Future di Wall Street poco mossi, focus sulle trimestrali


Il menù di questa settimana vede al centro dell’attenzione i risultati trimestrali di molte grandi società tecnologiche, mentre mercoledì arriverà la decisione della Federal Reserve sui tassi di interesse.


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Wall Street piatta

Poco movimento a Wall Street in attesa dell’apertura ufficiale della Borsa di New York, in una settimana che sarà caratterizzata dalla riunione della Federal Reserve di domani e mercoledì, oltre che dalle trimestrali di alcune big tech.

I contratti sul Nasdaq guadagnano lo 0,20% quando manca meno di un’ora dal suono della campanella, mentre i contratti sullo S&P500 e quelli sul Dow Jones scambiano intorno la parità.

Il dollaro si rafforza nei confronti dell’euro (EUR/USD a 1,0821) dopo le dichiarazioni di alcuni membri della Banca centrale europea (François Villeroy de Galhau e Peter Kazimir), indicando giugno come mese più probabile per un primo taglio dei tassi, oltre i tempi previsti finora dal mercato.

“Questa settimana sarà molto importante con tre grandi fattori, utili societari, banche centrali e rischio geopolitico, che potrebbero muovere i mercati”, spiega Andrea Tueni, responsabile delle vendite e del trading presso Saxo Banque France, prevedendo che “anche se la volatilità è ancora molto bassa, basta che uno di questi tre fattori prenda ‘fuoco’ per far ‘incendiare’ il mercato”.

Le trimestrali

La stagione degli utili di Wall Street vedrà domani comunicare i propri risultati diverse società quali Microsoft, Alphabet, Pfizer, General Motors, Advanced Micro Devices (AMD), seguite nel corso della settimana da Qualcomm (mercoledì), Boeing (mercoledì), Merck (giovedì), Mastercard (mercoledì), Apple (giovedì), Amazon (giovedì), Exxon (venerdì) e Chevron (venerdì).

“Con il mercato ai massimi storici e le valutazioni vicine al limite superiore del suo range negli ultimi 20 anni, qualsiasi delusione da parte delle big tech porterà probabilmente ad una maggiore volatilità nelle prossime settimane”, prevede Larry Adam, chief investment officer presso Private Client Group. “Nonostante l'asticella abbassata, è stato un inizio piuttosto poco brillante per gli utili del quarto trimestre 2023 in quanto la percentuale di aziende che hanno superato i massimi e i profitti sono state inferiori alla media storica, e l'entità dei battiti è al livello più basso dal 2008”, ha aggiunto Adam.

Verso la Fed

Non meno importante sarà l’appuntamento con la Fed, soprattutto quando mercoledì 31 gennaio (ore 20 italiane) arriverà la decisione sui tassi di interesse. Se per quell’occasione non ci sono dubbi che resteranno invariati, lo strumento CME FedWatch prevede una probabilità che il primo sospirato taglio arriverà solo a maggio, con una percentuale di previsione dell’88%. Per marzo le previsioni si fermano al 49% dall’86% dello scorso dicembre. Secondo un sondaggio Reuters, la Fed aspetterà il secondo trimestre prima di tagliare i tassi, probabilmente a giugno piuttosto che a maggio.

In ogni modo, i membri della Fed si sono mostrati poco inclini alla fretta nell’avviare l’allentamento monetario, nonostante la continua moderazione dell’inflazione al consumo negli USA mostrata dai dati macro di venerdì scorso.

Notizie societarie e pre-market USA

Willscot Mobile Mini (-0,30%): acquisterà la società di noleggio business-to-business McGrath RentCorp (+10%) in un'operazione valutata 3,8 miliardi di dollari, mentre cerca di espandere la propria presenza in Nord America.

Vera Therapeutics (-4%): emetterà e venderà 200 milioni di dollari di azioni ordinarie di classe A, equivalenti e titoli per circa 160,7 milioni di dollari al 31 dicembre 2023.


Albemarle (-1%): ha licenziato più di 300 dipendenti nelle sue attività statunitensi e globali, corrispondenti al 4% della sua forza lavoro totale, secondo quanto riferito oggi da The Information, citando persone a conoscenza della questione.

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