Europa, avanguardia del capitalismo responsabile


Dal green deal alle tematiche ESG, l'Europa assume un ruolo di guida a livello globale.

A cura di Aberdeen Standard


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Un rapido sguardo al passato

“Il Green Deal europeo. Il nostro uomo sulla luna.” È così che Ursula Von der Leyen aveva annunciato il nuovo piano sul clima per rendere l’Europa non solo più verde, ma anche il primo continente a impatto climatico zero entro il 2050. I policymaker europei hanno riconosciuto la necessità di un cambiamento e le aziende europee si stanno rapidamente adeguando.

All’inizio della rivoluzione verde, la Germania aveva assunto il ruolo guida con generose sovvenzioni all'industria dell'energia solare. Molti paesi europei avevano introdotto programmi di incentivazione dell’eolico, sostanzialmente mediante il parziale finanziamento dei primi investimenti. Il settore eolico è stato un successo per l'Europa, mentre l'industria solare si è poi spostata principalmente in Cina.

“Comunque sia andata - commentano gli analisti di Aberdeen Standard - la corsa tecnologica era ormai partita e oggi il green power va di pari passo con il potere economico”.

La svolta, ancora più importante, è arrivata con la consapevolezza che l’energia eolica e solare può essere più conveniente delle tecnologie basate sui combustibili fossili. Grazie al suo ruolo di capostipite, l’attuale ondata di investimenti nell’ambito del Green Deal potrebbe segnare l’inizio di una nuova era per l’Europa.

I veicoli elettrici accelerano

La rivoluzione green non è l'unico esempio. L’Europa sta affrontando con decisione le sfide poste dalle emissioni generate dai trasporti, imponendo restrizioni sulle emissioni tra le più severe al mondo.

“Di fatto, le autorità europee hanno chiesto all'industria automobilistica di ridurre del 27% le emissioni dal 2015 al 2020. Queste politiche sono state determinanti per l’aumento dei nuovi veicoli elettrici (EV) in circolazione. Quel che più conta però è che Cina e USA, seppur con un certo ritardo, stanno seguendo l'esempio europeo. Anche se è Tesla a dominare la cronaca, il paese con il maggior numero di veicoli elettrici in circolazione è in realtà la Norvegia ed è del tutto possibile che tra non molto i maggiori produttori di veicoli elettrici siano le case automobilistiche europee”, affermano gli analisti di Aberdeen Standard.

L’Europa può fare inoltre affidamento su alcune società leader nella transizione energetica del settore trasporti. “Ne è un esempio il gruppo tedesco Infineon, che è riuscito a ritagliarsi un’importante posizione a livello globale nella fornitura di chip per i veicoli elettrici. La domanda di chip impiegati dai nuovi modelli di EV sembra destinata a crescere considerevolmente in futuro.” Infineon controlla una consistente quota di mercato, per cui l'aumento della richiesta di chip rappresenta un'ottima opportunità per l'azienda.

La S di ESG: L’Europa guida anche sui fattori sociali.

"I dipendenti di talento sono un capitale da non sprecare - sottolineano gli analisti di Aberdeen Standard - poiché è dimostrato che aumentare la diversità porta a migliori risultati finanziari". Per attirare e fidelizzare i migliori talenti è importante che le aziende europee offrano posti di lavoro qualificati e con opportunità di crescita. Ne sono un esempio il lavoro svolto da L’Oréal sulla parità di genere e l’impegno speciale profuso da Adyen per sviluppare la giusta cultura aziendale.

A sostenere la visione olistica di sostenibilità dell'Europa c’è anche la classifica Corporate Knights, società media e di ricerca che realizza classifiche e valutazioni su prodotti finanziari basate sulle performance di sostenibilità aziendali, secondo cui nella classifica 2021, le società europee rappresentavano quasi la metà della lista e si sono aggiudicate tre delle prime cinque posizioni.

“Oltre a un quadro normativo più progressista, e alle ovvie opportunità finanziarie legate alle strategie aziendali, già da tempo gli investitori europei chiedono alle aziende del continente europeo di dare ampio spazio alle tematiche ESG. E i risultati sono sotto gli occhi di tutti”, concludono gli analisti.

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