Fed, mossa di Trump per impadronirsi del board: licenziata Cook

Il Presidente statunitense ha annunciato in una lettera il licenziamento della componente del consiglio della Fed Lisa Cook e l’eventuale successo nella sua rimozione gli permetterebbe di avere subito la maggioranza del board dalla sua parte.
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Trump licenzia Cook
Ultima mossa di Donald Trump nella sua battaglia contro l’indipendenza della Federal Reserve. Il Presidente degli Sati Uniti ha pubblicato una lettera su Truth Social con la quale licenziava Lisa Cook, prima donna di colore a far parte del consiglio dell’istituto centrale che finora ha votato in disaccordo con le richieste del tycoon di tagliare i tassi di interesse. La Cnn ha fatto notare che è la prima volta nella storia della Fed che un presidente americano licenzia un governatore.
"Il popolo americano deve poter avere piena fiducia nell'onestà dei membri incaricati di definire le politiche e supervisionare la Federal Reserve", scriveva Trump nella lettera. "Alla luce della sua condotta ingannevole e potenzialmente criminale in una questione finanziaria, non possono e io non ho tanta fiducia nella sua integrità", concludeva.
Sebbene un Presidente non abbia mai rimosso un membro della Fed dall'incarico, è possibile farlo per giusta causa, comprendendo in questo concetto come tre possibilità: inefficienza, negligenza del dovere e illecito.
Le accuse a Cook
Nella lettera, Trump ha affermato di avere “cause sufficienti” per licenziare Cook sulla base delle accuse di false dichiarazioni rilasciate su uno o più mutui ipotecari.
Secondo Trump, è "inconcepibile" che Cook non fosse a conoscenza dei requisiti di due distinte richieste di mutuo presentate nello stesso anno, che le imponevano di mantenere ciascun immobile come residenza principale.
"Come minimo, la condotta in questione dimostra il tipo di grave negligenza nelle transazioni finanziarie che mette in discussione la sua esperienza e affidabilità come regolatore finanziario", ha scritto Trump.
La difesa
Cook ha affermato che Trump non ha l'autorità di licenziarla e che non si dimetterà e il suo avvocato, Abbe Lowell, ha dichiarato che intendono adottare "qualsiasi azione necessaria per impedire l’azione illegale" del Presidente.
"Trump ha affermato di volermi licenziare 'per giusta causa' quando non esiste alcuna causa ai sensi della legge e non ha l'autorità per farlo", spiegava l’avvocato di Cook. "Non mi dimetterò. Continuerò a svolgere i miei compiti per aiutare l'economia americana, come ho fatto dal 2022”, ha aggiunto.
Cook, contestando l'ordine di rimozione di Trump, potrebbe immediatamente chiedere un'ingiunzione che la reintegrasse mentre il contenzioso procede. Non le sono state presentate accuse contro, sebbene la scorsa settimana un funzionario del Dipartimento di Giustizia abbia segnalato possibili piani per indagare su di lei.
Il consiglio della Fed
Estromettere Cook, nominata dal presidente Joe Biden nel 2022, darebbe a Trump l'opportunità di ottenere una maggioranza di quattro persone nel consiglio dei governatori della Fed, composto da sette membri.
Attualmente due membri, Christofer Waller e Michelle Bowman, hanno votato per tagliare i tassi di interesse secondo la volontà di Trump, mentre un altro esponente considerato vicino al tycoon, Stefen Miran, è stato nominato nel consiglio, anche se ancora in attesa di conferma dal Senato.
L’eventuale licenziamento di Lisa Cook, nominata dall’ex Presidente Joe Biden e considerata indipendente al pari degli altri due membri (Philip Jefferson e Michael Barr), permetterebbe a Trump di ‘avere’ la maggioranza del board prima del maggio 2026 quando scadrà il mandato di Jerome Powell, che certamente verrà sostituito dal tycoon con una persona a lui affine.
Colpo mortale
"Questo è un colpo mortale all'indipendenza della Fed", spiega Aaron Klein, senior fellow di Brookings Institution, e "Trump sta dicendo che la Fed farà quello che vuole lui, con le buone o con le cattive".
"La tensione politica sul FOMC ha raggiunto un nuovo massimo", ha scritto in una nota Anna Wong, capo economista statunitense di Bloomberg Economics. "La differenza tra questo attacco all'indipendenza della Fed e le precedenti minacce di licenziare il Presidente Powell è che Trump è intervenuto. Inoltre, la rimozione di Cook potrebbe aprire la strada a un restyling del FOMC, che potrebbe vederlo pieno di banchieri con una tendenza accomodante".
Rating USA a rischio
L’indipendenza della Fed dalla volontà del Governo è un presupposto fondamentale dei mercati statunitensi e qualsiasi cambiamento in tale percezione potrebbe incidere sul rating creditizio degli Stati Uniti.
S&P Global Ratings, in una nota di inizio mese che confermava il rating degli Stati Uniti a AA+, ha avvertito che il suo rating sovrano potrebbe "essere messo sotto pressione se gli sviluppi politici dovessero pesare sulla solidità delle istituzioni americane e sull'efficacia delle politiche a lungo termine o sull'indipendenza della Federal Reserve".
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