Galassia Berlusconi in calo dopo la lettura del testamento

Nessuno dei figli di Silvio avrà il controllo solitario del gruppo, ma indiscrezioni di stampa ipotizzano che Pier Silvio e Marina avranno complessivamente il 53%.
Titoli Berlusconi in rosso
Vendite sulle maggiori controllate da Fininvest, la holding della famiglia Berlusconi, dopo l’annuncio arrivato questa mattina dai figli circa le volontà testamentarie del padre.
A Milano le azioni Media for Europe (MFE) di classe A cedono circa l’1,80% (0,5255 euro) e quelle di classe B scendono dell’1,10% (0,72%).
Calo minore anche per Mondadori (-0,20%), mentre Banca Mediolanum perde l’1,60% e in Germania ProsieBensat lascia sul terreno circa l’1%.
Il destino di Fininvest
Marina, Pier Silvio, Barbara, Eleonora e Luigi Berlusconi informavano questa mattina tramite un comunicato che dalla lettura del testamento del padre emerge che “nessun soggetto deterrà il controllo solitario indiretto su Fininvest”, fino a quel momento esercitato dallo stesso Silvio Berlusconi.
Secondo quanto riportato dall’agenzia Ansa, la maggioranza di Fininvest andrà ai figli Pier Silvio, AD di MFE, e Marina, presidente di Fininvest e Mondadori, con una quota complessiva del 53%.
“Lascio la disponibile in parti uguali ai miei figli Marina e Pier Silvio. Lascio tutto il resto in parti eguali ai miei 5 figli”, scrive l’agenzia citando il testamento. Al fratello Paolo Berlusconi e a Marta Fascina andrebbe un legato di 100 milioni ciascuno, mentre per Marcello Dell’Utri questo è pari a 30 milioni di euro.
Ipotesi vendita
Arrivata anche la smentita circa una possibile cessione di Mediaset, ipotesi sempre al centro delle indiscrezioni.
Sul tema è intervenuto Pier Silvio, amministratore delegato della società e figlio dell’ex premier e fondatore del gruppo.
“La risposta alla domanda se in famiglia abbiamo mai parlato di cessione di Mediaset è: no”, ha spiegato Berlusconi nel corso della conferenza stampa di presentazione dei palinsesti televisivi della prossima stagione. Pier Silvio Berlusconi ha aggiunto che “c'è compattezza assoluta” con il fratello e le sorelle sulla strategia della holding di famiglia.
“Dalle indiscrezioni sul testamento e le affermazioni di Piersilvio Berlusconi si andrebbe verso una continuità nella gestione di MFE, riducendosi l’appeal speculativo sul titolo”, secondo Equita Sim.
“Il fatto che la nuova proprietà non sia esposta in politica potrebbe facilitare operazioni di M&A, fra le quali potrebbe accelerare il dossier Rai Way - Ei Towers”, aggiungono dalla sim.
Previsioni sul semestre
Sempre nel corso della presentazione dei palinsesti Mediaset, il Cfo Marco Giordani ha anticipato che il risultato del primo semestre 2023 di Mfe, diffuso il primo di agosto, dovrebbe risultare in “leggera crescita” su base annuale, avendo beneficiato nei primi sei mesi dello scorso anno di 42 milioni di dividendi da Prosieben, non presenti quest’anno.
“Si tratta di un’indicazione positiva”, secondo Equita Sim, i cui analisti si attendono che le “minorities pari a -43 milioni nel primo semestre siano ridotte a “circa 4 milioni per il buyout delle minorities di Mediaset España”.
“A livello operativo ci attendiamo che la pubblicità in Italia, sostanzialmente flat nel primo trimestre abbia registrato un trend simile nei secondi tre mesi dell’anno”, mentre “in Spagna la pubblicità era in calo del 5% nel primo periodo e ci attendiamo sia stata in recupero nel secondo”.
“Grazie ad un buon controllo anche sugli opex, ci attendiamo un EBIT consolidato in leggera crescita sul 1H23 e sul 2Q23”, aggiungono gli analisti, che sul titolo MFE A mantengono una raccomandazione ‘hold’ con target price di 0,77 euro, considerando anche che il prossimo 24 luglio la società staccherà il dividendo di 0,05 euro.
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