Future di Wall Street sotto la parità, focus ancora sulla Fed
L’ultima settimana del trimestre potrebbe aprirsi ancora sotto la parità alla borsa di New York, dove risuona ancora l’eco delle scelte dell’istituto centrale guidato da Jerome Powell.
Wall Street debole
Sentiment ancora negativo a Wall Street dopo la chiusura della scorsa settimana, con i timori per le scelte della Federal Reserve ancora al centro dell’attenzione.
A circa un’ora dall’avvio delle contrattazioni ufficiali di New York, i future sul Nasdaq guidano i ribassi (-0,30%), con quelli sul Dow Jones (-0,20%) e i contratti sullo S&P500 (-0,20%) in scia.
Resta ancora forte il dollaro e la coppia EUR/USD rimane ai minimi dal dicembre 2022 a 1,0635.
Rendimenti del biennale USA ancora sopra il 5%, mentre sale ancora il decennale al 4,5% (+1,60%).
L’appetito al rischio
Inizia oggi l’ultima settimana del trimestre, tra decisioni sorprendenti e a volte contraddittorie da parte delle banche centrali arrivate nei giorni scorsi, mentre si attendono altri dati sull’inflazione da entrambe le sponde dell’Atlantico.
La Federal Reserve ha indicato che i tassi saranno più alti a lungo, mentre le sue controparti in Gran Bretagna, Svizzera e Giappone sono state sorprendentemente 'dovish', mentre anche la Bce ha adottato un tono relativamente 'dovish'.
“La Fed è troppo fiduciosa nella narrativa di un atterraggio morbido”, secondo Brian Jacobsen, capo economista di Annex Wealth Management, e “una Fed fiduciosa è una Fed pericolosa perché ignorerà i primi segnali di debolezza”.
“Abbiamo avuto una crescita resistente per i mesi estivi, ma stiamo entrando in un periodo in cui c'è un rischio significativo per l'economia”, ricorda Charlie Ripley, senior investment strategist di Allianz Investment Management, secondo il quale “gli investitori stanno vedendo un motivo per togliere il rischio dal tavolo e questo diminuirà l'appetito” per le azioni.“La stagionalità mostra brutte giornate di ribasso in ottobre”, secondo gli analisti di BoFA, osservando tuttavia che i ribassi potrebbero fornire opportunità per gli acquirenti di titoli.
Previsioni sullo S&P500
Il recente aumento dei rendimenti dei titoli obbligazionari potrebbe aumentare i venti contrari per i titoli azionari, già messi a dura prova. Le metriche degli strateghi hanno dimostrato che c'è molta liquidità a margine che può essere impiegata dagli investitori che cercano di acquistare in caso di debolezza.
“Gli acquirenti potrebbero intervenire se l'S&P 500 scendesse a 4.200, ovvero a circa il 3% dai livelli attuali”, prevede Keith Lerner, co-chief investment officer di Truist.
“Un tale calo porterebbe l'indice a un rapporto prezzo/utili di 17,5, in linea con la sua media decennale” e Lerner prevede “che, almeno inizialmente, gli acquirenti arriveranno in questa zona... per contribuire a contenere la debolezza a breve termine”.secondo Adam Turnquist, chief technical strategist di LPL Financial, “anche se la maggior parte degli indicatori di momentum” da lui monitorati, compresa l'ampiezza del mercato, “sono diventati ribassisti”, “l’S&P 500 rimane al di sopra della sua media mobile a 200 giorni” e “ci sono stati pochi segnali di fuga degli investitori verso la sicurezza”.
“Nel complesso, il mercato è in ribasso ma non è fuori”, con “i ribassi del tutto normali nel contesto di un mercato toro”, ha concluso.
Ancora stallo sul bilancio
Sul sentiment pesa anche l’attuale situazione relativa al bilancio USA, prossimo all’esaurirsi dei fondi a partire dal primo di ottobre.
Il weekend ha visto entrambi i partiti avvertire del rischio di un mancato raggiungimento di un accordo, fino ad ipotizzare l’estensione di 45 giorni dei fondi governativi, dando così più tempo ai diplomatici di trovare un accordo.
L’ultimo scontro sul bilancio di Washington arriva solo pochi mesi dopo che una battaglia sul tetto del debito degli Stati Uniti ha quasi portato la più grande economia del mondo sull’orlo di un dannoso default.
L’accordo spingeva gli analisti di Société Générale a scrivere che questo comportava un declassamento del credito da parte dell'agenzia di rating Fitch.
Notizie societarie e pre-market USA
Amazon.com (+1%): investirà fino a 4 miliardi di dollari in Anthropic, aggiudicandosi un partner cruciale nella sua strategia di diventare uno dei principali attori nel campo dell’intelligenza artificiale.
HP (-2%): Berkshire Hathaway di Warren Buffett vende quasi 4,8 milioni di azioni della società, per un valore di circa 129,2 milioni di dollari, secondo quanto riportato dalla SEC.
Warner Bros Discovery (+4%): gli sceneggiatori in sciopero hanno raggiunto un accordo provvisorio con gli studios.
Nio (-6%): sta valutando la possibilità di raccogliere circa 3 miliardi di dollari dagli investitori e ha tal fine ha già contattato alcuni investitori nel Medio Oriente per un’operazione che potrebbe avvenire già l’anno prossimo (fonti Bloomberg News).
Raccomandazioni analisti
Nike
Jefferies: da ‘buy’ a ‘hold’ e prezzo obiettivo ridotto da 140 USD a 100 dollari.
Baird: ‘buy’ e target price tagliato da 130 USD a 125 dollari.
JP Morgan: ‘buy’ e prezzo obiettivo diminuito da 142 USD a 136 dollari.
Fedex Corporation
Loop Capital: ‘neutral’ e target price alzato a 274 USD dai 255 dollari.
Baidu
Bernstein: ‘buy’ e prezzo obiettivo aumentato da 160 USD a 168 dollari.
Sealed Air
Citigroup: da ‘neutral’ a ‘buy’ e target price confermato a 41 dollari.
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