Forse una marcia indietro sui dazi: le borse salgono

05/03/2025 07:30

Poco dopo la chiusura dei mercati, i future hanno girato al rialzo. il Segretario al Commercio Howard Lutnick ha dichiarato a Fox Business che Trump potrebbe apportare modifiche alle tariffe di Messico e Canada già nelle prossime ore.

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Ieri Wall Street ha dovuto prendere atto che i dazi promessi dal presidente Donald Trump non erano una mera tattica di negoziazione ma sono una realtà. 

Il Dow Jones ha chiuso in calo di 670 punti, pari all’1,6%, dopo un minimo di - ottocento punti. Il Nasdaq Composite ha perso lo 0,35%, dopo essere arrivato a segnare un calo di oltre il 2%.

Nella prima parte della seduta il mercato ha seguito l’evolversi della guerra commerciale, il Canada ha annunciato tariffe di ritorsione del 25% su 155 miliardi di dollari di merci americane. Il Messico ha fatto sapere che risponderà entro il fine settimana, mentre la Cina ha già applicato tariffe di ritorsione su prodotti alimentari e altri prodotti agricoli, oltre ad aver intentato una causa presso l'Organizzazione Mondiale del Commercio.

VERSO UN COMPROMESSO SUI DAZI

Poco dopo la chiusura dei mercati, i future hanno girato al rialzo. il Segretario al Commercio Howard Lutnick ha dichiarato a Fox Business che Trump potrebbe apportare modifiche alle tariffe di Messico e Canada già nelle prossime ore. Mentre Trump litigava sui social con il premier canadese, il negoziato andava avanti.

"Sia i messicani che i canadesi sono stati al telefono con me tutto il giorno per cercare di dimostrare che faranno di meglio, e il presidente sta ascoltando, perché sapete che è molto, molto giusto e molto ragionevole", ha detto al media preferito dalla Casa Bianca. "Quindi penso che troverà una soluzione con loro - non sarà una pausa, niente di tutto questo, ma penso che capirà: voi fate di più e io vi incontrerò nel mezzo in qualche modo e probabilmente lo annunceremo domani”. Lutnick ha scartato l'idea che i dazi saranno completamente annullati.

UCRAINA

“Ho ricevuto un’importante lettera dal presidente ucraino Zelensky. La lettera afferma che l'Ucraina è pronta a sedersi al tavolo delle trattative il prima possibile per avvicinarsi a una pace duratura", ha affermato il presidente Usa, aggiungendo che Zelensky è pronto anche a firmare l'accordo sulle terre rare "in qualsiasi momento". Trump ha detto di "apprezzare" l'apertura del leader ucraino.

Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in rialzo, future del Dax di Francoforte +1,7%. Ieri l’indice dell’azionario tedesco ha perso il 3,5%. Escono stamattina importanti indicazioni sull’andamento del settore servizi.

“SIAMO IN UN’ERA DI RIAMO”

L'Unione Europea proporrà di estendere a 150 miliardi di euro (158 miliardi di dollari) i prestiti a sostegno dell’aumento della spesa per la difesa.

Dopo decenni di sottoinvestimenti, la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen ha detto che l'UE prevede anche di attivare un meccanismo che consentirebbe ai paesi di utilizzare i loro bilanci nazionali per spendere ulteriori 650 miliardi di euro per la difesa nei prossimi quattro anni senza innescare penalità di bilancio.

Combinato con i nuovi prestiti per la spesa per la difesa, von der Leyen ha affermato che il pacchetto potrebbe mobilitare quasi 800 miliardi di euro, se i governi sfrutteranno appieno il nuovo margine di manovra. 'Siamo in un'era di riarmo', ha detto ai reporter a Bruxelles martedì.

'L'Europa è pronta ad aumentare massicciamente la propria spesa per la difesa. Qualsiasi spinta per un nuovo indebitamento dell'UE dovrà ottenere il sostegno dei 27 stati membri, un ostacolo significativo. Il vincitore delle elezioni in Germania, Friedrich Merz, ha segnalato che potrebbe essere aperto a tali piani, ma il premier ungherese Viktor Orban ha indicato che probabilmente bloccherà questa iniziativa.

GERMANIA: IL WHATEVER IT TAKES DI MERTZ

Socialdemocratici e conservatori hanno trovato la quadra per garantire investimenti per centinaia di miliardi. Al termine dei colloqui, il nuovo cancelliere Friedrich Merz ha detto che bisogna mettere subito mano alla difesa continentale, la Germania deve dare un segno, prima possibile. Il leader conservatore annuncia la scelta di non computare nel freno al debito gli investimenti per l'esercito e la difesa di oltre un punto percentuale del Pil.

