Generali alza le sue previsioni dopo l’integrazione con Cattolica
L’ingresso della compagnia nel gruppo del Leone sta portando sinergie superiori a quelle attese, anche alla luce dell’efficacia con cui sta procedendo l’integrazione della nuova arrivata.
Generali e Cattolica
Stime migliorate per i prossimi anni da parte di Assicurazioni Generali e nessun impatto su dividendi e Solvency dai nuovi principi contabili.
Le nuove previsioni sono state comunicate dal gruppo in una nota pubblicata questa mattina con l’occasione di un Investor Update, comprensive di un aggiornamento sull’integrazione di Cattolica.
L’operazione, conclusa lo scorso anno per 1,2 miliardi con l’obiettivo di consolidare ulteriormente la propria leadership sul mercato domestico, ha portato “sinergie superiori a quelle attese inizialmente al momento dell’offerta pubblica di acquisto”, sottolineava la nota.
Inoltre, la Compagnia avvisa che il processo di integrazione, comprensivo anche della creazione di un portafoglio prodotti semplificato e centralizzato con Generali Italia, “sta procedendo in modo rapido ed efficace, confermano così l’evidente valenza strategica che era stata illustrata al momento dell'offerta pubblica”.
I nuovi numeri
Le nuove attese vedono sinergie dall’arrivo di Cattolica per 120-130 milioni di euro entro il 2025, mentre l’obiettivo precedente fissato al momento dell’offerta si fermava a 80 milioni di euro al 2026.
L’operazione dovrebbe vedere un contributo aggiuntivo dello 0,4% all’utile per azione in termini di tasso di crescita medio composto (Cagr) per il periodo 2021-2024.
L’utile netto normalizzato delle attività core della nuova arrivata è visto ad almeno 145 milioni di euro al 2024 e a 171-178 milioni nel 2025.
I nuovi principi contabili (Ifrs 17 e Ifrs) dovrebbero migliorare “significativamente” la visibilità degli utili nel business Vita di Generali e non avranno alcun impatto sulla generazione di cassa e di capitale, sul flusso di cassa netto, sui dividendi o sulla Solvency, prevede il gruppo.
Inoltre, il risultato operativo e il patrimonio netto dovrebbero rimanere “sostanzialmente stabili” con i nuovi standard rispetto al livello di fine 2021.Infine, si prevede che il 'Contractual Service Margin' (Csm), ovvero la passività assicurativa che rappresenta il valore attuale degli utili futuri, arrivi a circa 33 miliardi al momento della transizione a Ifrs 17, riflettendo la profittabilità del business Vita in essere.
Aggiornamenti positivi
Secondo gli analisti di WebSim, oggi sono arrivate “indicazioni positive sull’impatto Ifrs 17 che creano incertezza, ma che non dovrebbero comportare impatti significativi su cashflow e solidità patrimoniale di Generali”.
Inoltre, “le indicazioni sul contributo agli utili dall’integrazione di Cattolica apparivano conservative e sono ora sono state aggiornate a livelli in linea con le attese”, aggiungono dalla sim, i cui esperti mantengono sul titolo Generali una raccomandazione ‘neutrale’ con target price di 17,50 euro rispetto ai 17,33 euro di questa mattina.
Raccomandazione ‘hold’ e prezzo obiettivo a 19,6 euro per gli analisti di Equita Sim, dopo che dalla sim avevano rivisto al rialzo le loro “stime post risultati del terzo trimestre 2022 (che dovranno essere aggiornate per tenere in considerazione gli effetti dei nuovi principi contabili), posizionandoci al di sopra dei target di piano”.
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