EY rifiuta di certificare il bilancio 2019. Wirecard perde il 62,47% a Francoforte

Per la quarta volta un revisore non dà l’ok al bilancio della fintech tedesca che sarà costretta a rimborsare prestiti per un valore complessivo di circa 2 miliardi di euro. All'appello mancano altri 1,9 miliardi di euro.
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Semaforo rosso sui conti
Ieri la fintech tedesca specializzata in servizi di pagamento digitali ha chiuso la seduta con un tonfo del 62,47% scambiata a 38,87 euro, zavorrando il Dax -0,81%.
Motivo della débâcle il rifiuto di EY, revisore dei conti di Wirecard, di certificare il bilancio 2019. Lo ha comunicato la società in una nota. E’ il quarto no che arriva da un revisore.
Wirecard ha avvertito che, se non sarà in grado di presentare il bilancio annuale e quello consolidato certificati entro oggi, sarà costretta a rimborsare prestiti per un valore complessivo di circa 2 miliardi di euro. EY dice di non aver trovato prove sufficienti per la richiesta della società di 1,9 miliardi di euro di liquidità in conti fiduciari, circa un quarto del suo totale di bilancio.
Sotto osservazione dal 2018
La società è sotto i riflettori da mesi, oggetto di indagine da parte delle autorità giudiziarie e finanziarie tedesche.
Nelle scorse settimane, Kpmg ha espresso dubbi sui conti tra il 2016 e il 2018 in merito alla "genuinità" delle vendite e dei ricavi da terze parti. Successivamente sono entrate nel mirino degli inquirenti due comunicazioni fatte dalla società al mercato.
Da inizio anno il titolo crolla del 67% con una capitalizzazione ridotta a 4,3 miliardi.
La causa del “buco” nei conti da 1,9 miliardi
Due banche asiatiche, che dal 2019 gestiscono dei conti in deposito di garanzia, hanno detto che non è stato possibile assegnare i numeri di conto in questione. Wirecard ha indicato in una nota che le sue controllate hanno versato su questi conti di garanzia 1,9 miliardi di euro per garantire la gestione dei rischi commerciali.
«Siamo in contatto con il fiduciario presente sul posto. Le conferme emesse in precedenza dalle banche non sono state più riconosciute dal revisore. Tutte le parti interessate stanno lavorando per chiarire la questione il più rapidamente possibile. Al momento non è chiaro se si sono verificate transazioni fraudolente a danno di Wirecard», ha dichiarato in una nota l'amministratore delegato della società Markus Braun. A questo punto «Wirecard presenterà un esposto contro ignoti» per tutelarsi.
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