Fincantieri, sprint in Borsa su nuovo contratto e conti 2020
Il gruppo ha chiuso il 2020 con ricavi pari a 5,191 miliardi (superiori rispetto alle attese ma in flessione dell’11% rispetto al 2019), ed Ebitda a 314 milioni (20 milioni nel 2019). Alle 12 si porta in testa al segmento Mid Cap di Borsa Italiana spinto anche dalla firma di un contratto per la costruzione di due sottomarini di nuova generazione.
Sprint di Fincantieri sul segmento mid cap di Borsa Italiana
Alle 12 il titolo del gruppo cantieristico e operatore nella navalmeccanica militare, accelera dell’1,80% scambiato a 0,706 euro in rotta contraria rispetto all’andamento dell’indice (che cede lo 0,83%).
Fincantieri ha detto di aspettarsi per quest’anno ricavi in crescita del 25-30% e un ritorno all'utile dopo un 2020 fortemente penalizzato dalla pandemia. Mentre, in una nota diffusa questa mattina prima dell’apertura dei mercati, ha annunciato la firma, in qualità di prime contractor con Occar (Organisation Conjointe de Cooperation en matiere d’Armement, l’Organizzazione internazionale di cooperazione per gli armamenti), di un contratto per la costruzione di due sottomarini di nuova generazione con l’opzione per ulteriori due unità, nell’ambito del programma di acquisizione U212NFS (Near Future Submarine) della Marina Militare italiana.
Il valore complessivo del contratto per i primi due battelli, comprensivo del relativo supporto logistico, è di 1,35 miliardi di euro.
I numeri sul 2020
Il gruppo ha chiuso il 2020 con ricavi pari a 5,191 miliardi (-11% rispetto al 2019), ed Ebitda a 314 milioni (20 milioni nel 2019). Il risultato d'esercizio è negativo per 245 milioni (-148 milioni nel 2019), al netto di oneri connessi al Covid-19 (196 milioni) e oneri su contenziosi per amianto (52 milioni), mentre il risultato d'esercizio adjusted è negativo per 42 milioni (negativo per 71 milioni nel 2019).
Secondo Mediobanca Securities, sia i risultati sia le indicazioni sull'anno in corso sono superiori alle attese e potrebbero portare a un aumento del consensus degli analisti.
Contratto da 150 milioni con Leonardo
Poche ore fa Fincantieri ha anche annunciato di aver firmato con Leonardo (impegnata anche nella definizione della quotazione della controllata statunitense Drs) un contratto del valore di circa 150 milioni per la fornitura di equipaggiamenti per i primi due sottomarini U212 Nfs. Il contratto prevede la progettazione e realizzazione di un Combat Management System di nuova generazione, che deriva dagli sviluppi in corso su “Legge Navale” (il piano di ammodernamento della Marina Militare Italiana) nell’ambito del programma.
Il programma U212NFS
Il programma U212NFS prevede le prime due consegne nel 2027 e nel 2029, nell’ottica di «garantire adeguate capacità di sorveglianza e di controllo degli spazi subacquei, considerati i complessi scenari operativi che caratterizzeranno il futuro delle operazioni nel settore underwater e l’approssimarsi del termine della vita operativa delle quattro unità della classe “Sauro” attualmente in servizio». Il progetto, si legge nella nota, è un’evoluzione del programma U212A, condotto in collaborazione con i tedeschi di thyssenkrupp Marine Systems, che ha portato alla realizzazione di quattro sottomarini per l’Italia (Todaro, Scirè, Venuti e Romei), consegnati da Fincantieri tra il 2006 e il 2017, e di sei per la Germania. «Rispetto ai sottomarini della classe precedente compiremo un autentico salto tecnologico, a partire dalla progettazione e dal sistema di combattimento, sviluppato insieme a Leonardo e del quale abbiamo in carico l’integrazione a bordo», ha dichiarato l’ad Giuseppe Bono.
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