Gli investitori attendono le prossime mosse di Bper e premiano il titolo

Banco Bper brinda a Piazza Affari sostenuto dalle attese sul risiko bancario italiano. A fine mattinata il titolo si porta in testa al Ftse Mib. Intanto gli investitori guardano con attenzione alle mire di Unipol (che spinge per un matrimonio tra banco e Bper) e alle mosse future del nuovo ad di Unicredit Orcel.
Bper Banca si colloca al centro del nuovo risiko bancario
Alle 12 il titolo Bper scambia a 1,99 euro in rialzo del 3,31% (dopo aver toccato picchi del 6%) in testa al listino principale di Borsa italiana. A spingere sul titolo le aspettative del mercato sul possibile coinvolgimento in un nuovo round di consolidamento tra le banche italiane.
La speculazione segue l’accordo di ieri tra Banco Bpm (alle 12 -0,52% a 2,28 euro) e Cattolica Assicurazioni (+0,55% a 4,77 euro) sulle joint venture nel settore bancassurance, che lascia la terza banca più grande d'Italia libera di perseguire una potenziale fusione.
Le pedine sulla scacchiera italiana
Attualmente l’istituto guidato da Alessandro Vandelli è focalizzato sull’integrazione degli sportelli recentemente acquisiti da Intesa Sanpaolo (in base agli accordi legati all’operazione Intesa-Ubi conclusa la scorsa estate), ma gli sviluppi sul fronte bancassicurativo riaccendono le mire degli investitori e spostano le pedine in gioco sulla scacchiera italiana.
A tenere alta la soglia di attenzione è proprio Unipol (che ha in mano il 20% di Bper). La compagnia persegue l’obiettivo della creazione di un «gruppo bancario forte» a patto di essere il partner bancassicurativo di questo soggetto. Questa volontà muove proprio in direzione di Banco Bpm-Bper.
L’eventualità di un merger si era palesata già a dicembre, quando si erano concretizzati i primi scontri tra Bpm e Cattolica. Ieri a Banco Bpm è stata riconosciuta, a fronte della rinuncia alla call già esercitata, un diritto di uscita anticipata esercitabile tra gennaio e giugno 2023, posticipabile fino a dicembre 2024 e un'opzione non condizionata per l'acquisto del 65% detenuto da Cattolica nelle jv Vera Vita e Vera Assicurazioni. questo accordo, sottolinea Equita Sim, sostiene «l'appeal speculativo e aumenta le probabilità di un deal» tra Banco e Bper.
In particolare, secondo fonti di stampa, l’ad di Banco, Giuseppe Castagna, avrebbe intenzione di accelerare in ottica di fusione con realtà più piccole prima di incorrere nel rischio di finire mangiato da una pedina più forte, ossia Unicredit. Piazza Gae Aulenti avrebbe già palesato le sue mire in fatto di M&A (al momento in pole position si colloca Mps con la benedizione del Tesoro) rafforzate dall’ingresso de nuovo ad Andrea Orcel.
Soltanto ieri il presidente di Bpm, Massimo Tononi, in un’intervista ha rafforzato le mire della banca sull’M&A. «Sarei molto deluso se non riuscissimo ad avviare un’operazione di consolidamento nei prossimi 12 mesi», ha detto.
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