I dati macro USA riprendono il 26 novembre

Terminato lo shutdown più lungo della storia degli Stati Uniti, a fine novembre la Federal Reserve potrà tornare a valutare lo stato dell’economia del Paese.
Indice dei contenuti
Tornano i dati USA
La nebbia sta per diradarsi: i dati macro degli Stati Uniti diffusi dal Dipartimento del Commercio USA riprenderanno a fine novembre, quando inizieranno con il tanto atteso dato sull’inflazione di ottobre.
Bisognerà aspettare la vigilia del giorno del Ringraziamento, ovvero il 26 novembre, quando l’ente pubblico comunicherà i dati sui redditi personali, le spese per i consumi e l'indice Pce sull'inflazione di ottobre alle ore 10 (le 16 in Italia).
Tra gli altri dati, la seconda lettura del Pil del terzo trimestre sarà comunicata sempre il 26 novembre, ma alle 8:30 (le 14:30 in Italia).
Il rapporto sul deficit commerciale di ottobre sarà invece pubblicato giovedì 4 dicembre alle 8:30 (le 14:30 in Italia). Poi, la terza lettura del Pil del terzo trimestre sarà pubblicata venerdì 19 dicembre alle 8:30 (le 14:30 italiane).
Una guida
La notizia assume particolare rilevanza in vista della prossima riunione del 10 dicembre nella quale la Fed prenderà la sua decisione sui tassi di interesse.
Lo shoutdown delle attività governative statunitensi, il più lungo della storia del Paese con 43 giorni, aveva portato all’assenza di dati macro su cui l’istituto centrale solitamente basa le sue decisioni di politica monetari, situazione definita da Jerome Powell come una “guida nella nebbia” e che avrebbe portato i decisori “probabilmente a rallentare”, evitando di effettuare il terzo taglio dei tassi consecutivo.
Intanto, lo strumento FedWatch di CME Group indica un 53,2% di aspettative per una riduzione di 25 punti base il mese prossimo, quando era considerata sicura solo un mese fa.
Mercato alla cieca
"La Fed stava volando alla cieca come noi", sottolinea Bob Savage, responsabile della strategia macro dei mercati presso BNY a New York, il quale ritiene che “il dibattito più interessante, su cui nessuno ha le idee chiare, è quello relativo a ciò che accadrà nel 2026", con il ‘dot plot’, ovvero le previsioni dei policymaker sui tassi, che probabilmente riceverà ancora più attenzione della decisione sui tassi, quanto “le loro aspettative sulla crescita e sull'occupazione sono davvero importanti".
Il mercato potrebbe avere qualche scossone tra oggi e il giorno del Ringraziamento", prevede Michael Schulman, partner e chief investment officer di Running Point Capital Advisors.
La Finestra sui Mercati
Tutte le mattine la newsletter con le idee di investimento!