Per questo serve una modifica costituzionale e Merz è stato chiaro: "Whatever it takes", assicura citando Mario Draghi. Così già la prossima settimana potrebbe essere convocato il Bundestag uscente, cioè nella composizione della legislatura che si sta per concludere, anche perché, numeri alla mano, la maggioranza qualificata per cambiare la costituzione è più semplice da raggiungere nel vecchio parlamento.

Nel nuovo, invece, che deve ancora insediarsi, andrebbe trovato un accordo o con l'ultradestra di Afd o con la Linke. In cambio Merz deve concedere qualcosa ai socialdemocratici, che sin dall'inizio hanno detto di non poter accettare che le questioni sociali siano sacrificate per le spese alla difesa.

L’euro è salito sui massimi degli ultimi tre mesi a 1,062.

TASSI PIU’ BASSI MA ANCORA RESTRITTIVI

Giovedì la Bce dovrebbe tagliare i tassi d’interesse di 25 punti base al 2,5%, circa un quarto di punto sopra l’ampia area 1,75%-2,25% dove il costo del denaro ha un effetto neutrale sull’economia. Annalisa Piazza, fixed income research analyst di Mfs Investment Management prevede anche una leggera revisione al rialzo per l'inflazione del 2025, a causa dell'ipotesi di un aumento dei prezzi dell'energia e di un leggero calo dell'euro, mentre il Pil dovrebbe essere rivisto leggermente al ribasso.

“Non c’è nulla che possa spostare l'ago della bilancia verso una comunicazione decisamente più accomodante", si legge nella nota. L'esperta prevede che le proiezioni aggiornate della Bce non includeranno il rischio legato ai potenziali dazi statunitensi e/o alle implicazioni della fine del conflitto tra Ucraina e Russia, poichè entrambe le situazioni sono in evoluzione, ma potrebbe segnalare che l'incertezza sta già avendo un impatto sul sentiment. Dalla Bce serve "un atto molto forte, un atto di coraggio. Gli investimenti sono al minimo storico. La produzione industriale è in calo da 23 mesi.

È ovvio che qui serve una visione". Qui "serve coraggio in tutte le scelte che vengono fatte e oggi il coraggio vuol dire che almeno ci sia un taglio di almeno lo 0,5%". Così Emanuele Orsini, presidente di Confindustria, a margine della visita agli impianti Enea e Newcleo al Centro del Brasimone sull'Appennino bolognese

In Asia Pacifico sale le borsa di Hong Kong, indice Hang Seng +2%. CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen +0,2%.

TARGET DI CRESCITA DELLA CINA

Pechino ha fissato l'obiettivo di crescita economica a circa

il 5% per il 2025, aumentando le aspettative che i funzionari diano il via a maggiori stimoli mentre affrontano la guerra commerciale con gli Stati Uniti. Il premier Li Qiang ha annunciato l'obiettivo mercoledì mattina durante la presentazione della relazione annuale del governo al parlamento nazionale di Pechino. È il terzo anno consecutivo che la Cina mantiene questo obiettivo. La Cina ha anche fissato l'obiettivo di deficit fiscale di quest'anno a circa

il 4% del prodotto interno lordo - il livello più alto in più di tre decenni, secondo il rapporto di lavoro. Gli obiettivi di PIL e deficit di bilancio generale sono in linea con le aspettative degli economisti alla vigilia della riunione.

"È un obiettivo di crescita ambizioso e significa che le autorità dovranno comunque sostenere la crescita", ha dichiarato Raymond Yeung, capo economista per la Grande Cina di Australia & New Zealand Banking Group. Li ha illustrato il suo progetto per l'economia cinese a migliaia di delegati dell'Assemblea Nazionale del Popolo presso la Grande Sala del Popolo di Pechino, poco prima che Donald Trump tenesse il suo discorso al Congresso - con la politica tariffaria del presidente statunitense al centro della scena.

TITOLI

Inwit prevede un nuovo piano di buybak per 400 milioni di euro entro 12 mesi e la proposta del pagamento di un dividendo straordinario di 0,2147 euro per azione, pari a circa 200 milioni di euro a novembre 2025.

Campari chiude il 2024 con un Ebitda rettificato di 733 milioni di euro. Il 2025 sarà "un anno di transizione" dopo aver registrato un calo del 2,5% dell'Ebit adjusted a livello organico, nella prima serie di risultati approvati sotto l'egida del nuovo AD Simon Hunt.

Stellantis I produttori automotive lanciano l'allarme sui dazi di Trump che faranno aumentare i prezzi dei veicoli di almeno il 25%.

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