Fincantieri, si spengono le mire su Chantiers de l’Atlantique
I due governi, italiano e francese, hanno annunciato che l’accordo per l’acquisto della società francese da parte del gruppo italiano non sarà esteso. Lo stop «un’occasione persa per la cantieristica navale europea», dicono gli esperti.
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Stop al deal Fincantieri-Chantiers de l’Atlantique
L’accordo per l’acquisto di Chantiers de l’Atlantique, in scadenza il 31 gennaio, non verrà esteso. Lo hanno annunciato il governo italiano e quello francese adducendo le motivazioni legate alle incertezze degli effetti del Covid-19 sul mercato crocieristico e, di conseguenza, su quello della cantieristica navale.«Ci aspettavamo questa decisione», scrivono gli esperti di Equita Sim (rating Hold con Top 0,57 euro). «A nostro avviso, lo scenario di stop dell’operazione era quello più probabile anche alla luce delle dichiarazioni dei soggetti coinvolti e per questo le nostre stime e la valutazione di non includevano il deal Chantiers de l’Atlantique». Lo stop resta, tuttavia, «un’occasione persa di consolidamento del mercato della cantieristica navale europea».
Alle 12 il titolo Fincantieri scambia a 0,523 euro in negativo dell’1,13%.
Un’offerta annunciata tre anni fa
L'offerta di Fincantieri, di proprietà dello Stato, di rilevare Chantiers de l’Atlantique, anch'essa di proprietà dello governo francese, era stata annunciata tre anni fa e, nel tempo, ha visto sorgere problemi legati alla concorrenza sollevati dalla Commissione Ue (preoccupata che la fusione di due leader globali in un mercato già concentrato potrebbe aumentare i prezzi delle navi da crociera) fino al colpo finale inflitto dalla crisi Coronavirus. «Il settore del turismo sta affrontando un livello di incertezza economica senza precedenti, a causa della crisi del Covid-19 che non permette di continuare l'operazione», hanno dichiarato i due governi.
L'accordo Fincantieri-Chantiers, concluso nel febbraio 2018, avrebbe dovuto ampliare l'alleanza tra le industrie navali delle due nazioni.
A marzo 2020 l'Antitrust dell'UE aveva sospeso la sua indagine chiedendo alle parti più informazioni per valutare l'impatto della crisi. Martedì scorso, la stessa commissaria europea alla Concorrenza, Margrethe Vestager, aveva lasciato ai governi la decisione se concedere o meno un’altra proroga dopo l’ultima, di un mese, stabilita lo scorso 31 dicembre.
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