Giornata no per le compagnie aeree. Air France abbandona Orly
Il gruppo franco-olandese ha annunciato che entro il 2026 concentrerà la sua attività parigina nell’aeroporto Charles de Gaulle. Forte calo di passeggeri sui voli domestici. In arrivo i risultati del trimestre, atteso il raddoppio dell’utile.
Scali chiusi per il rischio terrorismo. Sas perde il 15%
Giornata decisamente negativa per le compagnie aeree europee, che vedono le quotazioni di Borsa soffrire a causa delle crescenti tensioni del quadro geopolitico internazionale. Per gli aumentati rischi di attacchi terroristici in Francia mercoledì 18 ottobre sono stati chiusi ed evacuati gli aeroporti di Lille, Lione e Tolosa, chiuso anche l’aeroporto di Ostenda, in Belgio.
E’ un vero crollo (-15%) quello subito dalle quotazioni della svedese Sas, mentre a metà seduta Air France-Klm e Lufthansa perdono circa il 4%, in recupero da ribassi iniziali vicini al 6%. Ryanair scende del 2,8%, Wizz Air -3,2%, Easyjet -3,7%.
A Parigi Air France si concentra sul Charles de Gaulle
La tensione che in queste ore avvolge il mondo del trasporto aereo fa passare in secondo piano una notizia comunque importante che riguarda Air France-Klm. La compagnia ha annunciato che abbandonerà progressivamente l’aeroporto storico di Parigi Orly, per concentrare la sua attività entro il 2026 nel più moderno scalo Charles de Gaulle della capitale francese. Oggi dall’aeroporto di Orly decollano e atterrano i voli Air France che collegano la capitale con le grandi città del Sud della Francia, in particolare Marsiglia, Tolosa e Nizza. Un comunicato della compagnia aerea precisa che la controllata low-cost Transavia continuerà a operare da Orly.
Videoconferenze e TGV svuotano i voli domestici
La decisione si spiega con il forte cambiamento delle abitudini di viaggio dei francesi dopo la pandemia. Le videoconferenze hanno drasticamente ridotto i viaggi per incontri di lavoro e l’efficiente rete ferroviaria con treni ad alta velocità (TGV) è un concorrente che attira sempre più viaggiatori. Il risultato è che il traffico nei voli interni dall’aeroporto di Orly è calato fra il 40% e il 60% rispetto a prima della pandemia.
Da Orly, aeroporto situato 10 chilometri a Sud di Parigi, continueranno a partire i voli per la Corsica. Nel 2019 nel vecchio scalo parigino sono transitati 31,9 milioni di passeggeri, contro i 76,2 milioni del più moderno Charles de Gaulle, che si trova 25 km a Nord della capitale.
Per l’intero 2023 previsto un utile di 1,1 miliardi (+64%)
Air France-Klm annuncerà la settimana prossima (26 ottobre) i risultati del terzo trimestre. Il consensus degli analisti stima una crescita dei ricavi del 5,8% a 8,6 miliardi di euro con un utile di 960 milioni, raddoppiato rispetto allo stesso periodo del 2022. Se confermati, questi dati darebbero maggiore visibilità alle stime degli analisti per l’intero anno 2023. Il consensus prevede una crescita dei ricavi del 13,2% a 29,9 miliardi di euro. L’utile è previsto in crescita del 64% a 1,1 miliardi.
Multipli bassissimi: Air France vale solo 2,8 volte gli utili
Il bilancio di Air France-Klm resta appesantito da un debito netto di 5,5 miliardi, largamente superiore alla capitalizzazione di Borsa (3,1 miliardi). Anche per questo gli investitori mantengono un atteggiamento prudente, nonostante la forte capacità di reazione mostrata dalla compagnia dopo il Covid. Al prezzo attuale di 11,52 euro Air France-Klm vale soltanto 2,8 volte gli utili previsti per il 2023, contro le 5,2 volte di Lufthansa, il principale concorrente. Dall’inizio dell’anno le quotazioni di Air France sono scese dell’8%, nonostante l’orientamento degli analisti sia positivo con nove raccomandazioni di acquisto (Buy o Outperform) e sette giudizi neutrali su un totale di 17 broker che coprono il titolo. La media dei target price, pari a 18,9 euro, indica per il titolo un upside del 56%.
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