Fincantieri solida, passa la tempesta

La società ha annunciato la revisione del programma Constellation degli Stati Uniti, dietro compensazione, e la collaborazione proseguirà.
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Azioni Fincantieri in rosso
Volatilità su Fincantieri dopo l’annuncio della ridefinizione del contratto ottenuto dalla marina statunitense arrivato ieri sera a Piazza Affari chiusa.
Il titolo del più importante gruppo navale d’Europa arrivava a cedere il 4% nella prima ora di scambi, scendendo fino ai 16,74 euro, ai minimi dall’agosto scorso. Successivamente, però, riduceva le perdite fino a chiudere la seduta con un -0,91% (a 17,46 euro).
Le azioni Fincantieri arrivavano alla seduta di oggi con una crescita superiore al 140%, considerando i 6,43 euro di inizio gennaio.
La redifinizione del programma
Il programma ‘Constellation’ prevedeva un contratto con cui erano state commissionate a Fincantieri dalla Marina statunitense quattro fregate e la prosecuzione dei lavori sulle due fregate attualmente in costruzione e con il nuovo accordo è stata cambiata la tipologia delle navi.
L’accordo garantisce la prosecuzione dei lavori sulle due fregate della classe Constellation attualmente in costruzione , mentre si prevede la discontinuità del contratto relativo alle altre quattro unità già commissionate, in linea con le nuove priorità strategiche della U.S. Navy
Il valore della commessa rimane a 5 miliardi e i margini restano pressocché invariati.
La ridefinizione del programma, attualmente in costruzione presso i cantieri di Fincantieri Marinette Marine (Wisconsin), prevede un indennizzo per la società italiana che avverrà “tramite specifiche misure di compensazione, rispetto agli impegni economici e agli impatti industriali derivanti dalla decisione contrattuale della U.S. Navy, presa per propria convenienza”, spiega la nota.
A questo si aggiunge “l’assegnazione di futuri ordini”, specificano da Fincantieri, in particolare “la costruzione di unità in segmenti che rispondono al meglio agli interessi immediati del Paese e al rilancio della cantieristica navale statunitense, come le navi rompighiaccio, le operazioni anfibie e le missioni speciali”.
Prosegue la collaborazione
Guardando al futuro, prosegue il comunicato, Fincantieri supporterà la Marina americana nella ridefinizione delle scelte strategiche nel segmento delle piccole navi da combattimento di superficie, manned e unmanned.
Negli ultimi anni, Fincantieri ha investito oltre 800 milioni di dollari nei suoi quattro cantieri americani - Marinette, Green Bay, Sturgeon Bay e Jacksonville - e attualmente, attraverso Fincantieri Marine Group, impiega negli USA circa 3.750 lavoratori altamente specializzati, con un recente incremento di 850 unità per sostenere la crescita e rafforzare la propria base industriale.
“L’accordo con la U.S. Navy segna un nuovo capitolo nella nostra partnership strategica, fondata sulla fiducia reciproca, visione condivisa e sulla ricerca del l’eccellenza”, dichiara nella nota George Moutafis, amministratore delegato di Fincantieri.
“Il percorso definito per il programma Constellation garantisce la necessaria stabilità ai nostri team e all’intero Sistema dei Cantieri del Wisconsin, consentendoci di continuare a investire in innovazione e competenze”, prosegue il manager.
“Mentre la Marina si prepara a nuove tipologie di unità, siamo pronti a supportare le sue esigenze in evoluzione, facendo leva sulla forza delle nostre strutture americane e sull’esperienza maturata. I nostri investimenti nei cantieri statunitensi sono la prova della nostra visione di lungo termine: essere un punto di riferimento per l’industria navale americana e un motore per sostenere la rinascita della cantieristica nazionale”, concludeva Moutafis.
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