Gli appuntamenti macro della settimana

Negli Usa, dopo il cauto ottimismo per i dati sull’occupazione, nei prossimi giorni gli investitori si concentreranno sul report dei prezzi al consumo. In Europa occhi puntati sulle decisioni di politica monetaria della Bce. Oggi i dati sulla produzione industriale tedesca indicano un andamento fiacco. Attese anche per gli aggiornamenti sulle vendite al dettaglio e quelli sulla produzione industriale italiana.
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America
Negli Stati Uniti la settimana sarà segnata da un cauto ottimismo legato ai dati sull’occupazione. Negli ultimi giorni il numero di americani che hanno chiesto il sussidio di disoccupazione è calato al livello più basso da marzo, quando gli effetti della pandemia hanno iniziato a farsi sentire. Le domande sono state 881mila contro quota 1,006 milioni della settimana precedente, mentre le aspettative degli analisti si attestavano a quota 1 milione. Il tasso di disoccupazione, invece, è calato all’8,4% rispetto al 10,1% rilevato a luglio. Numeri che danno respiro a un’economia in affanno e fanno ben sperare sui risultati dei prossimi aggiornamenti, attesi per il 10 settembre.
Nei prossimi giorni, gli investitori si concentreranno anche sul report sui prezzi al consumo per il mese di agosto, le attese mettono in evidenza un'ulteriore ripresa del tasso di inflazione rispetto al minimo di quattro anni e mezzo raggiunto a maggio, mentre la domanda continua a rimbalzare. Altre pubblicazioni degne di nota riguardano:
- i prezzi alla produzione;
- l'indice Ibd/Tipp sull'ottimismo economico;
- la Job Openings and Labor Turnover Survey (Jolts);
- e il bilancio mensile del governo.
Altrove in America, la riunione della Bank of Canada, prevista per mercoledì, non dovrebbe fornire aggiornamenti importanti in termini di politica monetaria e i tassi di interesse attuali non dovrebbero subire variazioni. Sempre in Canada saranno diffusi i dati sull’edilizia abitativa.
In Sudamerica, appuntamento con gli aggiornamenti sul tasso di inflazione e la produzione industriale in Messico; mentre il Brasile diffonderà i dati su prezzi al consumo, commercio al dettaglio e produzione di automobili.
Oggi i mercati negli Stati Uniti e in Canada saranno chiusi per il labor day.
Europa e Regno Unito
Nel Vecchio Continente l’appuntamento centrale della settimana sarà quello con le decisioni di politica monetaria della Bce, previsto per giovedì 10 settembre. Occhi puntati in particolare sulla conferenza stampa della presidente Christine Lagarde e sulle prossime mosse della Banca centrale in merito al lancio di nuovi stimoli attraverso il programma di emergenza. Le attese degli analisti sono anche rivolte a eventuali considerazioni della presidente Bce sul nuovo obiettivo di inflazione della Fed.
Già oggi si attendono gli aggiornamenti sull’indice di fiducia degli investitori della zona euro, mentre domani, martedì 8 settembre, saranno diffusi i risultati sul Pil dell’Eurozona e le variazioni sull’occupazione.
I market mover principali a livello di singoli Paesi vedono un forte peso dell’Italia, con i dati sulle vendite al dettaglio e quelli sulla produzione industriale. Mentre in Germania questa mattina i dati sulla produzione industriale a luglio hanno indicato un aumento inferiore al previsto: l’1,2% rispetto alle attese superiori al 4%.
Altri aggiornamenti rilevanti interesseranno:
- l'inflazione finale in Germania;
- il commercio estero e l'attività industriale in Francia;
- la fiducia dei consumatori in Spagna;
- il tasso di disoccupazione in Svizzera e Turchia.
Nel Regno Unito, la prossima settimana ci sarà una nuova tornata di colloqui sulla Brexit, dopo che i negoziati in agosto si sono conclusi senza alcun progresso sulle questioni chiave. Sul fronte dei dati economici, si prevede un allentamento del Pil mensile di luglio, a seguito di un rallentamento dell'attività industriale dovuta a un minore guadagno nella produzione manifatturiera. Si attendono anche gli aggiornamenti sulla bilancia commerciale, la produzione edilizia e l'indice dei prezzi delle case Halifax.
Asia e Oceania
Sui mercati asiatici l’attenzione è concentrata sulla bilancia commerciale della Cina, che ad agosto ha registrato un surplus di 58,93 miliardi di dollari, in flessione rispetto ai 62,33 miliardi di luglio ma in aumento sui 34,72 miliardi di agosto 2019. Mercoledì saranno pubblicati anche i dati sull’inflazioni e quelli sui prezzi alla produzione, attesi in calo.
Sarà una settimana impegnativa anche per il Giappone, con la pubblicazione della lettura finale del Pil del secondo trimestre, attesa per domani. Altri aggiornamenti di rilievo per il Paese riguarderanno le partite correnti, gli ordini di macchinari, la spesa delle famiglie, e l’Eco Watchers survey sulle tendenze economiche delle singole regioni del Paese.
Nel frattempo in Australia, i dati chiave includono l'indice Ai Group Services, l’indice di business confidence della National Australia Bank (Nab), il Westpac Consumer Sentiment (misura della variazione di fiducia dei consumatori rispetto all’economia) e i dati sull’andamento dei mutui nell’immobiliare.
Altri dati chiave per la regione Asia-Pacifico includono:
- gli aggiornamenti del Business Nz Pmi per la Nuova Zelanda, ossia la misura del livello di attività dei gestori delle vendite nel settore manifatturiero;
- la produzione industriale dell'India;
- la bilancia commerciale e il tasso di inflazione per Taiwan;
- la fiducia dei consumatori indonesiani;
- il tasso di disoccupazione in Corea del Sud e Malesia; sempre in Malesia si attende la decisione della Banca centrale sulla politica monetaria.
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