Ferrari, nuovo record e Morgan Stanley alza il target price


Le azioni del Cavallino Rampante hanno messo a segno ieri il loro settimo massimo storico in otto sedute e gli analisti della banca statunitense ritengono che la corsa potrebbe ancora continuare.


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Ancora record per Ferrari

Sembra davvero non volersi fermare la corsa di Ferrari a Piazza Affari dove segna un record dopo l’altro spingendo gli analisti di Morgan Stanley a scommettere sempre più sul titolo della Rossa di Maranello.

Il titolo della casa automobilistica era salito ieri (+1,70%) fino a 438,40 euro per azione, nuovo massimo storico, il settimo in otto sedute, poi toccato nuovamente questa mattina in apertura (+0,10%), portando così a 42% la sua crescita ottenuta nel corso di questo 2024.

Gli analisti di WebSim Intermonte mantengono su Ferrari un giudizio ‘neutrale’ con target price di 418 euro, mentre il consenso raccolto da Bloomberg registra 12 ‘buy’, 12 ‘hold’ e 4 ‘sell’, con un prezzo obiettivo medio di 405 euro.

Morgan Stanley alza il target price

Gli analisti di Morgan Stanley hanno aumentato il prezzo obiettivo sulle azioni Ferrari quotate a New York (489 dollari ieri) da 400 a 520 dollari, corrispondente a 466 euro circa, confermando il giudizio ‘overweight’.

La casa automobilistica sta sovraperformando rispetto ai concorrenti del settore e ai marchi di beni di lusso e questo deriva da una “feroce fedeltà al marchio” e dalla bassa esposizione alla Cina, secondo gli esperti della banca che vede ancora spazio di rialzo per le quotazioni del titolo.

La società “si distingue tra i concorrenti del lusso”, scriveva ieri in una nota l'analista di Morgan Stanley Adam Jonas, sottolineando che “nessun'altra grande azienda di beni di lusso quotata in borsa rivela sia una percentuale di clienti abituali più elevata che un mix cinese più basso”.

Circa il 10% dei ricavi di Ferrari è arrivato dalla Cina nel 2023 nonostante il rallentamento dell’economia del gigante asiatico, secondo i dati compilati da Bloomberg, mentre la società calcola che il 74% dei suoi nuovi veicoli viene venduto a clienti esistenti.

La crisi in Cina sta colpendo le aziende di beni di lusso che hanno fatto molto affidamento sul mercato redditizio negli ultimi anni e ora sono colpite da clienti che stanno diventando più cauti, ma Ferrari sembra non conoscere crisi e recentemente ha anche inaugurato una nuova fabbrica per la costruzione della sua prima supercar completamente elettrica e altri modelli ibridi.

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