GVS di slancio dopo i risultati del 2022 e una guidance convincente

Impennata del titolo GVS dopo la diffusione dei numeri sul 2022 della società arrivata ieri a mercato chiuso.

Le azioni del gruppo attivo nella fornitura di una serie di soluzioni di filtrazione altamente tecnologiche arrivano a guadagnare oltre il 12% dopo un’ora di contrattazioni, toccando così un massimo di 5,20 euro.

Confermato anche oggi il buon andamento del titolo nel corso di questo 2023, con una crescita da gennaio pari al 24% rispetto ai 4,16 euro di inizio anno.

Il Progetto di Bilancio d’Esercizio e il Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2022 approvato dal consiglio di amministrazione di GVS vede ricavi consolidati pari a 387,6 milioni di euro, in crescita del 14% su base annua.

Il risultato è stato sostenuto dall’impatto ricevuto dalle acquisizioni realizzate negli esercizi 2021 e 2022, senza le quali la crescita organica a perimetro costante e al netto delle vendite derivanti dalle mascherine monouso, senza le quali l’aumento si ridurrebbe allo 0,8%, spiega la società nel comunicato.

L’Ebitda adjusted si è attestato a 79 milioni di euro, in calo del 26,8% rispetto ai 107,9 milioni del 2021, con un margine sui ricavi del 20,4% e un livello rettificato proforma di 86,3 milioni, comprensivo del contributo di 12 mesi delle società acquisite nel corso dell’esercizio.

L’Ebit normalizzato è calato del 38,7%, scendendo così a 54,8 milioni, mentre l’esercizio si è chiuso con un utile netto di 24,1 milioni rispetto ai 67,6 milioni dell’anno precedente.

L’indebitamento finanziario netto aumenta di 267,6 milioni rispetto al 31 dicembre 2021, arrivando a 375,5 milioni, a causa della liquidità netta impiegata per l’acquisizione dei gruppi STT e Haemotronic (216, milioni), ai debiti finanziari per leasing e non, sempre legati a queste operazioni (49,7 milioni) e al debito finanziario non corrente per earn-out per 41 milioni.

L’anno scorso è stato “molto intenso” per GVS, sottolinea l’amministratore delegato Massimo Scagliarini, in quanto “caratterizzato da una combinazione di eventi geopolitici e macroeconomici senza precedenti negli ultimi decenni, coi quali la società si è dovuta confrontare adattando le proprie strategie e priorità”.

In questo “nuovo contesto competitivo, GVS ha continuato il suo percorso di crescita, completando nuove acquisizioni strategiche nella divisione Healthcare and Lifesciences e proseguendo il processo di integrazione ed efficientamento industriale delle realtà recentemente acquisite, in ottica di recupero dei livelli di profittabilità in linea con le potenzialità del gruppo”, aggiungeva il manager.

Per l’anno in corso GVS prevede un fatturato consolidato tra 440 e 460 milioni, Ebitda adjusted tra 95 e 105 milioni, una posizione finanziaria netta tra 340 e 360 milioni e circa 15 milioni di investimenti straordinari legati al nuovo impianto di Suzhou in Cina.

Secondo gli analisti di Equita Sim, la guidance 2023 risulta “di supporto, coerente con le nostre stime e basata su uno scenario prudente di volumi piatti”, mentre sono “dettagliati anche gli interventi operativi per recuperare marginalità nel medio termine, con target quantitativi che saranno forniti in un Capital Markets Day atteso per metà 2023”.

Alla luce di questa analisi, dalla sim aumentano la stima sui ricavi del 2%, posizionandola nella parte alta della guidance, e dell’1% la previsione di utile netto adjusted, mentre il target price viene alzato da 5,6 a 6 euro, con raccomandazione confermata a ‘buy’.