Fermento sul settore viaggi, dopo l’offerta su Easyjet. Ecco maxicedola di Leonteq sul comparto

Easyjet fa il pieno di munizioni per resistere all’offerta di Wizz Air. Il vettore low cost ha annunciato un aumento di capitale da 1,2 miliardi di sterline, su una capitalizzazione di 3,3 miliardi, dopo aver rimandato al mittente l’offerta della rivale ungherese.

Il concorrente aveva fiutato l’occasione e non ha perso tempo, un’offerta tutta carta contro carta: scambio di azioni senza sborsare un penny per mangiarsi il rivale.

Occasione perché molte compagnie aeree o società del settore viaggi quotano a livelli molto depressi dopo anni di lockdown. Ora però i più esperti del comparto vedono la luce in fondo al tunnel e puntano su operazioni di M&A (fusioni o acquisizioni). Vincerà chi ha le spalle, in termini finanziari, più grosse. Segno che il settore turistico è pronto per rimettersi in moto e il mercato guarda avanti. I grandi operatori lo sanno bene. È in questa ottica che va letta la vicenda EasyJet.

Il titolo ieri mattina è arrivato a perdere il 14%, per chiudere a -10%. A sorprendere ancora di più è il comunicato stampa della compagnia dove si legge che, oltre a “proteggere e rafforzare a lungo termine il suo posizionamento nel settore aeronautico europeo”, il gruppo punta ad “avere la flessibilità per approfittare delle opportunità strategiche e di investimento di lungo periodo che dovrebbero presentarsi. "Si tratta di un’opportunità unica nella vita", ha commentato il ceo Johan Lundgren. Obiettivo trasformare il gruppo da preda a predatore.

Ci si potrebbe interrogare su come trarre profitto da questa situazione per esporsi sul comparto. Acquistare direttamente un titolo che potrebbe annunciare un aumento di capitale espone a una forte volatilità e anche a dei rischi. Utilizzare un certificate mette al riparo dall’effetto negativo di un rafforzamento di capitale sui sottostanti perché i livelli di riferimento del prodotto vengono ritoccati. A fronte di un’operazione straordinaria, infatti, gli strike iniziali e le barriere del certificate vengono riviste (sono moltiplicate per un fattore K inferiore a 1) per rendere nullo l’effetto dell’operazione sulle quotazioni del certificate.

Un certificate interessante per puntare sul settore è il Maxicoupon appena emesso da Leonteq, Isin CH1129850413, con tre sottostanti Air France-Klm, Carnival e Tui. Il certificate stacca un Maxipremio del 10% se il 19 novembre nessuno dei tre sottostanti sarà crollato del 65%, Si passa poi a premi trimestrali dell'1% (4% annuo) se, alle date di valutazione, nessuno dei titoli sottostanti avrà perso più del 35% dal livello iniziale. I premi trimestrali godono dell'effetto memoria per recuperare eventuali cedole trimestrali non staccate. A scadenza la barriera sul capitale è al 65% dal livello iniziale.

Il certificate quota vicino alla pari a 997 euro, con i sottostanti vicino al livello iniziale.

La forza di questo certificate risiede nella sua struttura oltre all’idea di investimento. In particolare la Maxicedola ha elevate possibilità di essere staccata, dato la profondità della sua barriera (35% del livello iniziale dei sottostanti, ovvero per toccarla almeno uno dei tre deve perdere il 65% in appena due mesi e mezzo). Ricordiamo che cedole e capital gain sui certificate possono essere compensati con eventuali minusvalenze in portafoglio.

Le barriere, sia delle cedole trimestrali che quella a scadenza, sono di tipo europeo ovvero, durante la vita del prodotto possono essere violate senza danneggiare la struttura del prodotto, l’importante è che, a scadenza ultima data di osservazione il 3 settembre 2025, i sottostanti le rispettino per avere il rimborso a 1.000 euro e tutte le cedole. Tutto questo si somma all’opzione memoria che permette di incassare cedole non distribuite in passato se la condizione di stacco viene rispettata in una delle date di valutazione successiva.

Ancora Leonteq ha inserito un’altra opzione interessante ovvero il rimborso anticipato con livelli discendenti per aumentare le possibilità di richiamo anticipato. Il livello di rimborso anticipato scende del 5% ogni 9 mesi: dal 5 settembre 2023 si porterà al 95% del livello iniziale, calerà ancora dal 3 giugno 2024 al 90%, e si ridurrà all'85% del livello iniziale dal 3 marzo 2025 fino alla scadenza naturale del prodotto, il 3 settembre 2025.

A scadenza, se non è intervenuto prima il richiamo anticipato, avremmo il classico scenario digitale. Rimborso sopra i 1.000 euro con tutti i sottostanti sopra il livello di barriera. Negativo, se uno dei sottostanti si troverà sotto il livello di barriera, in questo caso, il rimborso rifletterà la performance del sottostante peggiore. Ad esempio se Air France-Klm dovesse aver perso il 36% il rimborso sarà pari a 640 euro, il conto finale dipenderà dalle cedole incassate.

L’obiettivo è quello di puntare al rimborso anticipato, opzione che si apre dal 6 settembre 2022 per ripetersi ogni trimestre. In caso di rimborso anticipato, già il primo anno, l’investitore riceverebbe il 10% di Maxicedola e poi cedole trimestrali pari al 4% in tutto il 14%. Più passa il tempo più il rendimento annualizzato scende.

Siamo andati a vedere cosa pensano gli analisti dei sottostanti. Su Carnival il consensus Bloomberg assegna un target price a 28,09 dollari sopra il livello iniziale fissato a 22,96 dollari. Su Tui il target price medio espresso dal consensus Bloomberg è 2,62 euro su un livello iniziale di 3,578 euro e una barriera di 2,326, su AirFrance-Klm il target price è fissato a 3,11 euro sui 3,92 iniziale e una barriera di 2,554 euro.