arrivata prima con il 31% e l’estrema destra Alternative fur Deutschland vista al 15%, la stessa percentuale del Partito Socialista.

L’incertezza politica nei principali Paesi dell’Unione europea ha dunque messo sotto pressione l’euro, contemporaneamente al rafforzamento del dollaro arrivato a seguito dei solidi dati comunicati venerdì scorso sull’occupazione negli Stati Uniti.

Fulmine a ciel sereno

Le elezioni europee “dovevano essere un non evento e invece sono state un fulmine a ciel sereno e stanno alimentando le vendite sugli asset in euro, sia sulla divisa sia sulle borse sia sui titoli di Stato”, spiega Vincenzo Longo di IG, ritenendo che, in primis, “tutto è riconducibile a quello che è avvenuto in Francia che rappresenta il caso più eclatante con la netta sconfitta del partito del presidente Macron che ha portato a nuove elezioni parlamentari a fine giugno”.

Se il partito di estrema destra, Rassemblement National, dovesse ottenere la maggioranza, Macron rimarrebbe senza voce in capitolo negli affari interni e “questa è probabilmente una notizia negativa per i mercati”, secondo Holger Schmieding, capo economista di Berenberg, in quanto “introduce un elemento inaspettato di incertezza”.

A questo punto, secondo Longo, “si riapre uno scenario della divisa unica che viene messa in discussione ma nel complesso ci aspettavamo una apertura più pesante: il cambio euro/dollaro è sceso dagli 1,08 di venerdì agli 1,075 attuali. Ora l'attenzione è sugli asset francesi per vedere quanto peserà l'incertezza politica”.

Il risultato delle elezioni europee “influirà nel breve periodo esasperando movimenti che si sono già visti la scorsa settimana e aumenterà la volatilità, per esempio sull'euro, ma il mercato resta concentrato sui dati del lavoro in Europa come in Usa senza dimenticare che in settimana è in calendario la riunione del comitato di politica monetaria della Federal Reserve”, sottolinea David Pascucci, analista dei mercati per XTB.

“Nel medio termine comunque la dinamica dovrebbe essere favorevole a un rafforzamento dell'euro e anche del franco svizzero contro il dollaro mentre i titoli di Stato dovrebbero essere comprati a fronte di una situazione macroeconomica in peggioramento soprattutto sul fronte del mercato del lavoro” conclude Pascucci.

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